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Fusto di olivo con anomale formazioni
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Messaggio |
ortic94
Iscritto il: 16/02/2016, 22:30 Messaggi: 22
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Salve, vi scrivo allegando le immagini del fusto di una delle olive del mio giovane oliveto, che presentano strane formazioni a mio parere fungine, lungo i fusti e le branche principali. Sapete dirmi precisamente di cosa si tratta? Grazie in anticipo
Allegati:
IMG_20161101_144715.jpg [ 94.96 KiB | Osservato 910 volte ]
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01/11/2016, 16:27 |
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magobk
Iscritto il: 14/07/2012, 19:38 Messaggi: 3796 Località: prato
Formazione: maturità tecnica
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Si sono funghi del legno , li ho sempre visti su tronchi oramai morti dovuti a molta umidità . Il tuo olivo presumo sia ancora vivo ? Mago
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01/11/2016, 18:01 |
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Alverman23
Iscritto il: 18/12/2010, 14:12 Messaggi: 1759 Località: Alta Valle del Tevere
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Confermo, si tratta dello Schizophyllum commune, un saprotrofo capace accelerare la decomposizione dei tronchi eccezionalmente lo si trova anche su piante vive, ma non è un buon segno...
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01/11/2016, 18:37 |
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ortic94
Iscritto il: 16/02/2016, 22:30 Messaggi: 22
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Si mago, le mie piante sono "vive" o meglio lo scorso anno, hanno manifestato nel periodo autunnale sintomi analoghi alla verticillosi, seccumi apicali dei giovani germogli seguite dal dissecamento dell'intera porzione di ramo, al taglio la sezione appariva necrotizzata. Al che ho provveduto all'asportazione delle parti malate e alla loro disinfezione. Quest anno le piante hanno ripreso appieno il vigore vegetativo ed alcune hanno manifestato queste fruttificazioni fungine sulla corteccia portandomi a pensare si trattasse di un crittogama diversa dalla verticillosi.
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01/11/2016, 20:13 |
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SergioE
Iscritto il: 10/01/2010, 19:28 Messaggi: 829 Località: Roceja TO
Formazione: Atipica e in corso
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Primo passo della Lupa, non quella che mangia le pecore, che non si può eliminare con la slupatura. Secondo me per ora non puoi farci niente o quasi, tra qualche anno si potrà rimuovere la parte del tronco in via di decomposizione. Almeno è quanto forse farò anch'io per alcuni tronchi che hanno subito danni da gelo nel 2012. Il tutto parte da una ostruzione dei canali linfatici di una parte del tronco, nel mio caso per colpa del gelo, nel tuo per colpa di probabile verticillosi o altra causa che comunque ha come effetto di interrompere la circolazione linfatica. Il legno non più irrorato muore e i funghi che non sono la causa, ma la conseguenza, fanno il loro lavoro, mangiano come fanno tutto i "charognard".
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05/11/2016, 11:00 |
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ortic94
Iscritto il: 16/02/2016, 22:30 Messaggi: 22
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Avendo asportato su alcune piante, intere branche completamente disseccate, la pianta ha reagito con l'emissione di numerose strutture vegetative come succhioni e polloni. Ciò che ha catturato la mia attenzione e' che i polloni, quindi i rami provenienti dalle radici, anziché essere di Olea europea silvestrys ( olivastro) sono della varietà che avevo impiantato. Il che mi fa pensare che siano piante ottenute da talea, dove la parte radicale e' lo stesso membro della parte epigea. E' possibile che una pianta bi -membre quindi parte ipogea selvatica e parte epigea varietale, sia una soluzione che garantisca più resistenza ?
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05/11/2016, 15:41 |
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SergioE
Iscritto il: 10/01/2010, 19:28 Messaggi: 829 Località: Roceja TO
Formazione: Atipica e in corso
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Secondo me no. Una cosa sono le varietà e le sue caratteristiche di suscettibilità a una determinata patologia, nel tuo caso verticillosi, e penso ma sono parole di hobbista poco esperto e non certificato, quindi da prendere con cautela, che quando si ha a che fare con detto problema, invece di incaponirsi con la varietà, meglio passare oltre.
Per passare oltre, a volte basta prendere la piantina che magari da due o tre anni in un determinato posto da i segni da te segnalati e spostarla un altro terreno affinchè tutto scompaia.
Faccio un paio di casi che si sono verificati da me: - Alcune (4 su 12) piante di Sant'Agostino messe in un determinato ambiente dalla fine del primo anno hanno manifestato i segni di verticillosi, una è morta l'anno stesso. Due le ho spostate di circa 50 metri in terreno del tutto diverso, il mio oliveto si distingue per continui cambi di composizione del suolo, una non ha retto lo spostamento, l'altra si è ripresa e da un paio di anni non mostra più alcun segno di danno. La quarta che era solo parzialmente colpita, l'ho lasciata in sito e sono ormai 5 anni che a Primavera riparte apparentemente sana e in estate parte della chioma secca, taglio (con forbici per malati e che mai uso su piante sane) il secco fino sulla parte sana, e via di seguito. Forse da quest'anno ne sono fuori perchè per la prima volta tutta la chioma è apparentemente sana. Saranno i prossimi anni che mi diranno se l'evoluzione positiva sarà consolidata.
- Casaliva, su venti piante, tre hanno manifestato il sintomo, due sono state spostate e sono guarite, la terza meno colpita è stata lasciata in sito, da un paio di anni non mostra segni di malattia, e ha preso a fruttificare.
Mai nessun trattamento chimico di alcun genere è stato fatto. Io non faccio alcun trattamento da dieci anni (primo impianto di olivi) a questa parte, per capirci neppure il comunissimo "sanissimo" e "utilissimo" rame.
Come si può intuire da queste piccole prove ho dedotto il succo della risposta.
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05/11/2016, 21:08 |
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