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Resistenza dell'olivo alle basse temperature 
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Iscritto il: 07/01/2014, 23:30
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Oggi da me (basso appennino reggiano) è caduta la prima neve semi-seria, e sono previste temperature in picchiata questa notte. A Roceja come va? Quali sono le minime di questi giorni?


28/01/2014, 21:20
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Notte tra 25.1 e 26 vento caldo ore 3.30 +10° 8-)

26 e 27 niente gelo notturno e di giorno oltre 12° le api volavano.

Notte dal 27 al 28 -4 poi di nuovo sole e le api che volano e le varroe che ballano.

Adesso ore 1.32, -3.5°.

Fin'ora l'inverno non si è visto, ci sono ancora fiori di campagna, e su alcune varietà di olivo in posizioni addossate ai massi germogli in crescita.

La camelia marcatrice per ora non ha ancora fiori, l'anno della grande gelata come oggi ne aveva già una decina.

Normalmente qui da dicembre, febbraio compreso molte notti a -5/8° sono cosa abituale, naturalmente sono seguite da giornate con anche oltre +10°.

Le previsioni per i prossimi giorni al momento sono molto incoraggianti, di questo passo tra una quindicina di giorni metto a dimora alcuni Piantone di Mogliano, Falerone, e Nostrale di Rigoli, ecc.
Per ora non intravvedo allarmi, al contrario di due inverni fa che come ora già avevo la condanna scritta dalle previsioni meteo, e che quattro giorni dopo puntualmente si è manifestata :(


29/01/2014, 2:53
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ora vado a cercare informazioni su questa curiosa "camelia marcatrice"! La domanda che mi sorge dopo la nottata trascorsa, essendo andato a controllare i miei piccoli olivetti appena sorto il sole è: quanto dovrei aspettare prima di essere relativamente sicuro che le piante abbiano passato indenni una gelata? Lo chiedo dal momento che questa mattina la piante mi parevano verdi e contente, e anche da me non prevedono minime sotto zero per i prossimi dieci giorni.... ( incredibile dalle mie parti, ma mi adeguo...)
Ditemi la vostra...


29/01/2014, 15:26
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;)
Camelia marcatrice :lol: così la chiamo io anche per darle un valore pratico oltre a quello estetico.

Quando il danno da gelo verrà, lo capirai subito, i rami saranno coperti di screpolature della pelle, le foglie accartocciate e in via di seccare, non aver fretta di vederlo, preoccupati senza ragione per ora :mrgreen:

Dai va che quest'anno dovremmo farla franca, almeno spero.


29/01/2014, 20:09
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Ciao Sergio, tu come te la cavi quando nevica abbondantemente? Io ogni due ore esco con una pertica a scrollare la neve dai rami, ma nonostante ciò qualche rametto riesce comunque a spezzarsi. E ne ho uno solo per il momento. Tu che fai? Non credo che tu riesca a togliere la neve da tutti i tuoi ulivi man mano che scende, perciò immagino che adotti un tipo di potatura che rinforzi le branche. Potresti illustrarlo?
Grazie.
Ciao.

_________________
L'amore è cieco ma il matrimonio gli restituisce ben presto la vista
(Lichtenberg)


31/01/2014, 10:44
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:|
Quando nevica oltre 30cm sono dolori, per fortuna da me tali valori sono rari diciamo ogni 2/3 anni.
Le altre nevicate collaudano la flessibilità dei rami, per esempio i Grignan con i loro rami con inserzione ad angolo acuto verso l'alto, tendono a rompersi come grissini.

Dopo le prime rotture analizzando cosa è successo è il migliore modo per istruirci circa cosa si deve evitare nell'impostazione della forma.

Da giovani si hanno più rotture per errate legature al palo che per ogni altra ragione.
Non si deve mai avere parti di chioma di oltre mezzo metro oltre l'ultima legatura verso l'alto.
Resistono molto meglio quelle totalmente libere, flettono fino a terra, aspettano e si rialzano.
Come dicono i francesi "Faire le dos rond......" :mrgreen: Piegare la schiena ad arco per meglio sopportare i colpi, poi forse, ci si riprende.

Il mio maestro insuperabile sulla forma da dare all'olivo alpino è quello che ti allego, la forma a cespuglio, vento, neve, ;) si inchina ti saluta e riprende per i fatti suoi.
Quello in foto stà a 680 mt slm da secoli, delle cure dell'uomo non è uso, eppure mi sembra ben ancorato e lungi dal chiedere aiuto :P
Io dopo averne visti decine del genere dalle mie parti, cerco di copiarne la forma libera, ovviamente con misure più contenute al fine di rendere le operazioni di raccolta agevoli per quanto possibile.
Ad ogni modo, quando c'è vento forte o forti nevicate, al fine di evitare dolori visivi cerco di non guardare e lasciare che la natura regoli i suoi conti che io non potrei comunque influenzare :(
E' dopo nell'analisi di ciò che si è passato, che dobbiamo intervenire per prevenire e qui ognuno in base alle proprie condizioni locali.


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31/01/2014, 11:46
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buongiorno a tutti e un buongiorno particolare ai miei corregionali friulani vivianadipaciuch, Disviarta e Gianniforeste!

vi ho letto spesso in passato ma non mi ero mai registrato
per passione coltivo da qualche anno alberi da frutto in un piccolo appezzamento nel comune di Dolegna, nel cuore del Collio friulano, quasi al confine con la Slovenia e a metà tra Udine e Gorizia.
una zona particolarmente fredda e battuta d'inverno anche dalla bora
sono interessato a coltivare l'ulivo, che nelle mie zone è localizzato quasi esclusivamente sulle pendici collinari, e ho letto con molto interesse i post di quest'argomento. il mio appezzamento si trova invece in pianura, pur essendo esposto a sud risente del vento e non solo del gelo e dell'umidità dei periodi più freddi.
ho letto pertanto con molto interesse i vostri post sulle qualità di ulivo che resistono al freddo

dato che vorrei acquistare una decina di piante di ulivo, pensavo di 4/5 anni, mi farebbe piacere avere delle dritte anche su come mixare le qualità per una migliore fertilità e, anche in forma privata, su vivaisti che nella mia zona o in zone limitrofe in base alle vostre esperienze offrono questi prodotti lavorando con serietà

vi ringrazio molto!


03/02/2014, 14:22
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Ciao Paolo e benvenuto nel forum, Il problema più grande nella tua zona penso che sia proprio l'umidità, se il terreno è pianeggiante, e come penso argilloso, il problema è il ristagno dell'acqua nel suolo. Un altro problema è l'umidità atmosferica, che in giornate di calma di vento e fredde possono danneggiare la chioma. Non so se hai presente a Cividale lungo la strada che porta a Udine, quindi in piano, anni fa sono stati impiantati diversi olivi, che dopo un inverno non troppo rigido, ma umido, tanti sono seccati.
Con questo non voglio scoraggiarti, anche perché ci vorrebbero dei dati in più per dire se una zona va bene o no. Per quanto riguarda le varietà, penso le consigliate a livello regionale vadano più che bene, quindi bianchera, leccino, come impollinatore pendolino e maurino, eviterei il frantoio e ho sentito parlare bene della carolea, varietà calabrese resistente al freddo e un po' di più delle altre all'asfissia radicale, ma aspetta consigli da più esperti di me, se vuoi contattami anche con posta privata. ciao gianni


03/02/2014, 20:14
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infatti la carolea è resistente al freddo!!!vuole solo degli impollinatori per produrre,,,,l unica cultivar che non è molto resistente al freddo è il maurino!!!sulla scheda tecnica dicono che è resistente al freddo e nebbia,ma da me non va bene...

_________________
DALLA VITA EREDITIAMO MOLTE ANSIE,DALLA VITE LA FORZA DI SUPERARLE


03/02/2014, 22:31
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Iscritto il: 24/10/2009, 22:44
Messaggi: 345
Località: Tolmezzo
Formazione: agrotecnico
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Siff, approfitto della tua esperienza per chiederti quale impollinatore resistente al freddo va bene per la carolea?
Il maurino sinceramente non so come sopporta l'umidità, ma ho visto che il freddo lo sopporta bene, ciao gianni


04/02/2014, 8:33
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