Per le varietà, ricordo (ricordi di università
) che un paio erano spagnole ed una greca: la Arbequina, la Arbosana e la Koroneiki per la loro bassa vigoria.
Queste erano le cv meglio predisposte e coltivate soprattutto in Spagna dove il superintensivo è una realtà.
Nel superintensivo si parla di 1600-2000 piante/Ha che devono avere un ridotto vigore vegetativo, necessario per permettere la raccolta con macchine scavallatrici; inoltre la durata del ciclo produttivo, naturalmente, si riduce parecchio. Con questo tipo di coltivazione, poi, aumentano anche gli imput esterni (concimazioni, trattamenti antiparassitari, irrigazioni, ecc.) per cui non si presta affatto, ad es., ad un approccio di tipo biologico.
Insomma le cose son tante ed il superintensivo, per quel che so, non viene valutato dagli esperti come un tipo di coltivazione dell'olivo molto conveniente rispetto alla tradizionale intensiva, anche se ci sono, nel mondo accademico, grandi sostenitori di questa tipologia di coltivazione.
Non ho esperienza diretta in merito e ciò che ho scritto deriva solo dalla lettura di articoli e riviste, (e da un mio prof. universitario che era un gran sostenitore del superintensivo
) per cui ti auguro di trovare quì qualcuno con esperienza che possa fornirti le info necessarie.
Saluti