Ciao Antonio,
do per scontato che tu abbia usato l’esca insetticida a base di Spinosad con la corretta modalità di distribuzione...(ugelli, dosaggi, parte delle chioma da trattare, ecc)
PRODOTTO!
Nel caso, da etichetta: "va applicato in maniera diversa rispetto ai tradizionali prodotti antiparassitari.
In successione si riportano schematicamente le fasi che ne assicurano il corretto impiego.
1. Utilizzare ugelli a getto unico o regolabili.
2. Il getto deve essere preferibilmente indirizzato nelle zone della chioma con minor presenza di frutti.
3. Spintor Fly può essere applicato su tutte le piante o a piante alterne. In caso di impianti a filari può essere distribuito su tutte le file o a file alterne.
4. Non nebulizzare la soluzione ma distribuire gocce del diametro di circa 4 mm.
5. effettuare trattamenti localizzati su bande di 30-40 cm di chioma per attivare la stazione attrattiva."
PERIODO!
Se quanto sopra è stato seguito alla lettera, bisogna allora seguire il ciclo di infestazione, tenendo conto che la Bactrocera oleae, tende partire lenta in Luglio, poi cresce in Agosto ed esplode a Settembre.
Il monitoraggio dei voli degli adulti è il primo passo da compiere, proprio per seguire costantemente l'evoluzione della popolazione.
Al monitoraggio degli adulti deve poi affiancarsi anche quello delle perforazioni alle drupe, (punture fertili, mi raccomando) il quale serve per individuare in modo preciso il momento ottimale per il trattamento insetticida. O meglio, il primo della serie, perché in certe annate (come quest'anno) possono servirne più di uno. La soglia d'intervento è generalmente fissata intorno 10% delle olive con segni di penetrazione fertile.
Fra gli insetticidi naturali esiste poi il Beauveria bassiana, un fungo patogeno per gli insetti che eserciterebbe un'azione "dissuasiva" all'ovideposizione. Va quindi applicato prima dell'inizio dell'attività delle femmine miscelandolo con insetticidi dotati un certo potere abbattente. (Qualunque piretroide di sintesi va bene: io uso la cipermetrina)
Un capitolo a parte merita il Rame rispetto al quale recentemente è stata osservata (oltre all'azione anticrittogamica) anche una certa azione repellente verso le femmine della mosca. L'ovideposizione avverrebbe infatti con minor frequenza su oliveti trattati con rame. La ragione di questa azione repellente potrebbe risiedere nell'abbattimento da parte del rame delle popolazioni di alcuni batteri simbionti delle larve di mosca. Questi batteri sono necessari all'insetto per il mantenimento della corretta fisiologia dell'apparato digerente delle larve durante il loro sviluppo nelle drupe. Eliminando questi batteri, si rendono le olive meno appetibili per l'insetto.
In ultimo ti suggerirei di seguire attentamente i DOSAGGI riportati in etichetta dalle diverse aziende produttrici.
Last but not least: la raccolta precoce!
ti assicuro che dà dei risultati interessanti...
Seguendo il percorso che ho appena descritto, l'anno scorso, (Per la mia zona, annata di carica) in un comprensorio ove sono pochissime le aziende che seguono il protocollo Biologico, su cv "Carolea", notoriamente sensibile alla mosca, abbiamo realizzato un extravergine da 0.13!
Questo è quanto mi sento di suggerirti. Naturalmente quando l'annata è "fetente", come ad esempio il 2014, anche mettendo in campo l'atomica, i risultati saranno scarsi
spero di esserti stato utile.
Un saluto,
Vinero.