dubbio margaronia

buongiorno. il dubbio mi attanaglia, cosa è meglio che faccia?
vi spiego la situazione:
possiedo un oliveto impiantato nell' aprile 2011 di un centinaio di piante in appennino umbro-marchigiano, in collina a circa 600 metri, zona al limite della coltivazione dell' olivo.
le varietà impiantate sono una decina sia locali che di piu ampia diffusione.
nel febbraio 2012 2 settimane di temperature ben oltre il sottozero portavano alla perdita di tutta la vegetazione dell' anno che per molte significava tutta la parte aerea.
dopo una potatura più o meno drastica effettuata in maggio per togliere tutto il secco lascio i nuovi germogli svilupparsi liberamente per ricostruire la chioma.
quest' anno parziale selezione di alcuni rami e buona concimazione in aprile.
in agosto ho notato attacchi di margaronia sulle punte dei germogli.
è meglio trattare oppure per non favorire troppo lo sviluppo e incentivare l' indurimento del legno, in previsione dell' inverno, lasciare che le larvette spuntino le cime dei miei alberelli. questo perché negli anni passati li ho sempre trattati ma poi il legno delle punte non induriva bene e si seccava in inverno. quindi forse il trattamento non ha molta utilita visto poi il notevole rigoglio degli alberelli. magari sarebbe più utile del rame?

Scheda della Margaronia dell'olivo:
http://www.agraria.org/entomologia-agra ... -olivo.htm

grazie per la scheda Marco anche se l' avevo già letta.
ho visto che mi avete spostato nella sezione giusta. grazie anche per questo
il dubbio però rimane cioè nella scheda c' è scritto che attacchi tardivi come quello che stanno subendo i miei alberi comporterebbero ritardo nella ripresa vegetativa primaverile; quello però che mi interessava sapere è se questi attacchi possono compromettere l' indurimento del legno e quindi la resistenza alle basse temperature invernali che come potete immaginare sono la mia preoccupazione principale vista la zona di impianto.
mi sembra di avere letto su questo forum in un intervento di un utente toscano che diceva che vengono tollerati in quanto questa "spuntatura" rallenta il ritmo di crescita e favorisce la lignificazione.
insomma volevo ricevere una risposta il più possibile univoca.
grazie a tutti quelli che vorranno esprimere la loro opinione

La teoria che esponi circa il danno accettabile per un attacco tardivo di margaronia, non mi sembra affatto bislacca.
Stò anch'io alto 650/700mt sulle Alpi.
L'anno scorso al primo anno dopo la gelata, la margaronia ha fatto strage di punte, ne ho ancora trovata una congelata chissà quante volte a fine gennaio.

Ero determinato a fare qualcosa per quest'anno, qualora l'attacco si ripetesse, invece manco una.

Secondo me il danno sulle punte dello scorso anno, è passato senza eccessivi danni, almeno credo.
Visto che ci siamo, incrociamo le dita, per un inverno normale, sarà il prossimo anno quello della ripresa a fruttificazione e una gelata oltre al normale, punte recise o no, visto il grande sviluppo vegetativo giovanile, sarebbe moolto punitivo.
Saluti
Sergio

già sergioe, speriamo in un inverno dal decorso normale.
io l' anno passato ho dovuto fare 3 trattamenti e l' anno precedente lo stesso.
quest' anno visto il grande rigoglio forse mi risparmierò il trattamento mentre sicuramente alla fine del prossimo mese un primo trattamento con ossicloruro di rame o con solfato di rame lo farò a cui farà seguito probabilmente un secondo a concentrazione più alta un mese dopo, questo dovrebbe aiutarmi ad indurire a sufficienza il legno, soprattutto se decorsi stagionali anomali mantenessero gli olivi in vegetazione troppo in avanti con la stagione.

ieri ho fatto un giro nell' oliveto
le piogge dei giorni passati hanno parzialmente chiuso le crepe che si sono formate questa estate.
la margaronia continua imperterrita a mangiucchiare.
non c'e quasi rametto senza la punta danneggiata.
martedi ho una giornata libera e se il tempo lo permette eseguo il trattamento.
non riesco a guardarli senza incavolarmi.
ma è possibile che questo brucaccio verde sia cosi diffuso.
per di piu il mio oliveto è isolato, in mezzo a campi di cereali, non ce ne sono altri per almeno 2 chilometri.
ma sapete se la margaronia è un' insetto polifago o è specifico dell' olivo?

ciao fede ...ti darò un rimedio bio ....solfato di rame 1% ...ammoniaca 1 %....sapone molle 1% .... acqua 97 litri ....percentuali per fusto da 100 litri...il solfato di rame si scioglie in acqua calda ...agitando ...vi si versa il sapone molle a pezzetti ...e si aggiunge l'ammoniaca ....questo il rimedio per le tignole ....ciao elmo

grazie ad Elmo per la ricetta che ho già salvato, ma ho già trattato col fenitrotion.
se non chiedo troppo gradirei ricevere, sempre da elmo che stimo molto, delle considerazioni sul fatto dell' indurimento della vegetazione, cosa che mi preme particolarmente visto che da me l' inverno prima o poi arriva sempre e per i miei olivi son dolori.

ciao Fede...sempre ritornando all'antico ..un altro consiglio ...imbianca i tronchi con la calce ....cosi come si fa con gli agrumi ...rimedio ottimo ...per l'estate ma anche per l'inverno ...ciao elmo...Ps ...contro le scottature ...contro gli insetti ...muschi ...eccc...ecc....

grazie Elmo per i tuoi ottimi consigli, d' altronde credo che tu di consigli ne abbia da vendere.
volevo sapere se intendi il solfato di calcio detto calce spenta e se sarebbe possibile anche spruzzarla con la pompa a spalla oppure va pennellata sul tronco e quindi deve essere densa.
sai io ho poco tempo da dedicargli sono sempre cento piante anche se piccole.
sulla vegetazione può essere fitotossica?