io nel mio caso ho visto che la resa dopo il 20 novembre è migliore. Da noi si tratta di piccoli uliveti con 40/50 piante, diffusi, ognuno per famiglia ne ha anche 2. In genere ognuno cerca di fare l'olio per la famiglia e dare via (ai forestieri
) quel quintale o 50 litri in più a titolo di rimborso spese. Come anche per il vino e le altre colture. Ognuno fa tutto ma poco di tutto
. Questo è il problema dei paesi dell'Irpinia dove tutta la popolazione( ma proprio tutti- dall'operaio, al professionista, al medico, al disoccupato) si dedica all'agricoltura dei padri, in maniera estensiva e poco meccanizzata. E quindi la micro-produttività è normale visto la media di 4 ettari di proprietà a famiglia, in cui ci coltivi, partendo dalla zona più bassa le viti, gli olivi di 100 anni dei bisnonni, l'orto, le noci, le nocciole, i cereali e i legumi
Chiusa parentesi ecco perchè si cerca di ottenere massima resa, ritardando la raccolta, anzicè (sbagliando ) pensare di razionalizzare la coltura, concimando e potando. Sbagli dei nonni
che continuiamo a fare