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Re: Produzione non adeguata: quali rimedi?

21/01/2018, 15:51

@marcello79 Grazie. Ho visto leggendo su internet che il solfato ammonico ha un titolo di azoto di circa il 21% e zolfo per il residuo. E' meno soggetto a dilavamento rispetto all'urea e la cessione è più progressiva. Lo zolfo inoltre scioglie il calcareo e libera il fosforo che può essere così assorbito. Tutto ciò un bene, sempreché quanto ho capito sia esatto. Sul costo, invece, 7/8 euro per 25 Kg. fanno 28/32 euro al quintale. E poiché 21 sta a 46 (il contenuto di azoto nell'urea) 0,4565 volte abbiamo un costo per quintale in equivalente del solfato ammonico di 61 euro (+30%). Quindi in realtà non è conveniente, salvo che si tratti di un concime migliore rispetto all'urea ed allora il paragone economico non può più farsi.

Edit: ci siamo sovrapposti con marcello79 mentre scrivevo. Sì, è quello che ha suggerito ultimo. 5 Kg. sono troppo pochi. Qui non è questione di microproblemi, ma di macro. Cioè, non allegano perché mancano gli impollinatori. In realtà le piante di un settore hanno prodotto tutto e quelle del settore incriminato poco o niente. Quindi, la quantità dei primi è 9 Kg. e quella dei secondi 1.

@ultimo. A mio parere un problema di impollinazione è la cosa più plausibile. Là dove frantoio e leccino sono mischiati, è coerente avere una produzione media (infatti ho letto che anche il frantoio migliora la produzione quando è vicino ad altri impollinatori). Là dove invece sono presenti solo leccino si giustifica la produzione molto carente, in quanto l'influsso con la varietà frantoio, nel campo superiore, si perde man mano che ci si allontana. Infine, la ricostruzione è coerente con la generosa fioritura ricorrente, ma scarsa o nulla fruttificazione di quel settore. Tignola non ne dovrei avere. Considera che ogni anno è stato fatto almeno un passaggio con il verderame.

@rosco79. Ieri ho campionato le foglie del settore improduttivo e domani le spedirò per l'analisi dei marco e dei microelementi.

Grazie anche a paolosame.

In sostanza, e riassumendo. Interventi da prendere. Prima cosa: analisi fogliare (già organizzato; domani parte il campione). Poi, aggiunta di impollinatori (pendolino?). Quindi, concimazione ternaria se del caso con aggiunta di solfato ammonico anziché urea. Osservazione fioritura ed allegagione. Se del caso boro. Troppe cose?

Grazie di nuovo per i contributi.
Camillo

Re: Produzione non adeguata: quali rimedi?

21/01/2018, 16:29

Si, l'urea è piu azotata ma in confronto si dilava e non ha lo stesso potenziale del solfato ammonico che nel tuo terreno lo migliora visto l'eccesso di calcare. ;)

Re: Produzione non adeguata: quali rimedi?

21/01/2018, 16:57

Ho capito, più o meno, la suddivisione del terreno a seconda delle varietà. Segue immagine glossata. Concentrandoci per il momento sui settori con le piante adulte (rosso e arancione), nel rosso ci dovrebbero essere esclusivamente leccino. Nell'arancio piante miste ma con larga prevalenza Frantoio.

Immagine

Ho desunto i venti prevalenti per la conca ternana (mi scuso per la qualità delle scritte) ed a questo punto ho collocato sulla mappa gli impollinatori (cerchi viola), con il relativo numero. In totale ho spazio per metterne 10. Nella zona con i soli leccini sarebbero 5 su un totale di meno di 70 piante. Un po' poco forse? Più spazio non ne ho. Dovrei togliere qualche pianta.

Immagine

Re: Produzione non adeguata: quali rimedi?

21/01/2018, 17:32

Anche io ho ulivi di leccino e frantoio (secolari) sparsi con qualche dritta e carboncella quest anno particolarmente vocato ho raccolto la media di 120/80 kg per pianta... Quindi raccogliere 5 kg per tutto il lavoro che ci vuole meglio lavarli. Per quel poco che ne so... È questione di impollinazione e non c entra nulla ne il terreno ne concimi.. Dirò una cavolata perché non provi con le api? USaluti

Re: Produzione non adeguata: quali rimedi?

21/01/2018, 19:24

Buona sera,
camillo75 ha scritto:@marcello79 Grazie. Ho visto leggendo su internet che il solfato ammonico ha un titolo di azoto di circa il 21% e zolfo per il residuo. E' meno soggetto a dilavamento rispetto all'urea e la cessione è più progressiva. Lo zolfo inoltre scioglie il calcareo e libera il fosforo che può essere così assorbito. Tutto ciò un bene, sempreché quanto ho capito sia esatto. Sul costo, invece, 7/8 euro per 25 Kg. fanno 28/32 euro al quintale. E poiché 21 sta a 46 (il contenuto di azoto nell'urea) 0,4565 volte abbiamo un costo per quintale in equivalente del solfato ammonico di 61 euro (+30%). Quindi in realtà non è conveniente, salvo che si tratti di un concime migliore rispetto all'urea ed allora il paragone economico non può più farsi.

Tutte le piante asoorbono azoto nitrico, la differenza tra azoto ureico e azoto ammoniacale è che tutti e due si devono trasformare in azoto nitrico
l'azoto ureico si deve trasformare in azoto ammoniacale,e ci vuole un mese, poi sideve trasformare in azoto nitrico, un'altro mese circa (dipende dal clima) una volta trasformatosi nitrico è a disposizione della pianta.
l'azoto ammoniacale, ha da fare solo una trasformazione, da ammoniacale a nitrico;
il nitrato ammonico, è gia nitrico quindi subito a disposizione della pianta.
bisogna fare attenzione su queste cose, la pianta ha bisogno di azoto nitrico alla ripresa vegetativa, e bisogna calcolare i tempi delle trasformazioni.
lurea va interrato, perché finché passano i due mesi per le varie trasformazioni e piove si dilava.



@ultimo. A mio parere un problema di impollinazione è la cosa più plausibile.

Io andrei più cauto, ti chiedo: vicino alla tua proprietà o in zona, ci sono altri olivi? se si, quanto distanti dai tuoi?
ti sei informato se i tuoi vicini hanno la stessa produzione o maggiore? Se ci sono solo i tuoi olivi in zona, potrebbe essere come dici tu
qui da noi ci sono i "termete" che è il maschio dell'olivo, ma basta uno per coprire svariati ettari.

Tignola non ne dovrei avere. Considera che ogni anno è stato fatto almeno un passaggio con il verderame.

Esistono tre generazioni di tignola, la prima va alla foglia, la seconda va al fiore, la terza va al peduncolo del frutto quando è quanto un grano di pepe;
la terza generazione "quella che attacca il peduncolo" quando c'è l'attacco, tu non ti accorgi di niente,
ti accorgi a fine Agosto primi di settembre, quando noti una caduta di frutti prematuri .
la tignola, non si combatte con il rame, ma con insetticidi e trattamenti mirati; comunque mai in fioritura.

ciao

Re: Produzione non adeguata: quali rimedi?

21/01/2018, 20:15

L' impollinazione dell' olivo è esclusivamente anemofila; le api o i pronubi intervengono in maniera molto limitata.

Re: Produzione non adeguata: quali rimedi?

21/01/2018, 23:35

Se dai il ternario puoi fare a meno di dare anche poi l urea o il solfato.il boro devi darlo prima della fioritura non dopo.vedo che escludi il letame.male.dovrebbe essere la prima scelta

Re: Produzione non adeguata: quali rimedi?

22/01/2018, 6:44

hyspanico ha scritto:L' impollinazione dell' olivo è esclusivamente anemofila; le api o i pronubi intervengono in maniera molto limitata.

Grazie... Non sapevo...

Re: Produzione non adeguata: quali rimedi?

22/01/2018, 6:53

@ultimo vedo che sei molto preparato... Ti volevo chiedere una cosa... Ho un 280 ulivi tra cui 200 secolari... Adesso che state parlando di concimi mi è sorto un dubbio... Io ai miei ulivi non ho messo mai nulla... Ma nulla proprio, qualche secchio di cenere di cammino e lo sfalcio del erba che faccio crescere vigorosa per poi trinciare. Come te lo spieghi? Sono vigorose mettono tanto frutto e di qualità... Grazie

Re: Produzione non adeguata: quali rimedi?

22/01/2018, 8:22

Ciao camillo, ho visto le foto delle piante in 10 anni sono cresciute la meta!
Ci vuole una bella concimazione per farle partire rimango sempre nell'usare il solfato ammonico per migliorare il terreno.
Ho postato la tua foto cosi che altri si fanno un idea sulle piante.
Allegati
jg30xg.jpg
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