Proprio da Mompantero si sale al Rocciamelone, quella è la falda sud.
Io comunque con le alte cime ho finito, ma per l'oliveto millenario sono sempre disponibile.
Se sarai in zona per dei sicuri bei paesaggi non perdere il meglio.

Visto che si parla di montagne posto l'ultima foto dall'oliveto dimenticato.

Vedi il sole che tramonta, scende, ma anche la montagna che dell'oliveto non s'è dimenticata, si inchina per lasciare gli ultimi raggi di sole baciare ancora per un po' le lanceolate foglie.

Tramonterà dietro al Chaberton. In questo periodo con i giorni più corti dell'anno naturalmente.

Ho ripescato il vecchio post per descrivere un fatto veramente originale, almeno credo.

Seguito alla gelata 2011/12, tutte le piante che hanno conservato la chioma, seppure senza foglie, hanno ora una discreta o abbondante mignolatura.

Tutte quelle che hanno subito il taglio alla prima biforcazione, bella chioma a cespuglio, ma nessuna mignola.

Sorpresa invece, con alcune piantine di varietà Sant'Agostino che piantate nel 2011, nel 2012 avevano avuto la chioma gelata ed io avevo potato sul tronchetto grande quanto un dito ad altezza di circa 40/50cm lasciando solo un moncherino.
Ebbene ora sui rametti dell'anno scorso ci sono già alcune belle mignole.

Scala attuale circa la precocità di mignolatura: Carolea, Sant'Agostino, Coratina, Gordal, Phicoline, Leccino, Pendolino, ecc.
Alla prossima
Sergio

In proposito degli olivi plurisecolari dei dintorni di Susa (550/700mt slm Alpi), vi avevo segnalato che avevo recuperato alcuni polloni radicati e alcuni polloni da ovolo che avevo staccato con uno scalpello, al fine di riprodurli da me.

Ebbene, la cosa che più mi ha sorpreso, è che i polloni radicati, stanno ancora stentando tra la vita e la morte.

Al contrario i polloni da ovolo grande non più del terminale del pollice, e con stelo esile di un'anno, non più lunghi di una spanna, sono verdissimi e hanno già fatto nuove spinte.

Insomma con un martello e uno scalpello potrei diventare un vivaista

Provo a inserire una prova inoppugnabile della produttività gentile dei "plurisecolari dei dintorni di Susa".

La foto del validissimo Stefano che dal Biellese anche su questo forum ci aggiorna sull'olivicoltura alpina: Sulla destra uno dei noccioli raccolti sotto gli olivi di Mompantero, a sinistra noccioli di Leccino.

Saluti
Sergio

Finalmente la grande gelata di due inverni fa è solo un brutto ricordo, anche se una volta o l'altra si ripeterà
Tutti gli olivi che avevano perso le chiome sono diventati dei magnifici cespugli e se ancora un'inverno normale seguirà mi aspetto veramente cascate di olive, sopratutto dai Frantoio che più avevano sofferto.
Leccino, Pendolino, Dolce d'agogia, Piangente e Santa Caterina che avano sofferto un po' meno hanno belle cariche.

Le più sorprendenti sono quelle piantate lo scorso anno, quasi tutte hanno olive, Nocellara Etnea e del Belice, Picholine, Coratina, Taggiasca,tutte, Casaliva, Leccino, Leccio del Corno, Pendolino, Maurino, Frantoio, Dritta di Moscufo, Sant'Agostino, Carolea, alcune, le meno vigorose, hanno carichi non comuni, anzi direi straordinari.

La stagione con rischio di grandinate dovrebbe essere finita, quindi mi sento più sollevato, anche se un po di pioggia intervallato al cielo terso col sole delle alpi che batte forte, già mi fanno sentire in lontananza il crichettio del frantoio e il sibilo del decanter .

La scorta di olio dello scorso anno stà per finire, i giorni scorsi ho fatto un po di bruschette con pane sia bianco che integrale fatto in casa da grano di produzione personale che gustooooooo
Saluti montani
Sergio

PS esperienze altrui di olivicoltura di montagna sarebbero alquanto gradite, siamo pochi, se anche stiamo isolati rischiamo di non migliorarci come forse sarebbe possibile, forza aspetto interventi

...........

La stagione con rischio di grandinate dovrebbe essere finita, quindi mi sento più sollevato, .............

Con questa frase ho risvegliato lo spirito equalizzatore, anche se ai tempi supplementari la grandinata è arrivata.
Il 50% delle olive ha evidenti segni dei colpi, sulle olive macchie piccole e grosse anche con ferite in cui si vede il nocciolo, alcune sono a terra, la divina provvidenza ha pensato che era arrivato il mio turno

Se vorrete farmi una previsione circa il destino delle olive colpite, mi anticiperete la risposta al dubbio

Io spero che le ferite si blocchino e mi permettano di arrivare al frantoio

In ogni caso utilizzerò questa benedizione per farmi una coltura circa gli sviluppi seguenti ad una grandinata, intensa ma non distruttiva, le foglie sono integre, così i rametti, insomma un buffetto

Alla prossima
Saluti
Sergio

Oggi festa grande in Roceja, i danni da grandine si sono assorbiti, non contiamo le "cadute", le sopravvissute portavano per il 30% circa, i segni delle "botte".

Ad ogni modo ho raccolto tutto indistintamente non si giustifica ancora una frangitura per varietà e neppure per epoche di invaiatura.

Comunque, bando alle chiacchiere:
98.5 Kg di olive
un fustino sansone da 15 litri pieno, più un bicchiere di olio, per ora un po' amaro ma pieno di ottime prospettive per il futuro
Resa 13.9%

Montagna batte pianura.
Saluti montani
Sergio

...Ottimo .... sempre più in alto ...Nihil difficile volenti

Ho ripescato il vecchio post che avevo tristemente iniziato nel 2010 dopo una prima botta di gelo fuori dal comune che, si era ripetuta due anni dopo con maggiore violenza, riportando la maggior parte delle piante a 0.
Sono quindi ripartite a cespuglio due anni fa, praticamente nessuna ha fatto mignole per due anni.

Hanno accumulato energie ed ora scoppiano di salute e si sta predisponendo una mignolatura entusiasmante, sono al settimo cielo.

Non mi resta nei prossimi mesi che fare i conti con le probabilità stagionali: Siccità, grandine, mosca che chissà se dopo tanti anni deciderà di fare una visita, ecc, se il percorso a ostacoli sarà ultimato con successo mi sa che dovrò comprare altri bidoni eh,eh,eh.

Per ora sono veramente soddisfatto dell'andamento stagionale, tre giorni fa ho finito di piantare il 617esimo olivo.
Le varietà sono al momento circa 57, nei mesi invernali ho smontato e modificato in molte parti il frantoino, ed ora con l'ultimazione del laboratorio non vedo l'ora di avere svariate casse di olive di varietà diverse per moliture monovarietali e composte, l'esperimento continua.

Già mi sento l'acquolina in bocca per le future colazioni a bruschette, almeno finchè il colesterolo non prevarrà.
Buona mignolatura a tutti.
Sergio

ciao Sergio ...non ti preoccupare l'OEO ...diminuisce il colesterolo cattivo ......PS ...mangia tranquillo il tuo olio ...e buona Pasqua

Direi che con questo intervento si chiude la parabola relativa al ciclo gelata, cominciata nel 2010.

Il 75% delle piante colpite sono andate ottimamente a frutto.
Tutte si sono ottimamente riprese, e sono in eccellenti condizioni di sviluppo per dare ottimi risultati futuri, nove gelate eccezionali permettendo
Saluti montani.
Sergio

PS Anche i polloni presi dalle ceppaie plurisecolari dei dintorni di Susa (Mompantero, Giaglione, Foresto) hanno ottimamente attecchito ma questa è un'altra storia