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Gelata fuori dal comune branche di olivo con spaccature 
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:P
Finalmente mi è tornato il buon' umore e ho piantato altre 17 piante di ulivo e delle varietà che più hanno sofferto la passata gelata. ;) Le ho messe in posizioni altamente protette.
Intanto su 24 piante di 4 anni solo tre hanno passato l'inverno con tutte le foglie, come se nulla fosse passato. Una Pendolino, una Dolce d'Agogia, e una :?: Taggiasca :?: , non mi quadra per il tipo di albero, credo ad un'errore di eticchettatura.
Leccino, Frantoio, S Caterina, Ascolana, Ghiacciolo, S Agostino, hanno tutti subito un drastico ridimensionamento della chioma.
:P
Stanno però rispuntando vigorosi virgulti.
Delle 21 piante di 3 anni, 3 Frantoio, 1 S Caterina, indenni, le altre un po' meno colpite di quelle di 4 anni, :lol: Anche loro in pieno risveglio.
:oops:
Delle 46 di due anni, 24 indenni, tra le indenni Frantoio? eticchetta ballerina, la stramaggioranza di origine Siciliana.
:oops: :oops: :twisted:
Quelle più colpite, sono quelle provenienti dalla Toscana con tanto di eticchetta regionale, Frantoio, S Caterina.
:P
In ogni caso tutte in pieno risveglio, tranne una S Caterina, che penso sarà l'unica vittima dell'inverno nefasto.
:mrgreen:
Insomma è stato un triste risveglio, però ora tutto mi pare procedere per il meglio.
Non chiedetemi un giudizio sul comportamento delle mie piante, perchè si vede il tutto e il contrario di tutto.
L'unica cosa certa, è che la dannazione è stata la galaverna che si è protratta per 3 giorni senza interruzione, cosa quì da me veramente eccezionale.
;)
Stò pensando a un bruciatore da cantiere di scorta qualora l'evento si ripeta, e interrompere anche solo per poco la galaverna. :lol:
Saluti montani.
Sergio


24/05/2010, 23:33
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;)
Saluti a tutti,
ho ripescato questo mio vecchio post per non ripartire da Adamo ed Eva.
Dopo l'avvisaglia su descritta due anni fa, la vera grande gelata a cadenza 25/30ennalle è arrivata.
:P
Dopo averla subita, e sofferta devo dire che mi sento ora vaccinato.
E' un triste evento morale e materiale, però non definitivo, la resurrezione almeno in questo caso esiste.
Oggi dopo accurata ispezione, anche gli ultimi a muoversi, i più colpiti Frantoio, mostravano promettenti ricacci entro i primi 30/40 cm dalla base del tronco.

Su circa 130 alberelli (piantati tra 2006 e 2011), al momento solo due Ovo di piccione, piantati la primavera scorsa, paiono spaccati e spacciati.
Agli altri a seconda dei danni ricevuti ho fatto un drastico ridimensionamento della chioma, vado verso il cespuglio che vuole essere la risposta alle gelate eccezionali.
:ugeek:
Al contrario della "gelatina" dell'inverno 2009/10, che aveva colpito in modo abbastanza casuale tra le varietà, questa volta, nel mio caso i riscontri sono più evidenti e omogenei, come descriverò di seguito.
Premesso che anche questa gelata ha la sua originalità, è arrivata a fine di un inverno veramente mite.
Avevo la camelia fiorita a febbraio, un mese in anticipo.
Avevo consumato 5ql di legna, mentre gli anni precedenti erano circa 10.
A fine gennaio l'oliveto era veramente bello e le piante sembravano non aver bloccato totalmente la vegetazione.
Poi il Buran.
Prima la neve finissima che io mi sono affrettato a scrollare, sbagliando, infatti alcuni rami rimasti coperte di neve hanno conservato le foglie.

Comunque con i se e i ma non si va lontano, quindi:
Le Ascolane, sia mie che dei vicini, globalmente hanno conservato tutte o parte delle foglie.
Una Santa Caterina ha conservato tutte le foglie, le altre sono comunque con bel turgore dei rami.
Le due Dolce D'agogia sono con parte delle foglie e "buone condizioni".
Le Leccino, hanno perso le foglie, ma si stanno ricoprendo di ricacci sulla maggior parte della chioma.
Le Sant'Agostino, hanno perso quasi tutte le foglie, ma hanno un evidente turgore e colore verde della corteccia che assieme ai numerosi ricacci fanno buonissima impressione.
Pendolino e Piangente due semiintegre, e due in "buono stato".
:(
Quelle che invece hanno avuto in modo evidentissimo danni a tutta la chioma e tronco sono le Frantoio.
Peccato, erano la maggioranza e quelle che mi davano i migliori raccolti di olive sane dalla "mosca".
Per la verita, fino all'anno scorso, che si è caratterizzato per un'estate lunghissima, ha cominciato con un mese di anticipo ed ha terminato con un mese di ritardo, non avevo avuto danno alcuno dalla mosca.
Ma in quest'ultima stagione Leccino, Pendolino e Dolce D'agogia, non sono state raccolte tanto erano colpite dai vermi.
Era sorprendente vedere tutte le olive tarlate delle varietà su dette e tutte integre sulle Frantoio, che stavano nel raggio di 100mt.
:twisted:
Almeno in positivo grazie alla grande gelata, anche la mosca credo sia schiattata, e se non lo è ancora, schiatterà di fame il prossimo estate.

Quanto sopra senza pretesa di esaustività, per chi volesse tentare l'esperienza in localià alpina.
Io dal mio canto nei prossimi giorni pianterò altri 208 alberi di oltre venti diverse varietà.
Con entusiasmo attendo gli sviluppi, saluti a tutti.
Sergio

PS. Anche gli olivi a cespuglio che da secoli vivono abbarbicati alle rocce dello stesso versante montano, hanno subito la perdita di quasi tutte le foglie. Non so come loro la pensino, se hanno voglia di migrare, ma a me piace pensare che li vogliono restare, anche se qualche rara volta, il dubbio.....


29/04/2012, 22:22
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.... un buon lavoro di tutto cuore .... .. Ciao Sergio ...mi spiace per le tue Frantoio .... molto ma molto meno per le due uovo di Piccione ... cancellale ...metti qelle più resistenti al freddo nella tua zona ... ed al posto della immangiabile uovo di piccione.....magari quelle della zona del garda o dell'istria ...quelle più a nord di tutte ...io dalla sicilia ti potrei dare solo piante che resistono al caldo e che raccogli a novembre .... ma ... chissa ... se cambia il tempo ... :D :) ;) ... ciao Elmo


29/04/2012, 22:54
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;)
Hai ragione, le Ovo di Piccione sono grosse ma in salamoia, legnose e con guscio che non si stacca.
L'esatto contrario di Sant'Agostino che ha polpa morbida, guscio piccolo e facilissimo da sgusciare.
Quasi quasi oltre alle due spacciate tiro anche le altre 3.
Essendo la prima volta che le facevo in salamoia, pensavo la loro legnosità dovuto alla giovinezza della pianta.
:lol:
Farò di più, le mettero in prima fila sul bordo mulattiera, a portata di ladruncolo la cui vista attraente appagherà la mano lesta.
Saluti
Sergio

PS Scusa, mi spieghi perchè non vedo i su detti messaggi alla sezione olivo?


29/04/2012, 23:32
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:lol: :lol: :lol: ... ottimo ... cosi' si rubano sti fitinzie ... e ti lasciano quelle buone ;)


29/04/2012, 23:38
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;)
Dimenticavo, l'opuscolo stampato a seguito esperienze del consorzio olivicoltori del Piemonte e Valle d'Aosta, consiglia come valida da noi anche la Nocellara del Belice :D
Ne ho due in attesa di essere piantate.
By the way, ho pure due pronte all'impianto Nocellara Etnea, che belle foglie, già mi gratifica questa caratteristica.
Sergio


29/04/2012, 23:43
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ciao Sergio... per la Nocellara Del Belice cultivar della mia DOP ......come dice il nome ... le drupe assomigliano proprio alle nocciole ... del signor Ferrero .. :lol: :lol: :lol: ... ottime da mangiare ed ottime da olio ...ciao elmo... PS ... ecco ...queste se ti servono ... a disposizione -... :D :) ;) buon Primo Maggio ... Elmo


30/04/2012, 15:37
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:D
Finalmente la pioggia mi ha fatto smettere di piantare.
Ero già stanco come un somaro, quindi la interruzione è benvenuta.
Per ora sono a 56 piantati.
Ho cominciato dai più grossi e che non vedono l'ora di abbandonare il vaso.
Ho per ora piantato i Frantoio, Leccio del Corno, Leccino, ecc.
Mentre sia i Frantoio che i Leccio del Corno hanno rami resistenti e pieghevoli a mo di salice, mi pare che i Leccino siano invece molto fragili, un errore e il rametto è rotto.
:?: Risulta anche a voi :?:
:?
Credo di aver trovato un'eticchetta errata, non sono le Nocellara del Belice ad avere le foglie particolarmenti grandi e larghe?
Mi trovo le foglie così anche su di una Nocellara Etnea, che credo dovrebbero averle più normali, o sbaglio.
Nel mucchio ancora non ho trovato le sorelle per vederne le sembianze. Non ho lavorato abbastanza e le piante da sistemare sono ancora troppe :|
:o
Vista la fama, dalle Nocellara mi aspettavo olive simili a mandarini, altro che nocciole Gentili delle Langhe :lol: :lol: .
Va be, mi accontenterò.
Parlando di aerali, la pianta di capperi che ha svernato sotto a una zolla di letame, ha gia vistosamente ripreso lo sviluppo di nuove foglie.
Saluti
Sergio


01/05/2012, 18:21
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:D
Dalle Alpi con soddisfazione.
:P
Da una settimana sono 337 gli olivi di circa 30 varietà, omogenee per gruppi di maturazione: Precoce, media, mediotardiva, e per compatibilità di impollinazione, a godersi qui da me, il sole terso delle alpi.
:D
Tutte le piante hanno superato l'inverno anche se con danni rilevanti.
;)
Data l'occasione nefasta ne ho approfittato per accentuare il danno ai rami secondari, drasticamente ridimensionando la chioma, onde agevolare la forma a cespuglio.
Natura insegna, cosi da secoli fanno da noi i pochi olivi autoctoni e selvaggi.

:D :P ;)
Ho voluto con questa mandare un messaggio ottimistico e speranzoso, ben lontano dal disfattismo e facile chiacchiera critica del sapiente di turno che prevede garantiti fallimenti.

:P
L'olivo è coriaceo e resistente almeno quanto me, :mrgreen: :lol:

Naturalmente mi impegno sin d'ora anche a segnalare gli insuccessi, che spero vivamente saranno pochi.

Al settimo cielo saluto tutti e aspetto esperienze montane vostre.

Naturalmente, spero vivamente che la mia, non voglia apparire come elitaria e isolazionista, essendo l'olovicoltura alpina, una branca con caratteristiche forzatamente a sè.
L'esperienza olivicola alpina è troppo giovane e misconosciuta, per già averla codificata con leggi naturali certe, credo opportuno e utile che ogni nuova esperienza, venga resa pubblica.
Possibilmente l'esperienza vada un po' oltre il fare una buchetta e interrarvi un'olivo a caso e presentarsi all'autunno per raccogliere le olive.
Stupendosi magari che non ve ne sono, o l'olivo è morto, quindi pontificare che non funziona. :lol: :mrgreen: :twisted:
Ancora amichevoli saluti a tutti.
Sergio

PS Tanto per essere se possibile un po' più coinvolto, prima della gelata mi era stato consegnato il Frantoino 40/50 della TEM.
Inutile dire che sono impaziente di sentirlo funzionare.
Per ora mi godo la vista di un si ben pensato e costruito gioiello dell'ingegno nazionale.


14/05/2012, 9:59
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Forza e coraggio, Sergio!!!!! faccio il tifo per voi piemontesi!

_________________

E noi fummo fra gli ulivi
come un popolo antico nella sua cattedrale:
ogni nostra speranza era li,
ogni nostra sicurezza era li,
negli ulivi.
(G.Boine)


14/05/2012, 21:00
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