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Nuovo impianto, leccino e pendolino
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alex30
Iscritto il: 09/10/2010, 23:21 Messaggi: 40
Formazione: Perito Agrario
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Il leccio del corno l'ho scartato per una fissa mia personale. Dopo un primo giro nei vivai della zona mi stò sempre più indirizzando verso leccino, pendolino e maurino devo decidere solo "le percentuali", tipo, diciamo 60 piante che viene conto paro potrei fare 40 leccino 10 pendolino 10 maurino o viceversa invertendo le cultivar, oppure 20 20 20, non saprei troppi dubbi che solo le caratteristiche organolettiche dell'olio che ne deriva potrebbero aiutarmi, ma non trovo nulla in rete. siff ha scritto: il pendolino serve per impollinare e non puoi mettere tutte pendolino e usare leccino come impollinatore,è una cosa sbagliata perchè il leccino non fa da impollinatore... Non sono espertissimo quindi prendi quello che dico con le dovute cautele ma non credo sia del tutto esatto il tuo ragionamento. http://olivo.arsia.toscana.it/olivotoscano/index.php?hmenu=0&elmid=160&tabid=0Diliboi ha scritto: Le basse temperature nel Lazio sono molto relative.... Per il resto sono pienamente d'accordo con Siff. La provincia di Viterbo va dal mare ai 700 metri di altitudine, ovviamente nulla di paragonabile con le zone montane, proprio come dici te le basse temperature sono molto relative, appunto relative alla coltivazione dell'olivo, credo che con le giuste varietà non si avranno problemi, anzi ho la certezza.
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15/11/2012, 21:48 |
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Diliboi
Iscritto il: 11/10/2010, 22:30 Messaggi: 550 Località: Palidoro (Roma)
Formazione: Diploma elettronica industriale
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La provincia di Viterbo è il regno degli ulivi....e dei noccioli!! Io ogni anno faccio una settimana a Capodimonte, a mio parere uno dei più bei paesi d'Italia,se non il più bello . Ci sono uliveti bellissimi e noccioleti altrettanto belli in tutta la provincia, quindi non farai fatica a trovare una qualità di pianta buona per la tua zona!
_________________ Sprizzo simpatia come il nonno di Heidi !!
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15/11/2012, 22:04 |
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siff
Iscritto il: 28/08/2011, 12:27 Messaggi: 2620 Località: potenza
Formazione: tecnico sistemi energetici
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_________________ DALLA VITA EREDITIAMO MOLTE ANSIE,DALLA VITE LA FORZA DI SUPERARLE
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15/11/2012, 23:04 |
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alex30
Iscritto il: 09/10/2010, 23:21 Messaggi: 40
Formazione: Perito Agrario
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Questo è mooolto interessante, grazie per l'informazione!
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16/11/2012, 0:25 |
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PierVi
Sez. Industria Olearia
Iscritto il: 23/06/2009, 22:05 Messaggi: 455 Località: Dolcedo (IM)
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alex30 ha scritto: ... non saprei troppi dubbi che solo le caratteristiche organolettiche dell'olio che ne deriva potrebbero aiutarmi, ma non trovo nulla in rete. . http://www.olimonovarietali.it/database ... -tipologie
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E noi fummo fra gli ulivi come un popolo antico nella sua cattedrale: ogni nostra speranza era li, ogni nostra sicurezza era li, negli ulivi. (G.Boine)
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16/11/2012, 14:05 |
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SergioE
Iscritto il: 10/01/2010, 19:28 Messaggi: 829 Località: Roceja TO
Formazione: Atipica e in corso
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Io metterei 20 Leccino, 15 Frantoio, 5 Maurino e 10 Pendolino. Ammettimo pure che ogni dieci anni la Frantoio abbia un danno alla chioma, però vogliamo confrontare il gusto e qualità dell'olio nella miscela priva del Frantoio? Ricordarsi che gli impollinatori Pendolino e Maurino vanno messi per primi rispetto al senso della brezza che spargerà il polline sulle altre. Buona scelta Sergio
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17/11/2012, 10:28 |
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alex30
Iscritto il: 09/10/2010, 23:21 Messaggi: 40
Formazione: Perito Agrario
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volevo ringraziare tutti per le risposte, tutte veramente di grande aiuto, comunque credo di essere vicino alla decisione, probabilmente prediligerò una coltivazione monovarietale di leccino, tanto per andare sul sicuro rispettando per quanto possibile e con le dovute "distanze" la tradizione locale.
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18/11/2012, 2:09 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Anche se scrivo dalla maremma, ho comunque le tue stesse condizioni altimetriche e climatiche. Per esperienza personale, e per quello che ho studiato... Evita il Frantoio: teme fortemente le gelate primaverili e la tramontana/grecale, oltre a mal sopportare la neve. Il Leccino è una buona soluzione, ma non baserei l'intero impianto su questa cultivar. Il pendolino è ottimo impollinatore, e francamente fa anche un olio più che discreto, e quindi potresti anche aumentare la sua presenza all'interno dell'impianto. Il maurino lo conosco, e vedo che qui lo coltivano anche intorno ai 400 metri, talvolta però ha produzioni oscillanti. Il Muraiolo qui viene coltivato sino ai 500 metri. Il Leccio del corno resiste bene alle basse temperature, ed è una pianta che ben si adatta all'altitudine. Il Caninese lo eviterei a prescindere, visto che predilige climi temperati. Potresti anche informarti sulla cultivar Lazzaro...potrebbe rappresentare una buona soluzione. Infine, spassionatamente ti consiglio di chiedere in giro, e valutare seriamente l'impiego di cultivar tradizionali della tua zona...autoctone, per spiegarci. Facci sapere Ciao Tosco
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18/11/2012, 2:37 |
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elmo
Iscritto il: 06/04/2011, 11:35 Messaggi: 3348 Località: prov Palermo
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... quoto in toto ... TOSCO ...
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18/11/2012, 18:34 |
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alex30
Iscritto il: 09/10/2010, 23:21 Messaggi: 40
Formazione: Perito Agrario
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Tosco ha scritto: Anche se scrivo dalla maremma, ho comunque le tue stesse condizioni altimetriche e climatiche. Per esperienza personale, e per quello che ho studiato... Evita il Frantoio: teme fortemente le gelate primaverili e la tramontana/grecale, oltre a mal sopportare la neve. Il Leccino è una buona soluzione, ma non baserei l'intero impianto su questa cultivar. Il pendolino è ottimo impollinatore, e francamente fa anche un olio più che discreto, e quindi potresti anche aumentare la sua presenza all'interno dell'impianto. Il maurino lo conosco, e vedo che qui lo coltivano anche intorno ai 400 metri, talvolta però ha produzioni oscillanti. Il Muraiolo qui viene coltivato sino ai 500 metri. Il Leccio del corno resiste bene alle basse temperature, ed è una pianta che ben si adatta all'altitudine. Il Caninese lo eviterei a prescindere, visto che predilige climi temperati. Potresti anche informarti sulla cultivar Lazzaro...potrebbe rappresentare una buona soluzione. Infine, spassionatamente ti consiglio di chiedere in giro, e valutare seriamente l'impiego di cultivar tradizionali della tua zona...autoctone, per spiegarci. Facci sapere Ciao Tosco Grazie Tosco, in effetti quello che scrivi rispecchia perfettamente l'idea che mi sono fatto ma, come dicevo, credo che ripiegherò su una coltivazione monovarietale con pendolino come impollinatore anche per rispettare il disciplinare della zona.
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18/11/2012, 19:38 |
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