Salve a tutti. Come da titolo vorrei piantare un piccolo oliveto (circa 50 piante) per produzione familiare. La zona è alto lazio circa 550 mslm, buona esposizione sopratutto per il piccolo bosco che stà a nord proteggendolo dalla tramontana. Il "problema" è il freddo invernale, non intensissimo ma diciamo che siamo ai limiti (almeno credo) per questo tipo di coltivazione, temperature medie invernali 5/6 gradi, minime -6 (molto raramente -10) Per ovviare al problema avrei pensato alla varietà leccino con pendolino come impollinatore, solo che, leggendo un po qua e un po la, mi si è insinuato il dubbio che da queste non otterrei un olio dalle grandi qualità organolettiche, quindi, se fosse vero, per migliorare la qualità dell'olio quali altre cultivar potrei aggiungere? Sopratutto vorrei un consiglio sul periodo di impianto, meglio autunno (rischio di gelate?) o primavera (rischio siccità estiva?)?
In Basilicata l´ulivo e´coltivato fino a 900 m di altitudine e le temperature invernali non sono certo miti anzi le nevicate arivano a spezzare i rami delle piante e una delle varieta´piu´coltivate e´proprio il pendolino l´olio e´di ottima qualita´proprio grazie alle condizioni estreme la mosca olearia e´quasi inesistente. Ti consiglio di mettere a dimora le piantine in questo periodo senza aspettare la primavera, quando ci sara´la ripresa vegetativa la pianta avra´gia´superato lo stress del travaso. Ti consiglio di aggiungere varieta´di ulivi gia´presenti nella tua zona.
lucus ha scritto:In Basilicata l´ulivo e´coltivato fino a 900 m di altitudine e le temperature invernali non sono certo miti anzi le nevicate arivano a spezzare i rami delle piante e una delle varieta´piu´coltivate e´proprio il pendolino l´olio e´di ottima qualita´proprio grazie alle condizioni estreme la mosca olearia e´quasi inesistente.
Questo mi rassicura, in effetti nella zona sporadicamente si trovano vecchi oliveti e alcune aziende agrituristiche hanno messo a dimora nuovi impianti e non sembrano soffrire, anzi, come dici te, il problema della mosca è poco sentito.
lucus ha scritto:Ti consiglio di mettere a dimora le piantine in questo periodo senza aspettare la primavera, quando ci sara´la ripresa vegetativa la pianta avra´gia´superato lo stress del travaso.
Non potendo irrigare questo sicuramente aiuterà le piante nel periodo estivo, l'unica paura è che le giovani piantine potrebbero essere danneggiate se dovesse venire un inverno freddo come il precedente.
ciao alex,io vivo in basilicata ed ho un piccolo impianto di leccino pendolino e anche frantoio....ho impiantato in primaera anche del leccio del corno che è una cultivar ancora piu resistente del leccino,quindi puoi metterla,ho anche del maurino sempre impiantata quest anno!infatti nella mia zona la mosca non esiste proprio
alex30 ha scritto:Qualcuno ha da consigliarmi altre varietà?
Ciao, in che zona ti trovi? io ho 25 piante tra leccino e frantoio già grandi, di 20 e più anni, due anni fa ho piantato altre 20 piante di frantoio e 3 di pendolino , le ho messe di settembre, e ora sono già molto belle, solo una è morta....ma credo avesse già qualche probblema. Nell'alto lazio, anche se non so dove stai precisamente, va molto anche la "Caninese" che da anche ottimo olio.
Maurino e leccio del corno, dovrò informarmi, a breve farò un giro nei vivai della zona e vediamo cosa mi consigliano. Ma mi sorge un dubbio, se usassi il pendolino come cultivar principale e il leccino come impollinatore?
ciao alex,il frantoio soffre le basse temperature,quindi è da evitare...il pendolino serve per impollinare e non puoi mettere tutte pendolino e usare leccino come impollinatore,è una cosa sbagliata perchè il leccino non fa da impollinatore...chiedi per il leccio del corno che è molto resistente alle basse temperature,su 50 piante metti 45 leccio e 5 di pendolino e vai tranquillo...