16/03/2018, 10:55
16/03/2018, 11:43
é meglio se prima poti e poi dai rame.mi raccomando...con temperature sopra gli 8 gradi.ossicloruro o poltiglia per me é indifferente.l importante é seguire ledosi in etichettaStien ha scritto:Salve a tutti. Vorrei combattere le classiche malattie fungine dell' olivo come occhio di pavone e fumiggine con dei prodotti rameici. Volevo chiedervi se in questo perido è meglio la poltiglia bordolese o l' ossicloruro di rame e poi una cosa importante, dopo quanto tempo potrei iniziare a fare una leggera potatura sulle piante senza pericoli per la salute?
23/03/2018, 15:08
23/03/2018, 16:01
23/03/2018, 22:44
Stien ha scritto:Salve a tutti. Vorrei combattere le classiche malattie fungine dell' olivo come occhio di pavone e fumiggine con dei prodotti rameici. Volevo chiedervi se in questo perido è meglio la poltiglia bordolese o l' ossicloruro di rame e poi una cosa importante, dopo quanto tempo potrei iniziare a fare una leggera potatura sulle piante senza pericoli per la salute?
23/03/2018, 22:58
Alessandro1944 ha scritto:I trattamenti rameici vengono diretti principalmente contro l'occhio di pavone, e il criterio è simile a quanto si fa sulle drupacee: con decorso stagionale 'normale' un intervento a titolo estintivo dopo le piogge autunnali e uno a fine inverno-inizio primavera a titolo preventivo per eliminare quanto più inoculo possibile (le condizioni di infezioni sono: optimum termico 12-15 °C e U.R. elevata).
E' possibile anche intervenire con infezione in atto in estate-inizio autunno: in questo caso il rame provocherà una defogliazione delle foglie colpite per un particolare meccanismo fitotossico del rame sul mesofillo infetto ma contestualmente una parziale azione eradicante del patogeno. Si può effettuare una diagnosi precoce, ove si abbia il sospetto o il timore di infezioni, immergendo campioni di foglie apparentemente sane in una soluzione al 5% di NaOH o KOH per un paio di minuti o poco più a temperatura ambiente per foglie giovani o più a lungo e in soluzione leggermente calda (50-60 °C) se le foglie sono più vecchie: nei punti dove è presente il fungo compaiono delle areole brunastre (vd. foto da rete).
Come rameico si tende a preferire l'ossicloruro per la sua maggior miscibilità con altri Prodotti Fitosanitari (viene dato miscibile con i fertilizzanti fogliari; per inciso ci sono anche prodotti già coformulati commerciati come concimi CE per aggirare legalmente l'etichettatura PF: es. 30% Cu, 0,5% B, 2% MgO)
A prescindere dall'ammissibilità di trattamenti anticrittogamici in fioritura (ci sono deroghe per casi particolari), come sopra detto il trattamento con rameico va eseguito prima della ripresa vegetativa oppure più avanti se è presente l'infezione.
24/03/2018, 16:06
Tarty81 ha scritto:... In 37 anni ho visto solo uno mettere il rame sugli olivi... Non capisco...
24/03/2018, 18:26
24/03/2018, 23:12
25/03/2018, 2:18
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