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messa a dimora giovane uliveto

02/05/2012, 14:09

buongiorno a tutto il forum,
sono un nuovo iscritto anche se spesso leggevo i post e li ho sempreritenuti molto interessanti.
Dunque, come da titolo vorrei piantare due o tre varietà massime di ulivi solo che mi è sorto un dubbio.
Mi hanno detto (ma sono totalmente ignorante in materia) che ci sono ulivi secolari e varietà invece che non vivono più di un centinaio d anni.
Ecco vorrei sapere se è una affermazione corretta e in caso positivo come fare a distinguere che le giovani piante che sto per acquistare (età 2 anni) sono effettivamente giovani ulivi secolari.
Vi pregherei di aiutarmi perchè non sono riuscito a trovare nulla a riguardo.
Grazie

Re: messa a dimora giovane uliveto

02/05/2012, 20:00

ciao mika.... la riproduzione naturale ... cioè per seme ... e successivo innesto è quella da cui si ottengono piante più longeve e resistenti ....le piante riprodotte artificialmente ,,, per tallea o pollone ... come tutte le cose non naturali .... campano di meno e sono più suscettibili a malattie ... gelo ed altro ....le piantine da seme le riconosci subito rispetto alle gentili .... dalle foglie che si presentano più ravvicinate e più piccole ... e come detto non sono innestate...ciao elmo

Re: messa a dimora giovane uliveto

03/05/2012, 20:48

elmo ha scritto:... e successivo innesto è quella da cui si ottengono piante più longeve e resistenti ....


Come al solito noi siamo diversi.
Si trovano normalmente alberi di Taggiasca ultracentenari eppure propagati rigorosamente da talea :)

Re: messa a dimora giovane uliveto

03/05/2012, 21:09

.... magari due o al massimo tre secoli ??? e sei sicuro che sono provemienti da talea ...non ci metterei la firma io non c'ero .... ....ma niente a che vedere con i saraceni ...mooooolto più vecchi e sicuramente per tradizione da seme ... :lol: :lol: :lol: ( quelli da tallea radicata con apparato radicale superficiale ... quelli da seme con apparato più approfondito ) ;) ... però non puoi stare al nord ... devi venire a vederli ...se non l'hai mai visti ;) ... ti invito ...ciao elmo

Re: messa a dimora giovane uliveto

03/05/2012, 23:08

comunque anche se dovessero vivere ''solo'' un paio di secoli di sicuro non li vedrai morire......quindi perchè preoccuparsi

Re: messa a dimora giovane uliveto

04/05/2012, 13:21

elmo ha scritto:.... magari due o al massimo tre secoli ??? e sei sicuro che sono provemienti da talea ...


Di solito quando non son sicuro, non parlo :)
La coltivazione dell'olivo in Liguria di ponente e' iniziata intorno all'anno 1000 per opera sei Benedettini. Il loro convento principale era nella citta' di Taggia (vicino a Sanremo) da cui deriva il nome della cultivar "Taggiasca" che probabilmente e' uno spot di "Frantoio" dovuto alle diverse condizioni pedoclimatiche.
La propagazione e' avvenuta principalmente per talea o frazionamento delle ceppaie.
(sorry)

Re: messa a dimora giovane uliveto

04/05/2012, 15:12

DE NADA ... Cosi' come in Sicilia i Saraceni hanno ripreso la coltivazione dell'ulivo ... della MEGALA HELLAS ... molto prima dei Benedettini per l'esattezza circa due secoli prima... Da noi in Sicilia si continua a coltivare da seme e poi ad innestare ...il risultato sono piante molto più resistenti e non c'è paragone ( ma non lo dico solo io puoi leggere gli studi dei Prof Baratta e Calabrese ...senza contare Caruso , Simari ecc... ec.... )...come sai con le talee si riproduce la pianta madre ( nel caso della Taggiasca eri sicuro di avere Taggiasca)... però se la madre non è perfettamente in salute ... allora si riproducono ... guai .... poi naturalmente entra in produzione prima e per i genovesi per giunta benedettini ... è importante :lol: :lol: :lol: :lol: .... la mia è l'abazzia benedettina di SAN MARTINO DELLE SCALE .....distrutta dai saraceni e poi riedificata ...quando arrivarono i normanni .... la contrada vicina proprietà del feudo dei benedettini ... si chiama contrada uliveto ...ed ancora riproducono per seme in massima parte .... ora con le nuove mode ... per talea radicata ....
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