Bepi ha scritto:...
Una curiosità......come agisce il prodotto per colpire la mosca?
Se ti riferisci a come esplica l'azione ti ha risposto Pantagruele, se invece ti interessa sapere la modalità di azione (MoA), il dimetoato fa parte del gruppo degli inibitori della acetilcolinesterasi che è un mediatore della trasmissione degli impulsi nervosi: in pratica l'organismo bersaglio va in ipereccitazione neuromuscolare e muore.
La molecola fa parte della famiglia chimica dei fosforganici, inizialmente studiati negli anni '30 del Novecento a scopo bellico come gas nervini, e fortunatamente mai impiegati in combattimenti.
Se in alternativa hai usato il fosmet, esso funziona allo stesso modo, solo che a differenza del dimetoato non è idrosolubile e perciò gli eventuali residui non vengono allontanati con la frazione acquosa durante l'estrazione dell'olio in frantoio.
Mi permetto una breve divagazione storica.
Il primo fosforganico della serie si chiamava Bladan, seguito a ruota dal Parathion (siamo in Germania, durante WW 2, si studiavano molecole insetticide sostitutive alla nicotina): quest'ultimo fu introdotto nel dopoguerra e me lo ricordo bene perché si impiegava ancora largamente quando studiavo (diciamo oltre 50anni fa, è stato revocato neppure da tanti anni): già all'epoca portava il teschio in etichetta perché la sua tossicità acuta era molto elevata e letteralmente "desertificava" gli appezzamenti da tutti gli insetti presenti, buoni e cattivi (è da lì che è incominciata la lunga storia che ha portato alla Difesa Guidata e poi Integrata); era un brevetto anni '40 della tedesca IG Farben che faceva tante cose nella chimica e anche altri gas, e qui mi fermo perché entreremmo in un doloroso capitolo della storia.
Certo che se hai usato fosforganici e le trappole le hai innescate con pesce marcio hai trovato il sistema per scoraggiare passeggiate romantiche tra i tuoi ulivi