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mosca olivo deltametrina 
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Iscritto il: 14/09/2014, 11:32
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salve a tutti, sono nuovo questo è il mio primo argomento. Mio padre ha un oliveto di circa 80 piante, quest'anno infestato dalla mosca , circa il 70% delle olive sono danneggiate. La persona che si occupa dell'oliveto ieri 23 settembre ha irrorato il meteor, prodotto a base di deltametrina. Domando : quanta di detta sostanza finirà nell'olio ? altra cosa, mi è stato detto che al di là del trattamento un olio da olive con la mosca, oltre a essere di qualità bassa, contiene anche delle tossine....chiedo lumi grazie


14/09/2014, 11:37
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Iscritto il: 01/08/2011, 23:31
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mi associo anchio per dirvi che quest anno ocn le mosce e tragica le olive praticamente sono tutte colpite dal verme e la cascola e' gia iniziata mai visto una ocs asimile....


14/09/2014, 13:09
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Iscritto il: 08/12/2009, 13:37
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Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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se usato in maniera corretta non ci sono problemi di residui o comunque sotto i limiti, per la mosca si in caso di forti attacchi c'é proprio un difetto dato dalla presenza delle larve, ma comunque si parte da aciditá molto alte.
con annate piovose é normale attacchi piú forti


15/09/2014, 17:34
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Sono certo che la mosca sia endemica, presente ogni anno con piccoli aumenti o diminuzioni della popolazione.
Tra l'altro nelle annate piovose succede che le olive ingrossano prima e quindi sono precocemente vittime della mosca.
Avendo trattato quest'anno per la prima volta con prodotti specifici ho notato che l'insetto muore! Le larve non sopravvivono!

:arrow: Quindi c'è da sperare che gli anni a venire siano migliori! :idea:

Tra l'altro pare che la mosca riesca a coprire anche distanze agronomicamente rilevanti, quindi è necessario che i coltivatori vicini adottino delle strategie contro la mosca, così come descritto nei Disciplinari Regionali di Produzione.

Oppure ci diamo al latifondo, previa vincita al lotto!


27/09/2014, 20:20
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Località: Sicilia
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D'altronde esistono manuali tecnici e linee guida ufficiali emanati dalle regioni, i quali né più né meno copiano quanto scritto nei libri di scuola.

Sono vincolanti per l'imprenditore, non lo sono per l'amatore, sono bellamente ignorati da negozianti e perfino da tecnici del settore. Per ragioni economiche aggiungo io, infarcite da velate considerazioni circa l'opportunità e la prudenza.

Se è necessario imporsi per condurre un lavoro normale, mi chiedo quali siano i mezzi per imporsi.
Il mercato nero? L'importazione? Il fai da te? L'occulto?
L'elenco potrebbe essere lungo ma è lungo anche il codice penale.


06/10/2014, 21:23
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Formazione: Atipica e in corso
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:o :D
Hei ;) calma con le campagne pro veleni collettivi da imporre urbi et orbi, già altri ci vogliono fornire il paradiso per obbligo.
Certo che i produttori di prodotti chimici dicono che tutto va meglio se lo utilizzano tutti :mrgreen:

Io vivo in zona dove normalmente la mosca non c'è, ebbene quest'anno ha colpito, prima pensavo forte, ora dopo aver visto altri casi in Liguria e Toscana, dico un pochino :lol:

Comunque, ho sotto gli occhi le piante dei miei vicini:
-Uno ha usato il prodotto biologico spintor flay, e è nelle stesse condizioni delle mie, colpito.
- L'altro dice di aver fatto una passata del prodotto che non si può nominare, ma che tutti quelli che hanno olive non colpite hanno dato, NON HA NEPPURE UNA OLIVA COLPITA, quindi che i vicini trattino o meno sono balle o no :?:

In Toscana per chilometri vedevo olivi ormai vuoti per cascola, poi come per incanto, ecco un oliveto spesso in zone agevoli ai mezzi meccanici, vedi irroratori, con su carichi di olive da manuale.

Quindi da ciò, io diffido fortemente dei propugnatori della salvezza collettiva, che vorrebbero salvarti le olive anche coercitivamente, chi vuol trattare lo faccia e avrà olive sane e olio che supererà i panel test.

Gli altri avranno olio lampante, ossia acido e con gusto di verme, oppure niente.

Tra i due io a mio rischio e pericolo, scelgo quello cosiddetto lampante, SE SOLO PER MOTIVO DI MOSCA, e che tutti gli accorgimenti sono stati presi per non accentuare il danno, vale a dire tempi di raccolta, molitura, filtrazione, ecc.
Comunque, non ho mai fatto analizzare il mio olio, ma lo farò quest'anno, sopratutto quello da olive più colpite, inoltre sono proprio curioso si sapere quanto è dannoso alla salute, più di uno perfetto, nei limiti di tolleranza dei residui dell'innominato.
Non parliamo poi di quelli sempre perfetti che magari per una svista sono stati trattati e per qualche errore di dosi.........

Per farla breve io una proposta per il bene pubblico la faccio:
Obbligo per tutti quelli che vendono l'olio da olive trattate con "l'infallibile", di analisi chimica almeno da garantire l'acquirente che il prodotto sta nei limiti di legge.
Buon pinzimonio


07/10/2014, 9:08
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Il problema non è quello di trattare o non trattare, ma il come lo si fa; anche usando i prodotti per così dire più incisivi. Secondo me seguendo i bollettini regionali e seguendo alla lettera le indicazioni in etichetta( nr.trattamenti, dosi, tempi di carenza), si ottengono i risultati previsti e si salvaguarda prodotto e salute.
Ciao e buon raccolto a tutti.

_________________
virtute siderum tenus


07/10/2014, 9:57
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Iscritto il: 05/10/2013, 19:41
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Località: Sicilia
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I risultati dell'olivicoltura non dipendono esclusivamente dai prodotti fitosanitari impiegati, nel fenomeno della cascola intervengono molteplici fattori, così come nella dimensione delle olive, quantità di prodotto raccolto, etc.

E' patologico che gli uliveti siano vuoti "perchè ha piovuto molto ques'inverno e quindi c'è la mosca" :arrow: frase tipica che sentiremo fino alla nausea

Sarebbe normale invece se la pioggia avesse portato buone rese a tutto il settore agricolo, viceversa qualcosa non quadra. (il nostro orticello irrigato e concimato starà forse bene così, ma tutta la terra vuole acqua, il mondo intero vuole acqua e aria da respirare).

I trattamenti fitosanitari uccidono la mosca e le sue larve, la pioggia non le fa resuscitare.

Come dice Hyspanico, bisogna vedere nel tempo quali misure si adottano per il contenimento del fenomeno, che è una piaga, endemica, non un fattore locale più o meno casuale. Le strategie di lotta ai parassiti riguardano tutti e vanno effettuate secondo criteri condivisi. Questo ho affermato ed è cosa certa.

Aggiungo inoltre che quando il negoziante mi ha proposto i prodotti da voi menzionati nei post di sopra, con i relativi prezzi e modalità di utilizzo, mi sono sentito un po' preso in giro


07/10/2014, 13:31
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Cita:
Quindi da ciò, io diffido fortemente dei propugnatori della salvezza collettiva, che vorrebbero salvarti le olive anche coercitivamente, chi vuol trattare lo faccia e avrà olive sane e olio che supererà i panel test.



L'agricoltura è un'attività basilare e indispensabile, dalla quale non si può prescindere.
Esistono delle regole per praticare quest'attività, sia che lo si faccia professionalmente sia che lo si faccia da amatori.
Alcune regole sono di base e uguali per tutti, altre sono obbligatorie solo per i professionisti.
Le linee guida per l'agricoltura sostenibile sono state di fatto un obbligo, volevano esserlo senza avere una forma di legge (aderire ad un piano di agricoltura sostenibile e poi non rispettarlo significa perdere i fondi a fondo perduto :o )

In sostanza è necessario che il privato resti tale e non solamente sulla carta, che il professionista lo sia veramente, che non si lavori in nero, che si rispetti il proprio lavoro e quello altrui. L'attività agricola si definisce nello spazio fisico, quindi con rapporti di contiguità tra privato, professionale e SOMMERSO.

Vogliamo mica dire che la mosca in sicilia è un problema di lavoro sommerso? di mancanza di professionalità? qualcuno potrebbe affermarlo?


22/10/2014, 21:19
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Formazione: Agrotecnico laureato, Laurea triennale in scienze e tecnologie agrarie
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Buonasera colleghi, vi porto l'esperienza delle Marche. Quest'anno fortissimi attacchi a causa di una stagione che ha - a dir poco - fornito alla Mosca le condizioni perfette per svilupparsi ed attaccare.
Non ho esperienza diretta di biologico ma riporto quanto dettomi da colleghi, anche proprietari di oliveti : molte aziende che NON hanno fatto trattamenti qui l'oliva hanno deciso di non raccoglierla, perché affrontare il costo della raccolta sarebbe stata una perdita ulteriore, in aggiunta all'olio scarso che ne uscirebbe e alla qualità scadente di quest'ultimo.
Personalmente ho seguito un oliveto di medie dimensioni, e dal primo attacco forte a luglio abbiamo fatto tre trattamenti, CON UN PRODOTTO AMMESSO NELLA COLTURA DELL'OLIVO, tutto regolare. E' stato necessario perché per vendere l'olio non si può andare sopra una certa acidità, e con attacchi non controllati in un annata come questa l'acidità diventa altissima.
Noi stiamo attendendo pazientemente che termini il periodo di sicurezza del prodotto dell'ultimo trattamento, tra qualche giorno, poi aspetteremo qualche giorno in più per ulteriore precauzione, poi cercheremo di raccogliere, sperando di tirarne fuori un olio con acidità non troppo alta .
Altre aziende qui hanno anticipato la raccolta per "sfuggire" agli ultimi attacchi di mosca, ma hanno potuto farlo quelle che hanno olivi di varietà che già da qualche settimana avevano raggiunto un livello di maturazione accettabile.
Il nostro oliveto era ancora indietro come maturazione, per questo ci è sembrato più opportuno cercare di "proteggerlo" ancora un pò, far maturare le olive, e ora andremo a raccogliere. In un annata come questa comunque ... qualsiasi "strategia" è rischiosa.
Due cose vorrei raccomandare a tutti, anche se potrebbero essere cose che già sapete, comunque non si ripetono mai troppo:
1) Specialmente con i problemi di mosca che ci sono stati, PORTATE LE OLIVE IN FRANTOIO ENTRO 24-36-massimo massimo 48 (ma secondo me quest'anno 48 ore è troppo) ORE DALLA RACCOLTA. Se aspettate di più rischiate un impennata di acidità.
2) Se l'olio dovete venderlo, FATE L'ANALISI !!! Non costa molto, e vi mettete al riparo da conseguenze che possono essere pesantissime. L'acidità è il parametro base con cui l'olio si classifica:
- inferiore a 0.8 è EXTRA VERGINE
- tra 0.8 e 2 è VERGINE
- Superiore a due NON E' COMMESTIBILE, NON E' VENDIBILE. si definisce Lampante, e mi sentirei di consigliare di NON consumarlo neanche per proprio uso familiare, non è salutare bere qualcosa con un elevata acidità libera, ma poi ognuno è libero di fare come vuole (la maggior parte degli "oli fatti in casa dai nonni" era appunto "lampante").
Ed informatevi bene per l'etichetta, che riporti le diciture previste per legge e tutto il necessario.


22/10/2014, 22:07
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