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Resistenza dell'olivo alle basse temperature 
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gli impollinatori della carolea sono itrana nocellara messinese...però non saprei se sono resistente al freddo...un buon impollinatore molto resistente al freddo è il cipressino...come cultivar molto resistente al freddo ti segnalo il leccio del corno!!!è molto piu resistente del leccino!!!i suoi frutti sono piu grandi ed è a maturazione scalare con una buona resa in olio,una bella pianta!!!io 2 anni fa misi leccio del corno e il maurino!!!quest ultimo mi ha dato un po di problemi...all inizio le foglie si accartocciano e poi secca!!!anche quest anno ho notato un altro maurino ha distanza di 2 anni fare in questo modo!eppure non è che le temperature siano cosi rigide!!!semmai un po di nebbia dato che in lontananza ce un fiume,ma dicono che è molto resistente alle nebbie!!!strano!!!invece il leccio del corno va benissimo...non ho niente da dirlo!

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04/02/2014, 10:05
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Siff ti ringrazio molto anche per il tuo post che ho letto dopo aver inviato la risposta precedente. trovo preziosi anche i tuoi consigli perchè il mio appezzamento è in prossimità, come scrivevo di un fiume, farò miei tutti i vostri i consigli e mi appresto a fare da ... cavia per ulteriori riscontri!
mi rimane il problema di dove trovare un vivaista serio che commercia i prodotti che mi consigliate!
non conoscevo la cultivar carolea. l'itrana come lo vedi? è resistente a freddo e umidità?


04/02/2014, 10:16
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ciao bpaolo l itrana è una cultivar del lazio ed è anch essa resistente al freddo!!!l itrana come la carolea sono a duplice attitudine cioè che vanno bene anche per il consumo diretto...un mio parente tiene la carolea sui 650 700mslm e non soffre per niente il freddo!!!ha un ottima fioritura solo che poi di fiori ne rimangono ben poco e quest anno ha introdotto dei impollinatori come la nocellara messinese!!!però guarda bene che coltivano nella tua zona!!!meglio non fare azzardi...per esempio da te il maurino va bene,ma da me non tanto!!!la cultivar che è molto plastica su tutto il territorio italiano e il leccino e leccio del corno!!!poi aspetta consigli di esperti!!!

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04/02/2014, 19:07
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bpaolo ha scritto:
buongiorno a tutti e un buongiorno particolare ai miei corregionali friulani vivianadipaciuch, Disviarta e Gianniforeste!

vi ho letto spesso in passato ma non mi ero mai registrato
per passione coltivo da qualche anno alberi da frutto in un piccolo appezzamento nel comune di Dolegna, nel cuore del Collio friulano, quasi al confine con la Slovenia e a metà tra Udine e Gorizia.
una zona particolarmente fredda e battuta d'inverno anche dalla bora
sono interessato a coltivare l'ulivo, che nelle mie zone è localizzato quasi esclusivamente sulle pendici collinari, e ho letto con molto interesse i post di quest'argomento. il mio appezzamento si trova invece in pianura, pur essendo esposto a sud risente del vento e non solo del gelo e dell'umidità dei periodi più freddi.
ho letto pertanto con molto interesse i vostri post sulle qualità di ulivo che resistono al freddo

dato che vorrei acquistare una decina di piante di ulivo, pensavo di 4/5 anni, mi farebbe piacere avere delle dritte anche su come mixare le qualità per una migliore fertilità e, anche in forma privata, su vivaisti che nella mia zona o in zone limitrofe in base alle vostre esperienze offrono questi prodotti lavorando con serietà

vi ringrazio molto!


:(
Mi duole scrivere quanto segue, però evitando farei cattivo servizio alla mia coscienza.
Da quanto scrivi circa il terreno in cui vorresti piantare degli olivi, non importa di quale varietà, quasi sicuramente farai un pessimo servizio all'olivicoltura, e un'offesa all'olivo stesso. :(

Non è perchè possiamo comprare un'albero che ci da il diritto di condannarlo sin da piccolo.
Un olivo, ma anche qualunque altro albero merita l'attenzione e il rispetto per la sua vita.
E nessun albero più dell'ulivo ci riporta a valori superiori che vanno ben oltre la miseria del nostro potere :P

L'olivo è albero che necessita, o rifugge di alcune cose imprescindibili:
Luce necessita di moltissima luce.
Non può vivere con le radici bagnate, soffre di asfissia radicale.
Necessita di ricambi di aria.
E' un'albero che quasi sempre è in sviluppo, quindi la linfa è quasi sempre presente, ed è proprio questo che lo condanna in caso di gelate.
Le piante che resistono di più sono quelle che al momento della gelata hanno meno linfa, ecco perchè non si dovrebbe dire olivi resistenti al gelo, non ce ne sono, o meglio, resistono quelli che in quel determinato periodo sono meno in spinta.

Ora sarebbe già più facile dire quale, se sapessimo quando verrà la gelata, Autunno, Inverno, Primavera, dopo un periodo freddo o dopo un periodo caldo, ecc.
Non sapendo quando la gelata oltre le righe arriverà, non sapremo mai a priori quale varietà resisterà all'evento, sappiamo circa, un po', forse, che alcune varietà potrebbero essere nelle condizioni di scamparla, e che altre varietà molto probabilmente no.
:P
La gelata distruttiva, è però superabile se almeno tutte o molte delle altre condizioni favorevoli sono riunite:
Ciò che vale di più nell'olivicoltura alpina è la CEPPAIA che se IN BUONA POSIZIONE, non muore mai, o quasi mai.
L'anno dopo ricaccerà e ridarà inizio a un nuovo ciclo, però per i due/tre anni successivi i suoi virgulti saranno ancora più soggetti alle gelate per via della non completa lignificazione.

Ecco perchè sopratutto in montagna è molto importante che gli eventi distruttivi siano il più possibile spaziati nei DECENNI, non un anno si e uno no per capirci ;)
La prova del nove se un posto può ritenersi valido all'olivo, fatte salve le cose dette sopra, è che il luogo non sia mai, o solo DECENNALMENTE, soggetto al fenomeno della GALAVERNA.

Ecco quindi perchè in pianura, vicino a un torrente, ecc. non è e non sarà mai un posto adatto all'olivo.

Ovviamente il parere contrario e relativa "morale" ;) non è rivolta al solo nostro entusiasta olivicoltore in erba, a cui va tutto la mia solidarietà per la molto probabile inadeguatezza del suo terreno alla coltura olivicola.
Essendo però il forum letto da molti con lo stesso interrogativo, il dovere di evitare stragi di innocenti si impone.
Saluti montani
Sergio


05/02/2014, 12:23
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grazie ancora Siff. ci penso.
grazie anche a SergioE, ho letto anche il tuo post con attenzione. in effetti sono abbastanza "in erba" se parliamo di ulivi e devo dire che mi hai abbastanza scoraggiato! ho circa mezzo ettaro di terra dove coltivo piante da frutto, in particolare di noci, ciliegi, peschi, fichi e susini. tre anni fa mi sono azzardato ad inserire anche dei castagni, curando molto l'impianto iniziale, e stanno crescendo bene (tenete presente che la vicinanza del fiume rende in parte il terreno sassoso).
per gli ulivi avrei riservato comunque un lato molto luminoso e arieggiato, nel punto più distante dal fiume (parliamo di distanze da 40 a 80 metri, diciamo non proprio sulla sponda)
di piante ne ho fatte nascere o duplicare tante, per cui non riesci a farmi sentire in colpa!

però mi dici che il fiume, a prescindere da varietà/ecc.... è comunque un killer nella mia zona per gli ulivi?


05/02/2014, 16:57
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Sergio..la Galaverna si verifica anche con -8° e se avviene un giorno all'anno non fa fuori gli olivi giusti !

Posso chiederti (se hai voglia) di far un resoconto schematico delle varietà che hai e di come si son comportate dopo l'ondata di gelo del Febbraio 2012 ?

In particolar modo come si son comportate (a partità di età) le var.

Leccino

Picholine

Ascolana Tenera


Io in un noto vivaio ho visto praticamente tutti gli olivi con foglie bronzee a parte il Leccino....e quindi credo sia effettivamente il più rustico. Ma Picholine non lo avevano ed in rete si trovano parere discordanti...

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05/02/2014, 18:45
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Delvi83 ha scritto:
Sergio..la Galaverna si verifica anche con -8° e se avviene un giorno all'anno non fa fuori gli olivi giusti !

Giustissimo, un giorno passa, però la galaverna è sinonimo di luogo umido, l'umidità all'olivo è fatale non solo per gli effetti invernali, ma anche per gli effetti sulla salute della pianta per il resto dell'anno tipo rogna, occhio di pavone e qui segnalo la particolare suscettibilità di Carolea a questo problema in ambiente umido, ecc.
Insomma era per fare corto il discorso e dare un primo elemento al fine di capire se un terreno si presta all'olivo.

Posso chiederti (se hai voglia) di far un resoconto schematico delle varietà che hai e di come si son comportate dopo l'ondata di gelo del Febbraio 2012 ?
:P
Altro che se puoi, è da anni che mi arrovello sul problema e non vedo l'ora di ampliare il discorso con esperienze altrui.
Dico questo perchè ogni volta che credo di avere acquisito una certezza, vedendo e ascoltando altre realtà le devo rivedere su base locale.
Quando si va fuori dall'area di secolare testimonianza, l'olivo diventa un terno al lotto :shock:
Ad ogni modo per non dover riscrivere tutto da capo ti prego di leggere praticamente tutta la mia storia sul post "gelata atipica...." che gira qualche pagina indietro se non si trova scriverò meglio il titolo che ora non ricordo.
Per sommi capi descrivo quanto successo con la galaverna dell'inverno 2009/2010, e della gelata del 2012.
;)
Comunque dopo la gelata del 2012 ho ricavato la convinzione che per l'olivicoltura alpina c'era ancora moltissimo da scoprire o riscoprire e mi ci sono buttato a capofitto passando dalle 125 piante a 517 di oltre 40 varietà che intendo quest'anno portare a sopra 50. Se potrà interessare potrò fornire l'elenco dettagliato per varietà, anche se moltissime sono recenti e prive di storico.
Perchè, intanto ho scoperto che se la ceppaia prospera l'olivo è invincibile.
Che non tutte le eticchette che stanno appese alle piantine sono giuste.
Che non tutti i Leccini sono uguali, lo stesso dicasi per altre varietà, ecc.
Cosi mi trovo quest'anno a ripiantare alberi della stessa varietà che già dovrei avere per verificare se effettivamente corrispondono :mrgreen:
Mi guardo bene dal criticare il mondo vivaistico, l'errore, la svista, ecc sono comprensibilissimi, solo chi non lavora non fa mai errori.
Da ciò capirai che quanto ti rispondo successivamente va preso con beneficio d'inventario.

In particolar modo come si son comportate (a partità di età) le var.

Leccino

ufficialmente ne avevo 7, uno ha avuto danni notevoli che ha richiesto il taglio al piede, 5 danni alla chioma con spaccature sui rami che hanno dovuto essere tagliati, uno indenne.
Quest'anno ho raccolto su 5 di questi alberi, se avessi avuto solo Leccini la gelata mi avrebbe fatto un baffetto :lol:


Picholine

Ufficialmente ne avevo una, ha perso la chioma e adesso è un discreto cespuglio ma niente olive.

Ascolana Tenera

Ne avevo sei per una svista credo in passato di aver scritto che una era stata indenne, non era cosi, quella indenne e che quest'anno era coperta di olive è una Santa Caterina.

Avevo due Dolce D'Agogia, entrambe hanno avuto pochi danni e quest'anno erano cariche di olive.
Una Piangente, ma credo Carpellese il cui sinonimo è appunto piangente, senza danni e quest'anno ho raccolto.
Avevo 6 Pendolino sul cartellino, ma ora dico che erano 3, due hanno perso la chioma, uno indenne e da due anni fa olive, oltre ad impollinare i Leccino.


Io in un noto vivaio ho visto praticamente tutti gli olivi con foglie bronzee a parte il Leccino....e quindi credo sia effettivamente il più rustico. Ma Picholine non lo avevano ed in rete si trovano parere discordanti...


Il Leccino da me è il primo ad addormentarsi e l'ultimo a svegliarsi, :lol: riposa bene tutto l'inverno, quando il canto del gallo si fa sentire, lui si gira dall'altra parte, poi quando il sole della primavera lo illumina parte come un razzo.
Infatti fiorisce dopo e matura prima, qui sarebbe l'arma fatale, ma sarebbe tutto troppo facile :mrgreen:

Phicoline da me non so se resisterà alle gelate future però dopo le gelate ne ho piantati altri 21.
Alcuni erano entusiasticamente belli e carichi, altri sofferenti, lo storico è inconsistente per dare giudizi, ne parliamo tra due o tre anni.
;)
Paolo, 2 Leccino, e un Pendolino, nella zona più favorevole direi che è un compromesso accettabile, per una prova per i prossimi anni :)


06/02/2014, 10:56
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:?
Mi scuso per l'errore fatto sopra che non posso correggere, il post a cui facevo riferimento è: "Gelata fuori dal comune branche di olivo con spaccature" che naviga ho visto ora a pag 4.
Saluti
Sergio


06/02/2014, 11:14
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Ma avevi dei Picholine durante il febbraio 2012? A parità di età/dimensione come si sono comportati (defogliazione totale, parziale, solo rametti secchi o ripartito dal ceppo etc..) Leccino e Picholine ?? Come hanno reagito?

Se il Leccino è ormai definito come tra i più rustici sul Picholine ci sono dubbi....alcuni lo dicono "Buona resistenza" altri "Media resistenza"..altri dicono che sia molto rustico.....insomma mi fido di più di chi, come te, ha provato condizioni di forte gelo e può dare un resoconto basato su dati oggettivi e non su sentito dire.

P.s.

Tra le altre varietà quali hanno reagito meglio (usando come metro di confronto il Leccino) ?

Grazie

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06/02/2014, 11:50
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io invece volevo sapere chi ha esperienza sul maurino!!!possibile che in basilicata non va bene?

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06/02/2014, 13:15
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