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Quanto olio da pochi alberi
Autore |
Messaggio |
IlsognodiPenelope
Iscritto il: 19/08/2017, 19:23 Messaggi: 410 Località: Salento
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Supponendo che io voglia testardamente produrre il mio olio dai pochi alberi sopravvissuti alla xylella e che hanno un carico di olive medio (se le reggeranno), cosa posso aspettarmi in termini di resa di olio da una decina di alberi diciamo di una trentina di anni, con un carico medio di olive?
Mi rendo conto che è una domanda molto azzardata ma ci provo.... grazie a chi vorrà rispondere
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15/07/2020, 8:31 |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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Ciao, la resa in olio dipende da molti fattori... sinceramente non saprei nella tua zona quali possano essere. Non hai nessun vicino che ti sappia dire?
_________________ Saluti, Flavio.
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15/07/2020, 9:11 |
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pantagruele
Iscritto il: 11/03/2020, 11:30 Messaggi: 892 Località: rimini
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per dare un'idea: la produzione di un olivo sui trent'anni può variare da 0 a 50 kg, la resa in olio da 8% a 20%, dipende da cultivar, clima ed epoca di raccolta. Che olivi sono? Quanto hanno prodotto l'ultimo anno? Che rese hanno le olive locali?
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15/07/2020, 12:33 |
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IlsognodiPenelope
Iscritto il: 19/08/2017, 19:23 Messaggi: 410 Località: Salento
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Inizio da Flavio: purtroppo chiedere ai vicini non è proprio affidabile come indagine, per ragioni varie. Peraltro credo che non producano olio neanche loro da qualche anno; dei miei, in tutto 35, alcuni sono quasi del tutto secchi, tranne i polloni sui quali in tanti sperano ma senza grande convinzione.
Pantagruele: da quanto mi ha detto il proprietario precedente, si tratta di "celline", anche se qualche albero (che guarda caso sta un po' meglio) potrebbe essere di altro perchè le olive sono un tantino più grandi.
Vedrò di indagare un po' meglio in zona anche se parlare di ulivi qui ormai è come girare il coltello nella ferita, e si parla poco con questo stato d'animo...
Vi farò sapere. Grazie
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15/07/2020, 13:57 |
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pantagruele
Iscritto il: 11/03/2020, 11:30 Messaggi: 892 Località: rimini
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se di dimensioni grandi probabilmente coratina, una delle più diffuse, la raccolta è tardiva e la resa in olio è alta, anche più del 20%.
Se le piante sono compromesse, però, potresti pensare a una sostituzione, specie se facevano parte di una compagine più numerosa: già in una decina d'anni, con qualche pianta in più, potresti avere l'olio per il tuo consumo
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15/07/2020, 14:29 |
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IlsognodiPenelope
Iscritto il: 19/08/2017, 19:23 Messaggi: 410 Località: Salento
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È una decisione che devo prendere. Onestamente, sono più propensa a prendere alberi da frutto. 10 anni mi sembrano tanti,non sono giovanissima, vorrei godermi un po questa passione. Deciderò in autunno...
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15/07/2020, 21:25 |
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pantagruele
Iscritto il: 11/03/2020, 11:30 Messaggi: 892 Località: rimini
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Capisco (neanch'io sono un tenero virgulto), però anche gli alberi da frutto vanno in produzione dopo qualche anno e, se non ti rivolgi a portinnesti deboli, che a me sembrano un po' innaturali (insomma, un albero è un albero, deve farti ombra!), puoi mettere in conto anche 6/7 anni (ho dei susini che hanno aspettato dieci anni prima di fruttificare, stessa cosa i ciliegi). Però anch'io ho piantato alberi di recente, non so, forse serve a darmi un orizzonte temporale più vasto, non è importante che ne raccolga i frutti, ma l'aspettativa di un domani in cui potrei vederli. (Ho letto che in Salento stanno impiantando molti melograni al posto degli ulivi, non so se la moda dei "succhi di melograno" durerà abbastanza da giustificare gli impianti e io, che ne ho alcuni, le melegrane finisco sempre per regalarle)
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15/07/2020, 22:11 |
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IlsognodiPenelope
Iscritto il: 19/08/2017, 19:23 Messaggi: 410 Località: Salento
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Il melograno è molto di moda da alcuni anni... che possa sostituire l'ulivo mi sembra un po' eccessivo, d'altra parte c'è chi ipotizza anche piantagioni di mango.. insomma secondo me se impiantassero altri ulivi di varietà diverse o frutteti diversificati sarebbe un bene per tutti, ambiente incluso.
In tanti stanno impiantando la "Favolosa", anche se ci sono opinioni molto controverse in merito.
Poi l'uliveto non è affatto una "sine cura", come qualcuno sosteneva, ma al contrario ha bisogno di attenzioni e interventi che non so se giustificano un mio impegno in questo senso. Ad ogni modo, mi prendo qualche mese per pensarci.
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16/07/2020, 8:13 |
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hyspanico
Iscritto il: 17/01/2014, 20:06 Messaggi: 1014 Località: Oristano
Formazione: Perito Elettrotecnico
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I problemi maggiori e più comuni che si stanno avendo ultimamente sono dovuti proprio alla mala conduzione degli oliveti. Abuso del chimico e scarsità di lavorazioni al terreno. Ciao hyspa.
_________________ virtute siderum tenus
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16/07/2020, 13:55 |
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IlsognodiPenelope
Iscritto il: 19/08/2017, 19:23 Messaggi: 410 Località: Salento
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Hyspa sull'abuso del chimico siamo d'accordo ma sulla lavorazione del terreno si apre una voragine, è il caso di dire...
ci sono varie scuole di pensiero, personalmente pratico l'inerbimento. Ti dico che da tempo ormai osservo attentamente l'evolvere di vari uliveti (non per mestiere, ovviamente, sono una umile "hobbista"), e ogni campo reagisce a modo proprio, che si facciano arature, erpicature o che si pratichi l'inerbimento. Non c'è una legge valida per tutti. Chi usa i microrganismi e gli va bene, chi usa i microrganismi e gli va male..... E' un terno al lotto. Per questo io sto lottando con i miei alberi. Gli alberi più giovani hanno più chance, questo appare evidente.
Gli uliveti secolari stanno morendo, tutti. E' una tristezza infinita.
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16/07/2020, 14:51 |
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