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oliveto monocono 
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Iscritto il: 12/02/2011, 16:58
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Buonasera, devo intervenire in un oliveto specializzato di circa 900/1000 piante,di circa 25/30 anni, allevato a monocono, sesto di impianto 3,5x5,5, in completo stato di abbandono.
Le piante hanno raggiunto i sei/otto metri di altezza, sulla fila non esiste spazio tra le piante, la produzione tende a zero perchè non viene effettuata la raccolta da anni.
Come mi devo comportare? Sapevo che in tali impianti dopo venti anni doveva essere praticato il diradamento delle piante sulla fila, per riottenere un sesto regolare, dal momento che adesso il filare risulta esere un'unica galleria di piante, dove non entra un raggio di sole.
E sui monoconi che lascio, come intervengo? Capitozzatura ad un metro e riallevamento a vaso o vaso cespugliato, oppure mantenimento e abbassamento del monocono ad altezze più regolari?
Ciao


12/02/2011, 17:17
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certo se è in stato di abbandono e per di più molto stretto è normale che non produce, anche perchè ormai le foglie saranno principalmente nella parte alta.
per l'intervento dipende da cosa vuoi ottenere, comunque se già in principio si immaginava un sesto dinamico puoi togliere una pianta sulla fila è otterresti un 7x5.5, che incomincia a essere un buon sesto, si poteva piantare a 3 metri e ora avresti avuto un interfila di 6 metri che sarebbe stata sufficiente, ma ormai è fatto.
per il sistema pensa bene cosa vuoi ottenere e dopo intervieni.
sicuramente le devi abbassare.


12/02/2011, 21:05
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Iscritto il: 12/02/2011, 16:58
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personalmente l'idea di levare piante di venti anni (400 su 900) non mi piace.
Può essere valida la scelta di abbassare le piante a tre metri e ridurre di larghezza a non più di due metri (un metro per lato), mantenendo la forma a monocono e l'attuale sesto?
Considerando che tale impianto è stato fatto per una raccolta meccanica, è plausibile una minore produzione per pianta, ma che nel complesso diventa accettabile vista la densità.
Sulla fila le piante arriverebbero a ritoccarsi in pochi anni, ma nel complesso tratteremmo il filare come un' unica lunga siepe.
Biologicamente non è il massimo per la pianta (Malattie crittogame, parassiti,carenza di luce ecc), ma penso sia difficile convincere il proprietario a dimezzare il numero di piante.
Giovanni74


13/02/2011, 0:02
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Sez. Orticoltura
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http://www.geopromotion.it/olivocultura ... assico.htm

_________________
I


13/02/2011, 10:25
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Iscritto il: 08/12/2009, 13:37
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Be allora il discorso cambia, se già originariamente si voleva ottenere una siepe e un oliveto ad alta densità è chiaro che le scelte devono essere diverse.
Anche se mi sembra che l'oliveto sia nato da delle scelte completamente sbagliate, a parte il fatto che soffre dell'abbandono, ora risulta difficile intervenire senza prendere delle scelte "irrazionali".
Ok per il siepone ma possiede delle macchine scavallatrici?chiaramente con questo sistema non guarderà più all'interno della chioma che verrà abbandonata ma solo all'esterno con potature a lama, quindi sempre gestendo come se fosse una siepe.
Se invece la raccolta deve avvenire con scuotitrici ad ombrello avrà un raggio di azione adeguato nell'interfila?e comunque non si adatta alla siepe
parli di piante di 8 metri, quindi di varietà non adatte a questo tipo di gestione, fondamentale per il siepone è la bassa vigoria della pianta.
come vedi la scelta di questo tipo di gestione porta a delle considerazioni preimpianto che sicuramente 20 anni fa non avevano, e non hanno fatto,infatti anche il sesto era comunque ampio rispetto ai sieponi.
considera poi che ridurre la chioma in questo modo porterebbe a 3 anni sicuri di non produttività e in maniera ciclica sarebbe sempre costretto a intervenire così drasticamente.
per il proprietario se riesce a vendere le piante a un vivaista guarda che forse guarderebbe alla cosa con occhio diverso.


13/02/2011, 12:24
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