Alessandro1944 ha scritto:
Poco fa mi ha risposto l'amico olivicoltore.
Mi dice che non gli è mai capitato di riscontrare qualcosa di simile. Ipotizza una qualche blocco dei vasi conduttori (circa la causa sarebbe orientato sull'idea di Hyspanico) con versamento della linfa verso l'esterno attraverso la lesione del periderma.
Intanto aspetto un tua descrizione rispetto all'asportazione.
P.S. per Bepi. Hai messo un link inerente la rogna dell'ulivo, che però non c'entra né con la fitoftora né con la carie.
Gentile Alessandro1944, ti ringrazio nuovamente (perchè hai risposto anche all'altro mio post sulla quercia
post1090767.html#p1090767" target="_blank" target="_blank).
Innazitutto, mi preme precisare che la quercia e l'ulivo sono a pochi metri (7/8) di distanza l'uno dall'altra: spero non vi sia relazione tra le due patologie.
Riguardo l'asportazione: mi sono limitato ed incidere e rimuovere le parti "molli" attorno alla ferita che vedi nella foto in basso. Posso dirti che il legno asportato era talmente molle che si tagliava come fosse burro. Forse i segni di cicatrizzazione sono dovutoi al fatto che ho scattato la foto in alto dopo 3 o 4 trattamenti effettuati con solfato di rame in soluzione satura: ecco probabilmente il perchè la lesione ha l'apparenza di una ferita cicatrizzata.
In ogni caso, allo stato attuale, dalla ferita non vi sono più emissioni di liquido (foto allegata) e le parti attorno sono sode e all'apparenza sane.
Continuo con i trattamenti a base di solfato di rame?
Ricopro la ferita con mastici additivati di rame?
Ancora grazie