Nei tanti olivastri innestati c'è un innesto già abbastanza grandicello,innesto di 7 anni su olivastro che aveva intorno ai 50/60 anni e di conseguenza ha avuto una grande spinta nella crescita. Tutti gli altri innesti hanno fatto qualche oliva,questo zero,nemmeno una per dare un segno di vita.La cultivar innestata in questo caso é Ogliastrina(sin. Nera di Oliena). Un innesto di pari età a Bosana fatto su olivastro anch'esso parecchio grande,distante 10 metri ha fatto 20kg circa di olive.E' possibile che mio padre al tempo abbia utilizzato come marze per il suo innesto dei succhioni sterili? Poi restano perennemente sterili nel momento in cui sviluppano tutta una nuova pianta? Possibile che non faccia nemmeno un'oliva? Stà rischiando un nuovo innesto
Non conosco le caratteristiche della cultivar ma sette anni son tanti e a questo punto avrebbe già dovuto fruttificare. Più che succhione non è che fosse un pollone l'innesto usato?
No polloni no,perchè anche quella é innestata su olivastro e i polloni ovviamente sono di olivastro. Marze sicuramente prelevate sulla chioma,però mio padre non si ricorda cosa aveva tagliato. Son tentato di innestare i 4 rami principali la prossima primavera e farne una pianta arlecchino,Ogliastrina Bosana Semidana Tonda di Cagliari. Non so se darle un'ultima possibilità
Leggi questo,così capisci a quale cultivar mi riferisco,sicuramente qualche esemplare si troverà anche dalle tue parti.
Oliva Terza o Nera di Villacidro
è una delle cultivar minori di maggiore diffusione: oltre al territorio di Oliena è presente in Ogliastra, nell'Oristanese, nel Medio Campidano (Guspinese-Villacidrese), in varie zone della Provincia di Cagliari, in particolare nel Parteolla. Nella Provincia del Medio Campidano è nota con i nomi di Terza grande, Oliva Terza o semplicemente Terza per fare riferimento all'epoca di maturazione (è la terza varietà in ordine cronologico a maturare fra quelle di maggior diffusione), ma a Villacidro è chiamata anche Olia de cerexia, in quest'ultimo caso facendo riferimento alla forma globosa (in sardo cerexia significa "ciliegia"). Nella Sardegna meridionale è conosciuta con i nomi di Paschixedda o Olia de Paschixedda, ancora una volta facendo riferimento all'epoca tardiva di maturazione (in sardo Paschixedda significa "Piccola Pasqua", nome con cui è indicato il Natale). E’ una cultivar di media vigoria, a portamento espanso, con foglie ellittiche, piane, ad apice aperto e di medio sviluppo. Le olive sono di pezzatura grande (4,5-5 g), forma sferica e simmetrica. L'invaiatura procede uniformemente su tutta la drupa che a maturità è nera. La caratteristica agronomica più interessante è la resistenza al freddo, per questo la fa una varietà decisamente tardiva che matura da dicembre a gennaio, in alcune zone la raccolta può protrarsi spesso fino ai mesi di febbraio e marzo. È un’ oliva da olio, con resa in olio media. Da questo cultivar si ottiene un olio che all’assaggio presenta un fruttato medio intenso con sentori di erba fresca, cardo e carciofo in alcuni casi. L’amaro ed il piccante sebbene ben equilibrati si presentano con decisione, questo dovuto all'alto tenore in oleuropeina, il polifenolo principale dell'oliva.
Allora è solo un problema di impollinatori mancanti o situazioni meteo negative o contrarie alla stessa impollinazione. Sicuramente non un problema legato al materiale d' innesto.
ciao Nuraghe ...capita che gli innesti fatti su olivastro ...stiano 10 anni per produrre ...ed anche fino a 12 ....infatti se chiedi ai tuoi vecchi ti diranno che essi piantavano per i figli e per i figli dei loro figli ... ....tutto normale ...ciao elmo