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Resistenza dell'olivo alle basse temperature
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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Concordo eugenio, tutto però dipende da quanto repentino è questo innalzamento e quale temperature vengono raggiunte, e quanto tempo dura, e se dopo si ha nuovamente un abbassamento delle temperature. L'unico probelma è se questo innalzamento determina un anticipo della ripartenza della vegetazione, penso da noi quando si hanno delle temperature miti tra gennaio e febbraio e si ha sicuramente un anticipo della schiusura delle gemme(che si vede subito con la fioritura dei mandorli)e poi a marzo la temperatura si abbassa(vedi la gelata del 26 febbraio del 2008)
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19/12/2009, 21:14 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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ma in caso si distacca la corteccia il concetto non è proprio sbagliato ma può essere riconducibile sia ai danni da freddo che alle scottature, tipo se vengono fatte potature drastiche e si espongono rami o branche che erano sempre all'ombra
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19/12/2009, 21:18 |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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In relazione ai danni da freddo per gli olivi io metterei in conto anche un'eventuale potatura effettuata subito dopo la raccolta. Ho visto diverse persone potare le piante a novembre/dicembre anche quest'anno, in concomitanza della raccolta delle olive; sicuramente non gioverà alle piante in caso di freddo intenso.
_________________ Saluti, Flavio.
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19/12/2009, 23:21 |
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ely
Iscritto il: 15/03/2009, 21:31 Messaggi: 1423 Località: Lombardia
Formazione: laurea
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ho letto con interesse questa discussione anche perchè l'avrei aperta oggi io stessa...visto che ho 2 ulivi da circa 15 anni e non si sono mai verificate gelate che toccano anche i -14°C, come quella di ieri!
mi chiedevo se, a causa di queste gelate, per riparare i danni, si debba intervenire, nei mesi successivi, modificando il periodo di potatura, quantità e tipologia di rami da tagliare, la concimazioni, l'irrigazione, ecc...
_________________ mi chiedo se...
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20/12/2009, 21:26 |
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bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
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causa neve non sono ancora potuto salire al campo (è in prima collina attorno ai 200-250 m slm) e verificare lo stato delle piante. gli olivi attorno casa, però, hanno retto bene nonostante la neve li avesse piegati di brutto. riguardo il brusco innalzamento di temperatura, dalle previsioni meteo sembra proprio che per lo meno in Toscana ci sarà un aumento repentino fra lunedì e martedì associato a forti precipitazioni: dai - 5° visti un paio di ore fa per strada a +12 per martedì pomeriggio. povere piante.... pure loro se impazziscono c'è da capirle
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20/12/2009, 21:32 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10197
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Cita: pure loro se impazziscono c'è da capirle almeno nn sono state fomentate da nessuno
_________________ I
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20/12/2009, 23:55 |
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accaerre
Iscritto il: 21/12/2009, 13:28 Messaggi: 1
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Su questo argomento vorrei conoscere l'opinone di voi più esperti. Da quattro anni ho un ulivo in terrazzo a Milano centro (età stimabile 30 anni, in ottima salute) in vaso di plastica (finta terracotta) della dimensione di 90x90x90. Il gelo di questi giorni però mi preoccupa. Secondo voi ha senso pensare di riscaldare esternamente il vaso con un cavo o una camicia riscaldante come quelle che si usano per non far gelare l'acqua nei tubi: esempio: http://www.directindustry.it/prod/aaate ... 83203.htmloppure si rischia di fare più danno tenendo le radici più calde (qualche grado sopra zero) rispetto alla chioma?
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21/12/2009, 13:40 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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danno sicuramente non ne fai, se innalzi la temperatura quanto basta a non congelare il terreno, comunque non salvi la chioma, che è la parte che più ti interessa. se riesci anche a creare una micro serra (un telaio con un foglio di plastica intorno), già il sistema diventa più interessante ed efficace.
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21/12/2009, 21:51 |
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disviarta
Iscritto il: 04/05/2011, 23:04 Messaggi: 12
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Buongiorno, dal 2004 ho realizzato un oliveto sperimentale per comprendere quali olivi si adattano al clima del mio territorio. Sono fuori areale, in Friuli, oltre il 46° parallelo nel comune di Aviano (PN). Il terreno non è in collina e non giova di inversioni termiche. Da anni cerco di introdurre quelle che a detta di molti sono le varietà di olivo PIU' RESISTENTI AL FREDDO. Nel 2010 il 18 dicembre alle 5 del mattino ho registrato la minima assoluta di -18 gradi. Quest'anno il 20 dicembre la minima di -13 gradi. Durante l'inverno non c'è un giorno sereno che abbia la temperatura notturna sopra lo 0. Il terreno a medio impasto con ghiaia a 30-40 cm.
Le cultivar utilizzate per la sperimentazione: Leccino, Piantone di Mogliano, Orbetana, Nostrale di Rigali, Bianchera, Tonda di Villa (una antica Buga istriana trovata nelle nostre colline), frantoio ( di antiche ceppaie del nord est), Rosciola di Parenzo (rosulja), Carbona, Grignan, Carolea, Coratina, Nocellara del Belice. poi ho delle cultivar da identificare tra cui una che mi è stata venduta come Bianchera ma che assolutamente non lo è (pianta che dalle caratteristiche morfologiche sembrerebbe di origine istriana e si è dimostrata tra le migliori).
L'anno scorso ho prodotto 17 kg d'olio.
Ho raccolto molti dati sulla resistenza e i danni alle basse temperature, alle minime, alle temperature sotto lo 0 prolungate. Sulla resistenza ai patogeni e ai parassiti, sulla produttività la resa e sulla qualità dell'olio. Insomma questo è l'argomento...se vi interessa conoscerne i risulatati mi farebbe piacere condividerli.
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04/05/2011, 23:33 |
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rizoma
Iscritto il: 23/03/2011, 20:02 Messaggi: 881 Località: Milano
Formazione: Laurea
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Complimenti disviarta! il tuo è proprio un bell'esperimento, utilissimo. Quello che stai facendo credo possa interessare più persone, io una di queste. Se avrai la pazienza di comunicare i risultati dei tuoi studi te ne sarò veramente grato. Io ho una diecina di ulivi, diversi cv, avrei voluto fare in piccolo quello che fai tu fai in grande e meglio. Ti seguirò attentamente se vorrai informarci della reazione delle cv ad un clima così estremo per l'ulivo. Ti auguro grandi successi. ciao.
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05/05/2011, 13:15 |
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