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Re: Resistenza dell'olivo alle basse temperature

06/02/2014, 14:03

Opss non avevo visto correttamente la tua risposta.


Picholine quindi la sconsigli? anche se una (era giovane) è troppo per far stime.

Altre varietà rustiche come il Leccino ne hai?

P.s.

Hai notato differenza sulla resistenza tra piante innestate o fatte da talea?

Grazie

Re: Resistenza dell'olivo alle basse temperature

06/02/2014, 14:43

siff: il maurino.....lascialo stare..ma perchè non impiantare cultivars della tua zona....tipo la majatica di ferrandina...so che è della basilicata...nel tuo paese che piantano gli altri??? Da me in campania e nella mia zona in particolare oltre alla cultivar nostrana (detta anche majatica) e alla carpellese, può andare il leccio del corno, il leccino di meno..le altre sono da escludere sulla base delle esperienze fatte dai miei paesani da 30 anni a questa parte. Fa anche tu lo stesso, informati dai tuoi compaesani e lascia stare cultivars strane...e finiamola con le cultivars toscane/umbre (compreso leccio del corno!!!!). Aspetto con attenzione l'evolversi e la diffusione di cultiavars del nord, che penso abbiano maggiori attitudini alla rusticità e adattabilità, anche in ambienti montagnosi del sud :)

Re: Resistenza dell'olivo alle basse temperature

06/02/2014, 17:41

andiamo di esperimento allora....

Re: Resistenza dell'olivo alle basse temperature

06/02/2014, 19:13

francescoLapenna ha scritto:siff: il maurino.....lascialo stare..ma perchè non impiantare cultivars della tua zona....tipo la majatica di ferrandina...so che è della basilicata...nel tuo paese che piantano gli altri??? Da me in campania e nella mia zona in particolare oltre alla cultivar nostrana (detta anche majatica) e alla carpellese, può andare il leccio del corno, il leccino di meno..le altre sono da escludere sulla base delle esperienze fatte dai miei paesani da 30 anni a questa parte. Fa anche tu lo stesso, informati dai tuoi compaesani e lascia stare cultivars strane...e finiamola con le cultivars toscane/umbre (compreso leccio del corno!!!!). Aspetto con attenzione l'evolversi e la diffusione di cultiavars del nord, che penso abbiano maggiori attitudini alla rusticità e adattabilità, anche in ambienti montagnosi del sud :)

ciao francesco,il mio paese non è stato un territorio di olivi!!!c erano piu vigneti e qualche pianta di olivastro piantato per talea,niente di che,,,semai qualche rotondella!!!poi nel 2000 incominciarono a piantare olivi di leccino frantoio e pendolino...la maiatica va bene nella zona di ferrandina che sono climi piu caldi...l ogliarola nella zona del vulture-melfese...comunque quelle poche piante di maurino che stanno seccando le sto sostituendo con leccino e leccio del corno cosi vado sicuro al 100%

Re: Resistenza dell'olivo alle basse temperature

06/02/2014, 23:09

Delvi83 ha scritto:Opss non avevo visto correttamente la tua risposta.


Picholine quindi la sconsigli? anche se una (era giovane) è troppo per far stime.

Altre varietà rustiche come il Leccino ne hai?

P.s.

Hai notato differenza sulla resistenza tra piante innestate o fatte da talea?

Grazie


;)
Le vostre domande sono tutte legittime e logiche :? sono le risposte certe che sono difficili.
Per meglio sperimentare, nel piantare alterno le varietà al fine di essere il meno possibile soggetto a diversità di terreno tra le varietà.
Questo modo di operare è totalmente errato sotto il profilo dell'efficienza di raccolta, però sgombra parte dei dubbi circa la diversità di territorio tra una varietà e l'altra.
Questo sacrificio che stò imponendo anche a chi verrà dopo di me, mi darebbe migliori chance di correttezza di prova, però se poi il cartellino della varietà fosse errato :o che fine fa la mia risposta :?: :x

All'epoca avevo una sola Picholine, era proprio tale? forse lo saprò quest'anno se fruttificherà.

La prova quasi certa è per Dolce D'Agogia, due su due, salve e fruttificanti, per di più le caratteristiche della pianta e olive corrispondono. :( Peccato che le olive stiano piccole, credo per il clima alpino che influisce in modo negativo sulla cultivar.

Secondo me sono molte le varietà che al momento ospito che sono in grado di sopportare ondate di freddo, però oltre a quanto già scritto in precedenza, non avendo sufficiente storico sarebbero opinioni di corto respiro.

Bronzature delle foglie, si si tratta di un segno di sofferenza al gelo, però l'ho visto nel caso di Leccio del Corno, benchè evidenti la primavera scorsa, non ha impedito delle eccellenti fruttificazioni.
Nocellara Etnea, a seguito di una gelata tardiva, aveva perso parte delle foglie per gelo, ebbene anche dai punti da cui si erano staccate le foglie danneggiate sono scaturite prima le mignole e poi le olive e che olive.

Da innesto o da talea, io non sono quasi mai riuscito a sapere con certezza dal venditore al momento dell'acquisto, di cosa si trattasse, ma vi aggiungo un dubbio :?: la micropropagazione come la cataloghiamo :?: :lol:

Concludendo regole certe io non ne ho e anche dubito di chi crede di averle.

Ci sono delle medie e quelle dicono Leccino, se poi vuoi raccogliere devi impollinare, quindi Pendolino, oltre io per ora non mi sbilancio :lol: :mrgreen:

Re: Resistenza dell'olivo alle basse temperature

06/02/2014, 23:25

comunque una cultivar che è resistente al freddo alla pari di leccino e leccio del corno è il cipressino che si presta anche come impollinatore...

Re: Resistenza dell'olivo alle basse temperature

11/02/2014, 0:56

Il Cipressino fa però olive davvero scadenti e il Leccio del Corno, a differenza del Leccino, è dato come Olivo da Olio....ecco perchè mi incuriosiva la Picholine !! Vorrei sapere se ci son Olivi da Mensa con rusticità al freddo umido.
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