Quelle fortunatamente cadute prima della raccolta, non penso di raccoglierle, sto pensando anche ad una leggera scrollata il giorno prima di stendere le reti, in modo da buttare giù le olive più colpite.
Questo per la parte di oliveto più colpito.
Avevo letto che in passato i vecchi e capaci olivicoltori, avevano nei loro oliveti, anche piante di varietà più precoci e più suscettibili alla mosca, in modo da fare da parafulmine.
Io sto proprio constando questo fenomeno nel mio oliveto sperimentale con oltre 50 varietà diverse.
Le mosche si sono accanite fino all'estremo, due tre vermi per oliva, su alcune piante, mentre la maggioranza delle piante ha sporadiche olive molto colpite, e molte integre.
Le stesse varietà, a seconda se sono in posizioni più calde o più ventose, hanno attacchi molto diversi.
Quelle che comunque mi paiono sopportare meno gli attacchi mi sembrano Leccino e Leccio del Corno.
Quelle che sorprendono sono quelle del gruppo Frantoio, Taggiasca, Casaliva, che si, hanno avuto forti attacchi, però hanno superato la botta e hanno ancora carichi elevati, benchè di olive colpite parzialmente, che continuano a crescere.
Lo stesso dicasi per Dritta, ? (etichetta sbagliata), ecc.
Pendolino, metà delle piante colpite, metà quasi indenni.
Maurino 3/4 sane.
Picholine poche olive ma sane.
Carolea e Coratina, alcune molto colpite, altre sane.
Nocellara Etnea un disastro.
Nociara bene.
La sorpresa delle sorprese è Sant'Agostino, precoce, grande, e olive quasi integre.
A venti giorni circa, dal D day, sono ancora molto ottimista, sopratutto per le piante che erano state atterrate dalla gelata del 2012, sono cespugli molto carichi di olive, sopratutto Frantoio, e molto sane slurp.....
Alla fine il problema del gelo rispetto alla mosca mi pare relativo