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Fabiano71
Iscritto il: 16/07/2015, 11:55 Messaggi: 10
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Buongiorno a tutti. Qualche giorno fa fa ho preparato una poltiglia bordolese perché l’occhio di pavone ha cominciato a colpire alcune piante. L’ho preparata partendo dal solfato di rame in scaglie e dal grassello di calce per edilizia, quello in sacchi da 25 kg. Ho prentivamente sciolto (3 giorni prima) 1 kg di rame in 10 litri di acqua, che poi ho diluito in altri 80 litri, a cui ho aggiunto piano piano e rimescolando sempre in maniera vigorosa 1 kg di grassello sciolto a sua volta in 10 litri d’acqua. La prima botte l’ho data senza alcun pensiero, perché così ho sempre fatto. Al secondo mi è venuta la curiosità, e dato che avevo a disposizione un pacchetto di cartine al tornasole, ho fatto il test. Sono rimasto sconvolto: 12!!!! Ma cosa ho (da sempre) sbagliato? Con queste dosi non dovrei ottenere una poltiglia con ph intorno a 7? Eppure le quantità dei due composti le ho pesate con lo stesso bilancino digitale, che seppur starato dovrebbe pesare con lo stesso errore (magari 900gr ma per entrambi)... Grazie a chi potrà darmi una spiegazione ed un suggerimento. Buona giornata a tutti
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13/07/2020, 9:44 |
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pantagruele
Iscritto il: 11/03/2020, 11:30 Messaggi: 892 Località: rimini
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semplice: troppa calce (basica), le proporzioni non me le ricordo, ma ricordo che , di sicuro, non sono 1:1, ho dato un'occhiata su wiki e le dosi che forniscono per 100 l. di soluzione sono 2kg di solfato e 1,3 kg di calce (proporzione circa di 5 a 3)
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13/07/2020, 11:43 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2590 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Quel dosaggio (1 : 1) corrisponde alla preparazione della poltiglia basica (se poi la calce è particolarmente pura il risultato sarà ancora più marcatamente basico; i valori di pH di un buon grassello sono superiori a 12-13). Poiché oggi è insolito che la bordolese venga preparata all'antica, riporto dal Manuale del Pasinetti (1953) dove vengono descritti tutti i tipi di poltiglia in uso fino ad allora, comprese le varianti alla caseina, al melasso, quella del Menozzi con solfato ferroso, quella del Cavazza con acqua di calce, la Borgognona al carbonato di soda etc. (...se a qualcuno interessasse non ha che da chiedere... ) POLTIGLIA ACIDA Sciogliere in un recipiente non metallico kg 1 di solfato di rame in 90 litri di acqua (per agevolare la soluzione mettere il solfato in un sacchetto di tela e tenerlo sospeso nei primi strati dell'acqua del recipiente). Una volta ottenuta la soluzione, aggiungere lentamente 10 litri di soluzione preparata versando nell'acqua kg 0,500 di calce [Ca(OH)2], misurando via via con una cartina al tornasole. POLTIGLIA NEUTRA Procedere come sopra, ma raggiunto lo stato di neutralità si deve attendere qualche minuto affinché la poltiglia torni acida e poi aggiungere ancora fino a raggiungere stabilità. Le poltiglia basiche si riconoscono anche dal colore che è azzurro cupo.
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13/07/2020, 12:31 |
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Fabiano71
Iscritto il: 16/07/2015, 11:55 Messaggi: 10
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Grazie per le risposte esaurienti! Eppure in rete ho sempre trovato indicazioni per un composto 1:1 o al massimo 1kg contro 900gr... Tutto questo significa in definitiva che l’azione anti occhio di pavone è zero! Dovrò rifare tra due settimane con i giusti dosaggi. Quindi 1000gr di rame e circa 500 di calce? Oppure devo fare l’aggiustamento aggiungendo calce fino all’acidità voluta? E quanto dovrebbe essere per avere una buona efficacia? 6? 6 e ½?
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13/07/2020, 13:37 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2590 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Secondo sistema è più sicuro; diversamente acquisti la poltiglia già preparata che mi sembra scelta assai più congruente nel terzo millennio (sulla scheda di sicurezza al punto 9.1 c'è il pH).
Per inciso per l'occhio di pavone si interviene soprattutto in primavera e in autunno-inverno a seconda della zona climatica, dal momento che questa malattia ha una incubazione anche di parecchi mesi e quindi se vedi i sintomi adesso vuol dire che l'infezione è avvenuta a fine inverno/primavera. Un trattamento adesso farà cadere le foglie infette, cosa utile peraltro per diminuire l'inoculo (sulle foglie trattate con rameici e cadute il patogeno non sporula). Esiste poi un metodo empirico di monitoraggio che si fa immergendo campioni di foglie apparentemente asintomatiche in 2-5 min (a seconda dell'età delle medesime) in una soluzione a 50-60 °C di NaOH al 5%: se c'è infezione latente si vedono macule rotondeggianti scure (vd. foto in allegato).
Allegati:
diagnosi occhio pavone.png [ 92.83 KiB | Osservato 798 volte ]
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13/07/2020, 14:05 |
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Fabiano71
Iscritto il: 16/07/2015, 11:55 Messaggi: 10
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Non conoscevo questo metodo di monitoraggio, grazie. Dovrò fare qualche prova l’anno prossimo. Chiaramente c’è da raccogliere almeno 200/300 gr di foglie da tutto l’oliveto per avere informazioni statisticamente valide, presumo. Per quello che riguarda la preparazione della poltiglia, a parte la tua spiegazione molto chiara, visto che ho ancora diversi kg di solfato di rame e di grassello, mi sai indicare un testo online teorico e pratico sull’argomento, tipo dispense? Grazie.
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13/07/2020, 14:21 |
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pantagruele
Iscritto il: 11/03/2020, 11:30 Messaggi: 892 Località: rimini
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Alessandro1944 ha scritto: Quel dosaggio (1 : 1) corrisponde alla preparazione della poltiglia basica (se poi la calce è particolarmente pura il risultato sarà ancora più marcatamente basico; i valori di pH di un buon grassello sono superiori a 12-13). Poiché oggi è insolito che la bordolese venga preparata all'antica, riporto dal Manuale del Pasinetti (1953) dove vengono descritti tutti i tipi di poltiglia in uso fino ad allora, comprese le varianti alla caseina, al melasso, quella del Menozzi con solfato ferroso, quella del Cavazza con acqua di calce, la Borgognona al carbonato di soda etc. (...se a qualcuno interessasse non ha che da chiedere... ) POLTIGLIA ACIDA Sciogliere in un recipiente non metallico kg 1 di solfato di rame in 90 litri di acqua (per agevolare la soluzione mettere il solfato in un sacchetto di tela e tenerlo sospeso nei primi strati dell'acqua del recipiente). Una volta ottenuta la soluzione, aggiungere lentamente 10 litri di soluzione preparata versando nell'acqua kg 0,500 di calce [Ca(OH)2], misurando via via con una cartina al tornasole. POLTIGLIA NEUTRA Procedere come sopra, ma raggiunto lo stato di neutralità si deve attendere qualche minuto affinché la poltiglia torni acida e poi aggiungere ancora fino a raggiungere stabilità. Le poltiglia basiche si riconoscono anche dal colore che è azzurro cupo. Qualche tempo fa cercavo sulle bancarelle vecchi manuali, soprattutto per il linguaggio (oltre che per un viaggio nel tempo), ho dato un'occhiata nello scaffale dedicato e ho trovato "frutticoltura" di l. Trentin - 1915. Ci sono anche le ricette de "La poltiglia Menozzi" e la "formula Cavazza" , la spiegazione di come si ottiene l'acqua di calce e anche una con cloruro di ammonio
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13/07/2020, 15:45 |
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Fabiano71
Iscritto il: 16/07/2015, 11:55 Messaggi: 10
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Grazie! Magari si trova ancora qualcosa in giro. Farò una ricerca.
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13/07/2020, 15:53 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2590 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Fabiano71 ha scritto: ... Chiaramente c’è da raccogliere almeno 200/300 gr di foglie da tutto l’oliveto... L'indicazione è di 200 foglie/ettaro nelle direzioni dei quattro punti cardinali; soglia 20% positive.
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13/07/2020, 21:21 |
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Fabiano71
Iscritto il: 16/07/2015, 11:55 Messaggi: 10
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Ok così è molto chiaro e ripetibile. A proposito della poltiglia, puoi dirmi quale è il giusto range di ph per una corretta azione sull’ o.d.p.?
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13/07/2020, 22:20 |
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