Ciao a tutti,
partecipo alla discussione perché sono in una situazione simile. Tempo fa avevo scambiato messaggi con alcuni di voi in un'altra discussione sulla gestione di un piccolo uliveto che stavo per prendere in Sicilia. Nel frattempo l'ho preso e nel frattempo ho un po' studiato. Per una serie di ragioni sto scegliendo di puntare a gestirlo senza effettuare lavorazioni del terreno. Ovvero niente fresature e sovesci, ma nemmeno concimazioni chimiche.
Penso di fare lo sfalcio radicale dell'erba che per ora è fiorente e alta prima dell'estate. Poi di usarla per pacciamare sull'apparato radicale degli alberi e l'orto che si trova più in là che gestirò sempre senza lavorazioni. A terra resterebbe il cotico secco. Non dovrebbe essere più molto competitivo con gli alberi, vero ? Piuttosto chiedo agli esperti, mi converrebbe cercare negli anni di modificare le erbe inserendo leguminose particolari ? Mi proponevano lenticchie, medica, favino, tenuto conto che non farei sovescio, ma finirebbero trinciate finemente per pacciamare.
Infine organizzarmi per l'irrigazione di soccorso in estate. Nient'altro. Il mio obiettivo ovviamente è consumo familiare.
In questo modo eviterei di investire sull'acquisto di un trattore o motocoltivatore e mi basterebbe solo una bella barra falciante. Inoltre taglierei le spese per concimi, trattamenti etc. Credo che servirà solo il rame dopo la potatura.
Per gli incendi, fermo restando che i terreni intorno sono puliti, forse mi servirà una motozappa per farmi il giro del confini e realizzare una fascia tagliafuoco.
Che dite ?
Allego uno scorcio del terreno a metà dicembre.
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