Consiglio la lettura, per chi non lo avesse già fatto, del provvedimento della Procura di Lecce messo a disposizione dall' I. A.
http://www.informatoreagrario.it/ita/Ne ... sp?ID=2494" target="_blank" target="_blank
Nel provvedimento c'è un mix di quello che alcuni in questa discussione hanno affermato.
Personalmente non concordo con alcuni passaggi dietrologici ed un po' complottisti (sentire addirittura tirare in ballo il mio prof. di Arboricoltura, gran sostenitore da sempre dell'olivicoltura superintensiva, facendo intendere chissà quali loschi piani ci siano...mah?); più serie e circostanziate, invece, le accuse riguardanti soprattutto il come, probabilmente, il batterio sia arrivato; l'inerzia delle autorità fitosanitarie regionali nel riconoscere il batterio e nell'intervenire; le varie negligenze, sottolineate dal provvedimento, da parte degli Enti ed organizzazioni baresi (che, come sottolinea il provvedimento, avevano praticamente il monopolio di tutta la questione Xylella) che hanno gestito il materiale importato; la gestione del tutto come se fosse una "Emergenza" (pericolosità per l'uomo non ce n'è mai stata) e, quindi, da risolvere subito, senza alcuno studio sull'impatto ambientale del Piano proposto per risolvere il problema e tutta una serie di
presunte "cavolate" commesse.
Ci sono anche i nomi di almeno due C.T. che hanno, invece, avuto da ridire su alcuni risultati ottenuto dai ricercatori di Bari e riguardanti la popolazione di Xylella nel Salento prospettando che il batterio, probabilmente, sia diventato endemico (ne avrebbe avuto il tempo).
Mah....che dire...leggendo sembrerebbe proprio che nel CoDiRO la presenza del batterio non sia determinante.
Intanto bisognerà attendere le risposte degli inquisiti....mentre gli olivi seccano. Se questa sindrome del disseccamento rapido arrivasse fin da noi nel foggiano sarebbe una "strage".
Saluti