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Mosca e varietà: possibili differenze di infestazione? 
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Esistono varietà di olivo meno sensibili alla mosca? O meglio ci sono varietà “meno appetibili” per la deposizione?
La domanda sorge dalla constatazione fatta nel mio piccolo oliveto dove oggi ho terminato la raccolta, anticipata per salvare il salvabile.
Si tratta di una cinquantina di piante: due vecchie razzole preesistenti all’impianto fatto oltre 20 anni fa da mio suocero, costituito da cinque pendolino, il resto leccino più una pignola da me piantata dieci annj fa.
Ebbene la razzola è stata attaccata, il leccino molto di più; il pendolino molto poco, mentre la pignola risulta indenne: ben pochi frutti hanno il segno di una puntura che però non mostra altro. Le olive di quest’ultima sono ancora verdi, con pochi segni di invaiatura, matura più tardi. Controllando la varietà frantoio presente in zona, anche questa parrebbe meno attaccata.
L’oliveto è attorno a casa, nella piana di Caniparola (Bassa val di Magra, ai confini tra Liguria e Toscana), in zona urbanizzata. I soli trattamenti che mi permetto, per la vicinanza di case e di orti, sono un paio fatti con poltiglia bordolese (solfato di rame+calce) nel tentativo di sfruttare la repellenza del rame ed il sia pur minimo ostacolo del velo di calce alla deposizione.
Vi risultano studi in merito ad una eventuale diversa "disposizione" all'attacco della mosca da parte di varietà diverse?
Qualcun altro ha notato attacchi di diversa entità sulle varietà coltivate nello stesso oliveto?
Grazie dell’attenzione: Giorgio


27/10/2016, 19:09
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Si, la grandezza della drupa e una certa tolleranza a seconda della cultivar influiscono sullo stato/entità dell'attacco della mosca. Detto questo anche da me le cultivar a drupa più grossa sono quelle più attaccate.
Ciao hyspa.

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virtute siderum tenus


28/10/2016, 10:05
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:(
La grande diffusione di Leccino ha sicuramente contribuito in positivo allo sviluppo dell'abitat ideale per la Bactrocera (mosca)


28/10/2016, 10:55
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Mi confermate la particolare suscettibilità del leccino, che ho verificato ed a cui cui debbo aggiungere l'altra verifica di bassa resa in olio che offre quella varietà, che almeno qui, in piano, non è mai stata superiore all' 11%, resa accertata in passati anni migliori e con olive sane: ieri al frantoio mi sono dovuto accontentare di un 9%. Un po' poco, vero? :? :oops:
Verrebbe voglia di rifare tutto l'impianto con altre varietà....
Salutissimi: Giorgio


28/10/2016, 20:42
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;)
Io comincerò quest'inverno a tagliare la testa a parte dei Leccini.

Rese basse.
Olio piuttosto scadente.
Suscettibilità alla mosca elevata.
Suscettibilità alla rogna.
Pianta con portamento molto affastellato.
Necessita di impollinatori tipo Pendolino che è un'altra disgrazia.

Sono stufo di vedere gran belle cariche e sempre scarse rese, per non contare le annate perse per mosca.
E una varietà per gli amici del dimetoato. :mrgreen:


03/11/2016, 1:51
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Dopo tale impietoso ritratto del leccino, mi consolo di averne perso uno con la siccità tremenda di questa estate... :cry:
Rimane il fatto che al nord asseriscono in molti la sua bassa suscettibilità al freddo in confronto ad altre varietà (mihi venit in mentem Delvi83 del novarese, che raccontava dopo il 2012 di aver visto tutti olivi defogliatissimi tranne i leccini). Detto ciò, e ben inteso come ogni contesto sia un mondo a parte, con quali varietà saranno "rimpiazzati" i leccini?
Per confrontare il clima da me con quello della media val di Susa, e per darmi una regolata, ho trovato i dati on line di due osservatorii, uno a Borgone e uno a Prarotto, i quali forse però sono troppo basso e troppo alto, dico bene? Saluti!


03/11/2016, 8:33
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La gelata mega arriva ogni 10/20/30 anni.
La mosca sulle varietà suscettibili, arriva un anno si e l'altro pure.
Qualche volta non fa danno ma comunque fa passare l'annata alle mosche che falcidieranno il raccolto successivo.

Quella della varietà non suscettibile al gelo è una baggianata.

Quella della suscettibilità alla mosca è una realtà che ognuno constata quasi tutti gli anni.

La varietà alpina si chiama Frantoio come già avevano capito e selezionato da secoli nel circondario di Susa.

Quanto alla stazione meteo a me più vicina è al momento ferma all'estate, appena lo vedo faccio una reprimenda al mio vicino che si dia da fare a rimetterla in funzione. :twisted:

Ieri sera altra molitura di 228 kg di scarsoni bucherelli resa 11.4 %, olio amaro verde scuro, abbastanza buono.

Il tempo promette bene, quindi ancora due giorni di raccolta dei miseri, poi aspetto e spero, per raccogliere la maggioranza di Frantoio che in genere mi ha sempre dato migliori risultati sia di resa che di qualità.

Se la mosca ha cominciato a imperare, non è perchè come scrive qualche specialista della chiacchiera scritta a scopo di sostentamento, che è colpa degli Hobbisti, per cui bontà sua si dovrebbe loro confiscare i terreni per darli ai professionisti del dimetoato.
Ma perchè è ora di guardare in oliveto e senza tanta intelligenza da ricercatore in protesta e cerca di finanziamenti, vedere quali sono le varietà più suscettibili alla Bactrocera, e senza tanti complimenti sostituirle.

Dopo dieci anni di sperimentazione vera sul campo, sono arrivato a questa conclusione, e ve la ho scritta, poi ognuno faccia come vuole. :mrgreen: :twisted: ;)


03/11/2016, 9:15
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Riprendo i post dell'amico sergio, i cui dati osservati per esperienza DIRETTA non possono che essere di grande rilievo.
Non ho cultivar leccino nel mio uliveto, (ne' frantoio e tantomeno pendolino), ma posso basarmi sull'esperienza fatta sugli uliveti di amici/parenti/confinanti:

-Rese basse.
effettivamente posso dire che il leccino sta un gradino sotto sia a Rosciola (che non è che abbia tutta sta resa elevata) che a Frantoio;
-Olio piuttosto scadente.
qui entriamo nel campo del "de gustibus non disputandum est", però sia oggettivamente (vedere letteratura) che soggettivamente (all'assaggio), non mi entusiasma;
-Suscettibilità alla mosca elevata.
Dalla letteratura leccino dovrebbe avere buona resistenza, ma anche io dalle mie parti ho notato il contrario...
-Suscettibilità alla rogna.
Su questo non sono d'accordo, il leccino mi sembra il migliore in quanto a resistenza all'attacco della rogna... poi sia chiaro, non ha uno scudo antibiotico innato.
Pianta con portamento molto affastellato.
-Straquoto, è una pianta per chi ama tagliare :D
Necessita di impollinatori tipo Pendolino che è un'altra disgrazia.
-Ineccepibile, ma è anche vero che chi come la maggior parte ha tante cultivar, non dovrebbe aver problemi di questo tipo, tra l'altro leccino dovrebbe essere impollinato anche dal frantoio, quindi la jattura pendolino è scongiurata :lol:

Detto questo, secondo me se abbiamo tante cultivar autoctone nel nostro territorio un motivo dovrà esserci sicuramente.

P.S.: ultima cosa sul freddo, nel 2012 dalle mie parti hanno sofferto la gelata (o meglio la grande nevicata), solo le piante di Frantoio.


03/11/2016, 11:18
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:(
Ho sbagliato la parola, non rogna, che è la malattia che colpisce la pianta, e di cui Leccino è praticamente immune, ma volevo dire lebbra che colpisce le olive. :|


03/11/2016, 19:45
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roberto84 ha scritto:
....
.....
Per confrontare il clima da me con quello della media val di Susa, e per darmi una regolata, ho trovato i dati on line di due osservatorii, uno a Borgone e uno a Prarotto, i quali forse però sono troppo basso e troppo alto, dico bene? Saluti!


:twisted: :lol:
Ho fatto una reprimenda al mio vicino che aggiusti la SUA stazione meteo, perchè tu vuoi essere informato sulle temperature del mio oliveto, e naturalmente è prontamente intervenuto. :mrgreen:
Con messaggio privato ti invio il link.


07/11/2016, 9:15
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