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Resistenza dell'olivo alle basse temperature
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bieler
Iscritto il: 11/12/2011, 18:35 Messaggi: 607 Località: val Vigezz
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SergioE ha scritto: Il posto più bello del mondo, un po' campanilismo e un po' verità E io che credevo che "il posto più bello del mondo" fosse la val Vigezzo... Scherzi a parte, siccome vorrei completare il mio "uliveto" con un ulivo da mensa, potresti consigliarmi una varietà abbastanza rustica da sopportare il mio clima? A tal proposito, credo che la resistenza al freddo sia di molto aumentata se la pianta è sana e vigorosa (un po' lapalissiano vero?). Dico questo perchè la gelata del 2012 (fino a -15°C per una settimana) è stata egregiamente superata da un "frantoio" (che non risulta fra le più rustiche) senza nessun danno, mentre un "leccino" un po' stentato, che era su un terreno piuttosto magro e poco profondo, è seccato completamente. Nello stesso periodo un "pendolino" di un anno, messo in buona posizione, ha perso solo parte delle branchette più basse. Quindi, per quanto mi riguarda, potature e concimazioni atte sopratutto a mantenere sane le piante. Ciao.
_________________ L'amore è cieco ma il matrimonio gli restituisce ben presto la vista (Lichtenberg)
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18/01/2014, 17:46 |
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SergioE
Iscritto il: 10/01/2010, 19:28 Messaggi: 829 Località: Roceja TO
Formazione: Atipica e in corso
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Una Santa Caterina su 11 aveva conservato le foglie dopo la gelata del 2012, quest'anno era carica con rami fino a terra. Consigliata Le mie 10 Ascolana, non mi hanno mai fatto fare indigestione. Le 24 Sant'Agostino hanno tutte perso la chioma nel 2012 e adesso sono dei magnifici cespugli, se prosegue col tempo clemente ho buone aspettative. Mi danno belle cariche Carolea, Coratina e Picholine, ma siamo già nel duplice attitudine. Nel 2012 tutti i miei 42 Frantoio hanno perso interamente la chioma e molti anche il tronco, erano già (non hanno mai smesso) in spinta come quasi tutte, quindi il gelo ha spaccato la corteccia non sempre la ottima esposizione è utile. Un po' come quest'inverno tiepido, se tra 10 giorni si ripete l'evento del 2012, mi rimette a nudo. Che l'inverno sia clemente Saluti Sergio PS oggi mi sono state recapitate 2 Piantone di Mogliano, due del Falerone, e 2 Nostrale di Rigoli, aspetto con impazienza la fine del periodo critico per metterle a dimora. Ho finito di leggere il libro: L'ulivo e l'olio, 768 pagine, un po caro ma vale ogni €, ebbene le foto e le descrizioni circa l'olivicoltura Umbra direi sono quelle che più considero vicine alle mie condizioni.
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19/01/2014, 19:54 |
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bieler
Iscritto il: 11/12/2011, 18:35 Messaggi: 607 Località: val Vigezz
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Bene, aggiudicata la santa caterina (se riesco a trovarla) Ancora due domande: tu, dove le trovi tutte le varietà che citi? e per l'olio, sei attrezzato tu o c'è un frantoio nei paraggi? Quest'anno il mio "frantoio" ha prodotto 8 Kg di olive, più che sufficienti per la salamoia, quindi se tra qualche anno anche le altre quattro produrranno altrettanto, mi dovrò attrezzare per fare un po' d'olio... Ciao.
_________________ L'amore è cieco ma il matrimonio gli restituisce ben presto la vista (Lichtenberg)
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20/01/2014, 17:57 |
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elmo
Iscritto il: 06/04/2011, 11:35 Messaggi: 3348 Località: prov Palermo
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Per SergioE....eccomi ritornato dalla grecia alla Megala Hellas ...a tappe forzate ..ed allora la pianta che mi ha colpito ...sotto le meteore ...mi hammo detto appartenere alla cultivar greca ..." Konservolea " sta li sui 600 metri di altitudine con una precipitazione di 500 mm produce sia olive verdi che nere ...ma anche olio ...quindi un ottima duplice attitudine ...resiste al freddo ed a varie mallattie fungine ...come le nostre,ovviamente ,se piove meno la pezzatura ne risente ...non utilizzano medicinali per mancanza di soldi ...ma utilizzano concimazione chimica ....perchè le nuove leggi europee ...a favore dell'euro-centrismo ...hanno fatto si che abbandonassero in molti la zootecnia ....la pianura della tessaglia ...e pressochè coltivata tutta a cotone che si vende sporco a 45 cet kilo...ed in un futuro breve mi dicono che sarà tutta a Canapa...ciao elmo
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20/01/2014, 19:05 |
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SergioE
Iscritto il: 10/01/2010, 19:28 Messaggi: 829 Località: Roceja TO
Formazione: Atipica e in corso
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Uff, almeno siamo tranquilli che Elmo non è stato trattenuto K/Conservolia in effetti avevo letto qualcosa in proposito, intanto grazie. bieler ha scritto: Bene, aggiudicata la santa caterina (se riesco a trovarla) Ancora due domande: tu, dove le trovi tutte le varietà che citi? e per l'olio, sei attrezzato tu o c'è un frantoio nei paraggi? Quest'anno il mio "frantoio" ha prodotto 8 Kg di olive, più che sufficienti per la salamoia, quindi se tra qualche anno anche le altre quattro produrranno altrettanto, mi dovrò attrezzare per fare un po' d'olio... Ciao. Purtroppo i tuoi numeri sono troppo interessanti per essere lasciati senza seguito, ma troppo esigui per avere una certa autonomia. La Santa Caterina è abbastanza reperibile anche nei vivai generici. La strada più corta è però digitare in google "olivo varietà ....... .......", salterà fuori sicuramente qualche vivaista che commercia via internet, ormai il servizio di consegna a domicilio è molto efficiente, per questa via trovi quasi tutto. Ho fatto dell'olivicoltura alpina il centro dei miei interessi, e in questa malattia ho versato le risorse che molti non comprenderanno Quindi quando serviva ho fatto anche molti km per trovare le varietà. Ho anche comprato il frantoino, non si pagherà mai, però come avrai capito, va ad aggiungersi alle altre spese che molto probabilmente, non avranno vantaggi economici, solo tutti gli altri vantaggi sono già in arrivo, per la verità anche con qualche rognetta marginale. In ogni caso direi che il minimo per fare un po' d'olio sono 40 kg di olive.
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20/01/2014, 21:22 |
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elmo
Iscritto il: 06/04/2011, 11:35 Messaggi: 3348 Località: prov Palermo
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Ma caro Sergio ..gia sei famoso ..in commissione d'esami all'abilitazione alla Professione ...ho detto che si ricomincia a produrre a Rocceja in Piemonte nella zona dell'oliveto perduto...ma non mi credevano ....ho fatto vedere i tuoi post ...ed ho vinto la scommessa ...sei un mito ..ormai
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21/01/2014, 0:09 |
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SergioE
Iscritto il: 10/01/2010, 19:28 Messaggi: 829 Località: Roceja TO
Formazione: Atipica e in corso
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Mi metti in imbarazzo, però effettivamente il capolavoro lo ha fatto chissà chi molti secoli fa, io non ho altro merito all'infuori di averli notati e seguiti fino a dedurre che potevano insegnare molto. Spero vivamente di non essermi fatto sfuggire il meglio. Saluti montani Sergio PS Roceja con una sola c.
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21/01/2014, 22:13 |
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elmo
Iscritto il: 06/04/2011, 11:35 Messaggi: 3348 Località: prov Palermo
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...ma Roceja ....verra da Roccia???
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22/01/2014, 10:46 |
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elmo
Iscritto il: 06/04/2011, 11:35 Messaggi: 3348 Località: prov Palermo
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per completare ...le altre tre cultivar ...me le hanno comunicate oggi ....Amfisis , KoroneiKi, e Megaritiki .....ma per queste bisogna metterle in direzione sud ...massima insolazione .....ciao elmo
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22/01/2014, 19:39 |
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SergioE
Iscritto il: 10/01/2010, 19:28 Messaggi: 829 Località: Roceja TO
Formazione: Atipica e in corso
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Buona intuizione, viene da rocce, ammassi di rocce, successione di massi rocciosi, scogliere, fianchi vivi della montagna levigati dai ghiacciai, a quel tempo, ultima glaciazione, gli olivi, deduco, non c'erano Il nome Roceja o Ruceja, però è il vecchio termine piemontese che caratterizzava il vino (vin d'la Ruceja) che si produceva con indicibili fatiche, sfruttando lo spazio tra i massi, su questo fianco di montagna, fino a qualche decina di anni fa. Dove le le rocce sono Roc, con varianti locali in: "Labiu", o "Ruzahun" ecc, come vedi la doppia c non esiste. Qui non esiste altro che il pieno sud. Al massimo un po' più o un po meno riparato dalle correnti e dai venti. Un po come in America che i vecchi emigranti descrivevano come il territorio dove tutto è in discesa e in fondo alla discesa "Sempre discesa" quindi niente fatica Al momento stò per arrivare a 50 varietà diverse, quando ne avevo 10, pensavo potessero bastare, poi 20 quindi 30, 40, più ne metto più sento che me ne mancano, fortuna che il terreno è quasi tutto occupato, speriamo il vicino sia troppo esoso per permettermi di allargare. Non c'è una ragione di logica produttiva, al mio operare, è la curiosità di cercare di capire di più nel mondo diciamo pure unico e irripetibile dell'olivo che mi guida, vivo coll'oliveto, stò bene quando il tempo aiuta, soffro quando è inclemente. Quando posso faccio con grandissima gratificazione, passi leggeri tra ali di cangianti fronde all'ondeggiare della brezza, ad ogni olivo fermo lo sguardo, analizzo le variazioni, sposto un rametto, tolgo un rovo o un'erbaccia, se ho più tempo conto anche le olive e guai se ne manca una, fuori il colpevole . Fine della poesia, mi faccio una bruschetta.
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22/01/2014, 21:59 |
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