Per non lasciare senza alcuna risposta l'invito ho pensato di inviare queste foto che ho scattato stamattina passeggiando nell'entroterra del Ponente Ligure.
Qui si coltiva la Taggiasca, solitamente su terrazzamenti e non saprei se qualche olivicoltore sia in grado di irrigare. La varietà peraltro è molto resistente alla siccità e viene indicata una resa al frantoio del 24%. Ho letto che ha una inolizione tardiva (anche la raccolta lo è), peraltro io non se e come sia possibile verificarne lo stato dalla semplice osservazione esterna.
Non avevo idonea camera, comunque dall'immagine allegata si può ugualmente constatare che sta per iniziare la fase della invaiatura che al momento però riguarda solo le olive meglio esposte (= foto 1); la quasi totalità sono invero ancora verdi. Segnalo tuttavia che la località dov'ero si trova a circa 550 metri slm (foto 2= sullo sfondo il paese di Perinaldo).
Per il resto mi pare che la situazione sia molto buona dal punto di vista mosca (non ho veduto manco una oliva toccata) e cascola, cosa che peraltro mi è stata confermata da olivocoltrice incontrata in loco.
P.S. Informazione turistica.
A destra più in basso rispetto al paese c'è una chiesetta, chiamata N.S. della Visitazione, sul cui pavimento si trova una meridiana solare (riceve luce da una finestra, foto 3) disegnata da Giovanni Domenico Cassini, astronomo del Seicento originario appunto di Perinaldo. Nel paese c'è anche un piccolo Osservatorio Astronomico.
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