Salve, sono intenzionato a piantare un ulivo in giardino. Non ornamentale ma in grado di produrre olive da mensa di discrete dimensioni. Nella mia zona i vivai hanno quasi esclusivamente Leccio e Leccino, ma i frutti di queste cultivar sono troppo piccoli secondo me.
Quale cultivar potrebbe fare al caso mio? Per le vostre valutazioni, fate conto di doverla piantare a Milano.
Inoltre come mi regolo sulla questione "autofertile /autosterile"? Essendo una sola pianta sarebbe meglio prenderla autofertile? O posso prenderla autosterile confidando sul fatto che verrà impollinata?
hyspanico ha scritto:Non conosco il patrimonio olivicolo lombardo ma, sicuramente se impianti solo un albero, meglio sia autofertile.
Hyspanico, innanzitutto grazie per la risposta. Che io sappia una delle cultivar più diffuse è la Casaliva, specie nella zona del lago di Garda. Ma a me non interessava mettere a dimora una cultivar lombarda. Avendo origini calabresi, avevo pensato di sceglierne una di questa regione. Ma non è obbligatorio. L'importante è che, come ho scritto nel primo messaggio, i frutti siano di dimensioni abbastanza grandi. Permettimi un'altra domanda, ma impiantando un solo albero autosterilie, ci sono comunque possibilità che venga impollinato e che produca frutti?
Non posso dirti una cultivar in particolare perchè occorre conoscere quanto possa rendere nel tuo clima; non sempre una pianta/cultivar ottima nel suo ambiente rende allo stesso modo spostata in un altro. Per quanto riguarda il discorso dell'autosterile dipende se hai altri alberi nelle vicinanze e se compatibili con il tuo. Ciao hyspa.
Le olive da mensa non reggono il freddo intenso e l l'umidità prolungata . L'olivo è una pianta mediterranea che sopra a certe latitudini è coltivata solo nei punti dove c'è l'influenza di grandi specchi d d'acqua (lago di Garda). Secondo me non è fattibile quello che vuoi fare. Saluti
Consiglio Ascolana tenera che a me in Friuli resiste e produce o Coratine di Provenienza Nord Puglia e utilizzato in Calabria. Quest'ultimo da verificare.
Per esperienza personale posso dirti che le cultivar sotto indicate hanno tutte resistito a temperature di - 8/10°C. Sono state scelte per resistenza al freddo e +o- varie malattie. Dopo 5 anni sono tutte in ottima salute! Le prime tre, in ordine di comparizione sono tra le più resistenti e tutte a duplice attitudine. La seconda e la terza di origine francese ma necessitano di impollinatri più o meno specifici.
Nostrale di Rigali Tanche Aglandau
Leccio del Corno Nocellara etnea Nocellara del Belige Picoline Morcona Itrana Coratina Carolea Dolce Agogia Tonda Iblea Ascolana Grossa di spagna Sant'Agostino
Del tuo elenco ho anch'io la Carolea e la Itrana. Ho fatto una ricerca, qualche hanno fa, sulle cultivar d'ulivo che resistono al freddo ( ma hanno anche resistenza ad alcune malattie). Delle circa 460 cultivar italiane ho fatto una scelta di alcune tipologie comprate x fare una prova ed osservarle. Spicca su tutte la Nostrana di Brisighella.
La Nostrana di Brisighella l'avevo presa in considerazione, ma avendo una produttività alternante e non elevata ho preferito inserirne altre, in più è molto tardiva. (Anche la Picholine che sta in lista è francese, tra le più usate)
Se ad Andrea interessa, per l'esperimento che sto facendo ho messo alla base alcuni fattori:
1) Le olive devono avere una pezzatura da media a grande (non sopporto la raccolta di olive piccole). 2) Che siano a duplice attitudine -olio/mensa- a parte la Grossa di Spagna e la Sant'Agostino che sono da mensa. 3) Un mix tra ottima/eccellente qualità ed elevata resa in olio. 4) Resistenza al freddo da media ad elevata e alle più comuni patologie.