Buonasera, ho circa 80 piante di ulivo e su molte di queste è presente purtroppo la rogna. Ormai siamo a luglio, meglio non toccare nulla? Quando e come potrò intervenire? Ho bisogno di tanti consigli da persone esperte come ce ne sono su questo bellissimo forum!
Ciao purtroppo al momento per la rogna non c'é una medicia specifica, l unoca soluzione sarebbereo gli antibiotoci ma in agricoltura sono vietati. Stanno facendo delle ricerche speriamo riescano a trovare una soluzione. Amche i miei ulivi ne soffrono purtroppo, io faccio potatura, distruzione dei rami infetti bruciandoli, disinfetto gli attrezzi, alla fine faccio dei trattamenti con rame, aumentando un pochino la dose in inverno durante le piogge. Oppure fosetil, ma non miscelato con rame perché insieme sono incompatibili. Salutoni.
marcello86 ha scritto:Ciao purtroppo al momento per la rogna non c'é una medicia specifica, l unoca soluzione sarebbereo gli antibiotoci ma in agricoltura sono vietati. Stanno facendo delle ricerche speriamo riescano a trovare una soluzione. Amche i miei ulivi ne soffrono purtroppo, io faccio potatura, distruzione dei rami infetti bruciandoli, disinfetto gli attrezzi, alla fine faccio dei trattamenti con rame, aumentando un pochino la dose in inverno durante le piogge. Oppure fosetil, ma non miscelato con rame perché insieme sono incompatibili. Salutoni.
I suggerimenti che ti hanno dato sono tutti validi e sono ottimi per tenere a bada la patologia, c'è poco da aggiungere, se non che i trattamenti con rame bisognerebbe farli dopo grandinate, dopo le potature, dopo la raccolta: momenti in cui i batteri trovano più ferite e quindi più punti in cui far danno.
alcuni danno delle spennellate di calce e rame sul tronco.
Per quanto mi riguarda, su una pianta ho provato anche a togliere le escrescenze, a scavarle un po' fino ad arrivare al legno apparentemente sano e a disinfettare con una soluzione a base di rame: dopo due anni posso dire che "funzionicchia", nel senso che la rogna non si è più presentata dove ho operato ma di sicuro non ho liberato la pianta dal patogeno... E tenendo conto del tempo che ho dedicato all'operazione, non credo che il gioco valga la candela.
Rosco79 ha scritto:I suggerimenti che ti hanno dato sono tutti validi e sono ottimi per tenere a bada la patologia, c'è poco da aggiungere, se non che i trattamenti con rame bisognerebbe farli dopo grandinate, dopo le potature, dopo la raccolta: momenti in cui i batteri trovano più ferite e quindi più punti in cui far danno.
alcuni danno delle spennellate di calce e rame sul tronco.
Per quanto mi riguarda, su una pianta ho provato anche a togliere le escrescenze, a scavarle un po' fino ad arrivare al legno apparentemente sano e a disinfettare con una soluzione a base di rame: dopo due anni posso dire che "funzionicchia", nel senso che la rogna non si è più presentata dove ho operato ma di sicuro non ho liberato la pianta dal patogeno... E tenendo conto del tempo che ho dedicato all'operazione, non credo che il gioco valga la candela.
Ho trovato un articolo, documentato, secondo cui l'estratto idroalcolico di Lawsonia Inermis (Henné) manipolato secondo una procedura chimica particolare cura la rogna dell'olivo; in un altro articolo si parla del semplice estratto idroalcolico. http://www.teatronaturale.it/strettamen ... -henne.htm Cosa ne pensate?
Vorrei sapere se la rogna può portare negli anni alla morte della pianta. Alcuni dei miei olivi hanno sia rami alti sia bassi che si stanno seccando in maniera evidente.