Sai devi anche lottare con il pregiudizio diffuso. Non solo per le chiacchiere di paese
ma anche in famiglia, cioè da dove viene la manodopera per aiutarmi a raccogliere. Ci stanno degli schemi fissi : si vendemmia sempre dopo il 2 Novembre, poi vai a vedere che non è più Aglianico ma merlot (precoce) fa niente. menomale che almeno per la vendemmia riesco a gestire. Per l'olio si pone inoltre il problema pratico di trovare 5 giorni di seguito di bel tempo: non posso certo raccogliere sotto la pioggia e poi una volta iniziato devo finire, non condivido la pratica della mia zona di lasciare le olive ammucchiate per giorni dopo la raccolta per "farle calare a olio". L'unica cosa che cala è il marcio
. E' anche vero che in famiglia e i parenti che comprano il mio olio ci sono dei gusti specifici. Una volta che raccolsi a novembre con olive verdi e uscì un bel prodotto un pò piccante e fruttato, un altro pò non lo voleva nessuno. In realtà riconosco che c'è sempre pregiudizio dietro queste prese di posizione. Nella mia zona si è sempre cucinato con la sugna e il lardo, anche se si è sempre coltivato l'ulivo. Il mio bisnonno diceva che l'olio di oliva faceva venire la tosse
figuaratevi. Quindi nel modo di cucinare le nostre pietanze tipiche (siamo autoproduttori di tutto in paese e mangiamo sempre tipico) ancestralmente il grasso usato deve assomigliare al lardo per ottenere quei sapori che siamo abituati a sentire. ma dico io perchè non cucinare direttamente con il lardo e non richiedermi un olio che assomigli al lardo senza piccantezza e sapore di fruttato?!
Si dice che l'olio non deve essere piccante e amaro, nè troppo verde ma giallo
ahahhahah lo so sono corbellerie per il mondo olivicolo ma se i miei consumatori finali sono così non posso farci niente. Per venirli incontro ritardo un pò la raccolta consapevole anche che un olio da olive troppo mature non è un granchè conservabile.