Ho una finestra temporale a fine di questa settimana (giovedì) per il secondo passaggio con il dimetoato, poi il meteo prevede piogge per un'altra settimana. Mi chiedo: trattare il giorno prima di una pioggia, quanto influenza l'efficacia? E' più importante l'effetto abbattente o quello larvicida?
pantagruele ha scritto:Ho una finestra temporale a fine di questa settimana (giovedì) per il secondo passaggio con il dimetoato, poi il meteo prevede piogge per un'altra settimana. Mi chiedo: trattare il giorno prima di una pioggia, quanto influenza l'efficacia? E' più importante l'effetto abbattente o quello larvicida?
Ho sentito di un prodotto schermante/incollante che serve proprio allo scopo. Su due piedi non ti saprei dire ma se riesco dopo una ricerca ti faccio sapere. Ciao
Bagnante adesivante a base di resina o meno. Sul web ce ne sono molti reclamizzati (ad esempio :Bagnante Agricolo NU-FILM-P BIOGARD Coadiuvante con azione adesivante)
nell'armadietto devo avere un adesivante, verificherò se può servire anche come antidilavamento (non ce l'ho qui a casa, ma nel capanno di lamiera in campagna), altrimenti mi sobbarcherò un passaggio ulteriore o due a ottobre con deltametrina
sì, sull'effetto larvicida non ho dubbi (ma per quanto si protrae? 10gg. ? 15? ), penso, forse sbaglio, che anche l'adulticidio per contatto concorra alla difesa (non è che ho irrorato ogni singola oliva)
E' tutto da impostare tenendo conto del grado di infestazione e periodo di raccolta, numero di trattamenti effettuato e del principio attivo impiegato. Come già ti hanno detto leggi attentamente le etichette a corredo. Ciao hyspa.
le etichette le so a memoria, ormai: due trattamenti massimo, con livello di infestazione sopra soglia, il sopra soglia me lo indica il bollettino della locale associazione (e dove non arrivano loro la mia osservazione), non c'è scritto da nessuna parte quanto duri l'effetto larvicida, essendo idrosolubile quello da contatto dovrebbe essere nullo con piogge frequenti e consistenti come quelle previste e in atto, potrei aspettare (e sperare) che il meteo migliori, ma questo mi obbligherebbe a spostare in avanti la raccolta (e ho già prenotato le ferie "di lavoro" per l'ultima settimana di ottobre). Le esche a base di spinosad usate l'estate sembra siano state efficaci (le primissime, rare punture, le ho viste una decina di giorni dopo l'allarme del bollettino), potrei anche provare a evitare il secondo passaggio o tentare quella che sarà una strada pressoché obbligata dall'anno prossimo: l'acetamiprid, che ha un periodo di carenza inferiore di una settimana ma il cui livello di efficacia contro la mosca è, per me, ancora un'incognita.
A suo tempo ci sono stati studi (W. C. Dauterman et al., 1960; la molecola fu sviluppata negli anni '50 dalla American Cyanamid) sulla persistenza del dimetoato, realizzati marcandolo radioattivamente per seguirne la cinetica: in quelle ricerche, effettuate su quattro piante (mais, cotone, pisello, patata) è risultato che esso viene rapidamente assorbito e decomposto in breve tempo sia sulla superficie della foglie sia al loro interno per ossidazione e anche per idrolisi (dopo 32 giorni dal trattamento sono state riscontrate solo deboli tracce della sostanza e/o suoi metaboliti).
In realtà non mi sembra questo il punto sostanziale quando si decide una strategia di difesa. Se si opta per la lotta larvicida è evidente che è essenziale il timing, cosa che oggi è determinabile con molto buona approssimazione come hai sottolineato: bollettini e monitoraggio diretto. Incidentalmente, anche se vado in questo caso per intuizione, in caso di tempo fortemente piovoso dubito che ci possano essere forti attacchi di mosca.