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Re: Olivi abbandonati

20/09/2011, 11:30

Luke ha scritto:
Boccia84 ha scritto:Io ridurrei al minimo potature annuali (che secondo una recente moda sembra che non influiscano sulla produzione in maniere drastica)


Che moda?!?
ciao,
Luke


A giro si sente dire che la potatura annuale non influisce in maniera determinante sulla produzione. Un amico, che lavora in una fattoria, mi confermava che si sta andando verso la riduzione della potatura.
Di più non so perchè non ho mai amato gli olivi, quindi non mi sono mai interessato ad approfondire.

Re: Olivi abbandonati

20/09/2011, 13:10

Marco ha scritto:Hai già fatto due conti?
Ciao,
Marco


tommy65 ha scritto:Caro Marco,
mi sembri chiaro e conciso: molla tutto perchè ci rimetti e non poco, giusto?
Ok però mettiamola così:
visto che minimo 30-40 giornate piene in un anno sto li a spaccarmi le mani
con vitalbe, pruni etc etc e considerato che con il trincia il campo lo tengo (comunque) pulito
con poco lavoro, non esiste nessuna forma contributiva che possa rendere questa
mia sconfitta meno sanguinosa?!!

Non sono iscritto al forum da molto tempo, ma vi seguo sempre. Tuttavia non sono del tutto d'accordo con alcune risposte che leggo spesso.
Innanzi tutto l'amico tommy ha fatto delle domande a cui quasi nessuno ha risposto, mentre si è subito puntualizzata la mancata convenienza economica di un uliveto abbandonato. Non è stata proposta nessuna alternativa, o meglio di "alternative" fino allo scorso anno ce ne sono state; solo ad esempio cito quella di espiantare tutto e cedere il suolo alle società di impianto fotovoltaico. Quale guadagno! Soldi che ti entrano in tasca senza fare nulla, in nome della populista e a volte ipocrita crociata per le energie alternative. In Puglia sono stati così desertificati ettari ed ettari di terreno fertile, intere colline diventate di colore nero-argento. Bello spettacolo! Tra un filare e l'altro, per consentire la viabilità sono state versate tonnellate di ghiaia che hanno modificato la natura pedologica del suolo. Quantità di diserbanti vengono aspersi ogni anno per impedire la crescita di erbe che esporrebbero al pericolo di incendio. Tra 20 anni, quando i pannelli verranno smantellati ci troveremo con altrettanti ettari di vero deserto e, se a qualcuno verrà in mente di impiantare palma da dattero, forse qualcun altro ci chiederà se abbiamo fatto due conti. Per fortuna questa perversa politica delle speculazioni sul fotovoltaico è stata interrotta, almeno nella mia regione.
Per come sono state condotte le politiche agricole in scala mondiale negli ultimi decenni è innegabile che sono economicamente convenienti i grandi appezzamenti condotti con tecniche meccanizzate industriali. Ci dimentichiamo che spesso gli oliveti vanno da 1 a 5 ettari di estensione (riforma agraria 1800 e inizio 1900). Li potremmo svendere..., magari a quelle multinazionali che li aggiungono alle migliaia di altri ettari di oliveto di cui sono in possesso in Tunisia, California, Australia. Ma allora perchè apprezziamo l'olio extra vergine con spremitura a freddo, e il dop, igp...icg, ecc ecc? E poi rigettiamo l'uso di sostanze chimiche, elogiamo l'agricoltura biologica pur lamentandoci dei prezzi dei prodotti....
Oppure potremmo lasciare questi terreni incolti e abbandonati, tanto i piccoli coltivatori non li prendono nemmeno in affitto. E così li vedremmo invasi da erbe selvatiche con conseguente alto rischio di incendi in estate. Da considerare che in Puglia i Comuni ogni anno multano di 172 € il proprietario di terreno lasciato invaso da erbe infestanti secche in estate.

Trovo che sia importante apprezzare l'impegno dei piccoli produttori, e incoraggiare anzichè demolire la buona volontà di chi ci mette impegno e passione, che invoglia i giovani a seguire questa strada facendosi comunque una cultura tecnico-economica. Sono contrario alla logica delle multinazionali, e anche a quella del latifondo e della coltivazione estensiva al servizio di una oligarchia economica. E nel nostro Paese una oligarchia economica purtroppo è la criminalità organizzata (e qui mi fermo per non andare fuori argomento)
Non dimentichiamoci che nessun settore economico è sfuggito alla crisi che ci colpisce da qualche anno. Ogni tanto leggiamo anche i giornali, le guerre in atto, le manovre economiche e via dicendo preludono a un nuovo equilibrio socio economico diverso da quello a cui siamo abituati da qualche decennio. Penso che dovremmo iniziare a riprendere la zappa in mano e, visti i costi di carburanti, faranno buoni affari i produttori di vanghe e rastrelli.
Non è mia abitudine quella di essere polemico, sono sempre ragionevole nelle opinioni. Mi scuso se ho urtato qualcuno

Re: Olivi abbandonati

20/09/2011, 16:00

...riprendendo il discorso ...per Tommy .....è palese che la coltivazione dell'olivo ,di questi tempi, in collina , non possiamo intenderla come coltura specializzata, ma come un ritorno all' antica ,come integrazione ,con tutte le altre forme di ricavo vegetale od animale che puoi ricavare visto lo stato dei luoghi ...anche dal punto di vista paesaggistico , lo puoi lasciare "a Bosco" non poti nulla ed abbinarlo al pascolo dei cavalli o meglio degli asini .... che puoi lasciare all'aperto, con solo una tettoia riparata quando nevica ,ti puliranno tutto tre ettari una coppia la puoi tenere e vendi il puledro ...lo puoi abbinare parzialmente alle erbe aromatiche, alloro , rosmarino ecc...( io il mio alloro ed il rosmarino lo faccio raccogliere al macellaio che mi porta poi un pò di spiedini di carne come ricompensa... ma io ne ho poco)...l'uliveto lo devi tenere come integrazione o come hobby ....ti scarichi i nervi sdraiandoti sotto l'ombra e giochi con il tuo cane o con i tuoi figli ....perchè come dicevo l'uliveto è immortale glielo lascerai sicuramente in eredità perchè secolare....per Luke ....è ovvio che se hai il camino la cenere la utilizzi dopo che ti sei riscaldato la casa ed è altrettanto ovvio che con tre ettari di terreno la legna la puoi anche vendere ai forni od alle pizzerie oppure ad amici con le caldaie a legna ----- ma quella che ti rimane con attenzione la puoi bruciare e se arriva la forestale ti fai trovare con una manta addosso e dici che ti stai riscaldando ....cosi' puoi evitare discussioni o multe ...gia provato e discusso con comandante stazione forestale della mia zona la cenere contiene potassa ed è un buon ammendante e concimi quasi a gratis....la potatura e da tanto ormai che si fa poco poco ogni anno od al massimo ogni due anni ...per evitare come puoi facilmente comprendere grossi tagli , più foglie più fotosintesi ecc.......per Boccia ....capisco che fai la perizia per l'assicurazione ....ma tutti gli alberi sono bruciati fino al suolo? non ne puoi riprendere alcuno? vedrai che con le piogge rigetteranno è provato nei secoli (non lo dico io).... ...per Mirkan... penso che abbia detto che abbondonare un oliveto è sacrilegio ....anche se non ho specificato quali soldi ci siano ....si possono fare le fattorie didattiche ....ma da qui non vedendo il posto e sapendone poco ...non potrei dire molto di più...ciao a Tutti Elmo... PS se poi si vuole l'abbandono e le colate di cemento è un altro discorso ....... :idea: :idea: :idea: se il prossimo governo autorizza come in California la coltivazione di Mariuana ad uso ospedaliero possiamo utilizzare nell'oliveto le piante medicinali :) :) :)

Re: Olivi abbandonati

23/09/2011, 23:12

Intanto grazie davvero a tutti! Tutti voi competenti e con opinioni diverse ma tutte preziose, davvero.
Allora: sono d'accordo con chi, Elmo per primo, sostiene la potatura leggera e qui gia mi configura
un'ipotesi compatibile con il tempo che posso dedicare oltre al fatto che anche io sostengo che
potare poco non compromette la produzione (la natura non prevede l'intervento umano) caso mai
compromette i tempi della raccolta, un olivo basso e con olive esterne richiede meno tempo per
raccoglierle.
In qualche modo mi date il coraggio di andare avanti cosi e di accattare quello che viene che non è poco:
vi assicuro che quando porto in casa l'olio appena spremuto vedere i bambini felici a strusciare aglio
sul pane e con quel pizzicorino profumato che ti entra nelle narici e ti fa lacrimare un po gli occhi...
....Dio che bellezza e che bontà!!!!
Però talmente mi piace tutto questo mi chiedo: cosa potrei aggiungere per rendere questo campo
ancora più prezioso ( meglio dire forse aggiungere qualcosqa che renda questa mia passione un
po piu "giustificabile"); mi ha fatto piacere sentire l'ipotesi dei cavalli o asini perche mi piacerebbe
molto ma mi chiedo 2 cose innanzitutto:
non sciuperebbero troppo le piante?
potrebbero davvero essere lasciati pascolare autonomi (apparte recinto + acqua + tetto)?
quanto costa un cavallo da pascolo??
In attesa che (come dice Elmo) si possa fare come in California.... accetto consigli e idee,
preziosissimi davvero.

ciao ciao e grazie
Buonanotte
Tommaso

Re: Olivi abbandonati

24/09/2011, 11:37

allora ...qui da me colline della Conca d'oro ...pascolano vicino casa mia in oliveto ormai da venti anni i Franches Montagnes tutto ok .....non li fanno lavorare solo riproduzione ...più in là ...asinelli che trasportano con il basto legna dell'oliveto ...e fra poco li vedremo con le "vertole piene"...bisacce a tracollo trasportare su e giu per la collina le olive raccolte ...con il raccoglitore seduto sul culo .....perchè come saprai ...asino e mulo si cavalcano sul "culo"...per i prezzi dai 500- 700 ...ai mille poi devi prenderli abituati al basto .....nel forum neòlla sezione cavalli ed asini ti daranno molte più notizie e più dettagliate ...buon lavoro ....fra un pò si raccoglie ciao Elmo

Re: Olivi abbandonati

25/09/2011, 15:58

Beato te che "raccogli" caro Elmo, io quest' anno avrò 3 ql. di olive se va bene...fai te!! :(
Vedi cosa vuol dire trovare un'idea che dia piu senso a tutto il mio lavoro?!!!!
Comunque piano piano sto mettendo a fuoco delle "configuarazioni" possibili...
...chiederò una vostra "benedizione" prima di passare ai fatti, quindi a presto!
ancora grazie

Re: Olivi abbandonati

29/09/2011, 17:55

Ciao, io stò a Mezzomonte per cui non molto lontano da te, e dove lavoro abbiamo circa 2500 di olivi.
Il mio consiglio è di ridurre al minimo le spese, riduci la potatura ma cerca almeno di tenere il sotto delle piante pulito.Dai rovi io mi sono salvato ripulendo per bene le piante e diserbando con glifosate i ributti per 1-2 anni.
I trattamenti per la mosca falli solo se necessario (se hai bisogno di un consiglio contattami in privato) mentre per la concimazione (se gli olivi sono stenti) utilizza urea data a metà primavera prima che inizi il caldo.
Purtroppo la situazione è quella che hai detto, l' olio non si vende e bisogna cercare di ridurre al minimo le spese.
Di contributi europei prenderesti (se ci rientri) una miseria e non ne vale la pena.

Re: Olivi abbandonati

29/09/2011, 22:39

Grazie Matteo,
mi fa piacere sentire quello che detto perchè la tua, a questo punto, è la configurazione più
fattibile che pensavo di adottare e quindi tu in fondo mi dai ulteriore coraggio.
Ci sono 2 punti nel tuo intervento che non sono sicuro di aver capito bene e quindi
ti chiedo:
Glisolfato: mi scoccia tantissimo usarlo e vorrei evitare ma, su alcune piante (ripeto abbandonate da anni)
i rovi fanno da padroni e sono bestiali per cui pensavo di darglielo in "modo chirurgico"
almeno una prima volta, per poi "controllare" dopo a suon di decespugliatore ma
ti chiedo cosa intendi dire " 1-2 anni"? Cioè tu pensi che dandolo 1-2 anni li elimini definitivamente?
nutro forti dubbi a riguardo!
Urea: Mi sbaglio o l'urea fa sviluppare sopratutto fogliame ma non è
un vero e propio alimento per la pianta altrettanto prezioso per esempio dello stallatico o concime di cavallo?
ciao e grazie

PS: curiosità: quante persone ci vogliono per tenere 2500 piante, escluso raccolta?

Re: Olivi abbandonati

30/09/2011, 9:01

Allora vedo di risponderti a tutte le domande e spedo di non dimenticamene nessuna...
Dare il glifosate senza togliere l' intrigo sopra la pianta è abbastanza difficile, puoi provare stando attento a non bagnare l' olivo ma non è facile e comunque non hai il 100% dell' efficienza perchè non riuscirai mai a prenderlo tutto.
La cosa migliore (anche per le vitarbe) è tagliarle, cercare di ripulire bene la ceppa e dopo agire sui ributti teneri.
In questo modo ti garantisco in se agisci bene in 1-2 anni li distruggi quasi completamente (io avevo una situazione molto simile alla tua). Il lavoro migliore lo fai con una pompa a mano, in questo modo puoi usare concentrazioni anche molto elevate e stare attento a non colpire le foglie dell' olivo.
Per quanto riguarda il concime dipende dallo stato nutrizionale dei tuoi olivi; l' azoto è l' elemento che più facilmente nei nostri terreni manca.
Usare stallatico o pollina sarebbe la suluzione migliore ma ne dovresti distribuire parecchio nel terreno per avere un minimo di effetto e comunque sarebbe meglio interrarlo. Non basta darne 500-1000gr ad olivo come spesso ho visto fare e tutto ciò ha un costo economico molto rilevante.
L' urea apporta sempre azoto (anche se non migliora la struttura fisica del terreno come lo stallatico) ma è decisamente più economica. Unica accortezza è di non darla in giornate troppo calde e meglio se prima di piccole piogge.
Il fatto che faccia solo sviluppare solo vegetazione è vero solo in parte. Se i tuoi olivi sono belli vigorosi allora ritiro tutto ed è meglio utilizzare altri concimi, ma se come penso sono in carenza nutrizionale, l' urea è il modo più veloce e soprattutto economico per ritirarli sù. Certo usare un concime ternario tipo Nitrophosca suprek 20-5-10 sarebbe preferibile ma costa più del doppio!
Dire quanti operai servano per mantenere 2500 olivi non è semplice, 1-2-5 sarebbe la risposta, dipende da come li vuoi tenere!
Se l' olio all' ingrosso lo pagano 3€/kg (praticamente riprendi solo il costo di raccolta) ed al pubblico lo devi vendere a 6,5-7€ se vuoi liberartene i conti sono presto fatti. Devi spendere il meno possibile cercando di mantenere l' oliveto in condizioni decenti senza fare nascere rovi ovunque.
Sicuramente il mio modo di gestire l' olivo non è il migliore ma è l' unico ce ci permette di tenerlo in condizioni presentabili senza essere sempre in rosso!

Re: Olivi abbandonati

03/10/2011, 10:43

Grazie Matteo dei consigli, mi hai convinto sull'urea anche perchè le piante sono si sono molto
deperite in generale e inoltre in buona parte malconce dalle gelate del penultimo inverno
(alcune interamente fulminate, ricordo 480 slm, dove si è toccato i -15°).
Condivido anche il resto che hai detto....

Mi piacerebbe se tu dessi un'cchiata anche al mio post "noci tutti malati" !
A presto e grazie ancora
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