Nuovo impianto di olivi a Martina Franca (TA). Mi aiutate?

Ciao a tutti. Ho bisogno del vostro aiuto. Devo piantare 50 alberi di olivi in un terreno dislocato nella campagna di Martina Franca, un paese della provincia di Taranto a 431 metri s.l.m. L'obiettivo è quello di fare olio, pertanto non sono interessato alle olive da mensa. Inoltre, non vivendo a Martina F. ma a Roma ho la necessità di raccogliere le olive tutte nello stesso periodo, praticamente in una sola "botta".
Mi sono rivolto ad un vivaio locale che mi ha consigliato le seguenti varietà:
- Cima di Melfi
- Oliva rossa
- Picholine
- Oliva mela
- Termite di Bitetto
- Leccino

Ho fatto una ricerca su Internet e ho scartato:
- Olivo mela: contenuto molto basso di olio (8-10%), oltre ad essere sensibile agli attacchi della mosca e della rogna;
- Termite di Bitetto: è un'oliva da mensa e i fiori presentano una elevata percentuale di ovari abortiti;
- Oliva rossa: la resa è del 13% solamente.

Pertanto, delle varietà consigliatemi, sono rimaste in gioco la Cima di Melfi, la Picholine e il Leccino.
Dalle mie ricerche è emerso che sono varietà molto valide la Cellina di Nardò e la Coratina. La Cellina (parzialmente autofertile) impollina la Coratina. Il Leccino impollina la Picholine. Ho sentito parlare benissimo del Leccio del Corno e del Pendolino, quest'ultimo validissimo impollinatore.

Cosa ne pensate di tutte queste varietà? Gradirei ricevere consigli, suggerimenti per una scelta ottimale delle varietà che mi porti ad una buona produzione di olio. Sono ovviamente ben accette le esperienze personali legate allo stesso territorio (Martina Franca). Vi ringrazio anticipatamente.
Neruda

L'olio di Cotarina lo conosco ed è molto buono, ha un gusto leggermente piccante, tipico dell'olio appena franto, il gusto si conserva molto bene durante la stagione calda.......... è leggermente amaro.

In base alle varietà che scegli ottieni le qualità organolettiche, pertanto se hai dei gusti particolari è più facile consigliarti.

Premetto che conosco solo alcune varietà di quella zona, comunque un frantoiano o un produttore Pugliese possono aiutarti nella scelta,
non ti fidare troppo dei vivaisti, spesso e volentieri fanno solo i loro interessi.

non sottovalutare il leccio del corno...è una cultivar molto resistente e da produzioni abbondante...

Tra le varietà Toscane che si potrebbero addire alla Puglia vedo bene il Moraiolo,varietà resistente alla siccità, ma è molto vulnerabile in fatto di malattie e di attacchi da mosca olearia, il gusto dell'olio è ottimo, per certi versi simile alla Coratina, entrambi hanno elevate quantità di polifenoli.
Come impollinatore del Moraiolo viene impiegato il Pendolino o Maurino, le rese al frantoio sono discrete, certamente non sono paragonabili alla resa della Coratina.

Quante piante vorresti trapiantare?

sinceramente io impianterei cultivar autoctone della zona, forse cambierei vivaista


P.S.: ma non fai prima ad acquistare un piccolo uliveto qui nei dintorni di Roma?

Rosco79 ha scritto:sinceramente io impianterei cultivar autoctone della zona, forse cambierei vivaista


P.S.: ma non fai prima ad acquistare un piccolo uliveto qui nei dintorni di Roma?

Mi costerebbe molto ma molto di più....

dritto72 ha scritto:Tra le varietà Toscane che si potrebbero addire alla Puglia vedo bene il Moraiolo,varietà resistente alla siccità, ma è molto vulnerabile in fatto di malattie e di attacchi da mosca olearia, il gusto dell'olio è ottimo, per certi versi simile alla Coratina, entrambi hanno elevate quantità di polifenoli.
Come impollinatore del Moraiolo viene impiegato il Pendolino o Maurino, le rese al frantoio sono discrete, certamente non sono paragonabili alla resa della Coratina.

Quante piante vorresti trapiantare?

50

siff ha scritto:non sottovalutare il leccio del corno...è una cultivar molto resistente e da produzioni abbondante...

Hai esperienze personali?

Neruda ha scritto:

siff ha scritto:non sottovalutare il leccio del corno...è una cultivar molto resistente e da produzioni abbondante...

Hai esperienze personali?

Io ho una ventina di piante di Leccio, nella mia zona ci sono oliveti con la stragrande maggioranza di questa varietà, pianta che sopporta temperature più basse, infatti sono concentrati in particolar modo sopra i 400 Mt e nelle zone fredde.
L'olio è buono, ha un colore verdone scuro leggermente ambrato, la resa è discreta, ma è molto alterna nelle produzioni.
Nei frantoi tradizionali tende ad intasare i separatori, per questo motivo molti frantoiani la snobbano un pò.

dritto72 ha scritto:

Neruda ha scritto:

siff ha scritto:non sottovalutare il leccio del corno...è una cultivar molto resistente e da produzioni abbondante...

Hai esperienze personali?

Io ho una ventina di piante di Leccio, nella mia zona ci sono oliveti con la stragrande maggioranza di questa varietà, pianta che sopporta temperature più basse, infatti sono concentrati in particolar modo sopra i 400 Mt e nelle zone fredde.
L'olio è buono, ha un colore verdone scuro leggermente ambrato, la resa è discreta, ma è molto alterna nelle produzioni.
Nei frantoi tradizionali tende ad intasare i separatori, per questo motivo molti frantoiani la snobbano un pò.

Strano su quello che dici a riguardo...ho letto molto su questa pianta e nessuno parla di difetti, come se la pianta avesse solo pregi (buona produzione, produzione costante e non alternante, inattaccabile alla malattie). Vuole dire che tutto quello che scrivono non è poi così vero?