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Matteo1986
Iscritto il: 29/09/2011, 16:34 Messaggi: 195 Località: Impruneta (Fi)
Formazione: Perito agrario e Dottore in Scienze e Tecnologie Agrarie
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Ciao Renato, non preoccuparti, da noi non serve il telo sennò mica avevamo tutte queste piante centenarie! Se poi ritorana una gelata come quella dell' '85 c'è poco da fare.... quelli che possono subire di più sono i frantoi ma per quest' anno non preoccuparti danni non ce ne sono stati!
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24/02/2012, 10:05 |
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elmo
Iscritto il: 06/04/2011, 11:35 Messaggi: 3348 Località: prov Palermo
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per le grandi come dice matteo ... tutto ok ..... MA.... per le piccole ...è cosa buona e giusta ... proteggerle con tnt o pluriball... ciao elmo
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25/02/2012, 1:37 |
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SergioE
Iscritto il: 10/01/2010, 19:28 Messaggi: 829 Località: Roceja TO
Formazione: Atipica e in corso
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La grande randellata è arrivata. Nel mio circondario i danni sono molto importanti. Piemonte 600/700 mt. Alcune notti a meno 13/15° e giorni sotto di 4/5, gli altri a meno 7/9°. Prima del gelo pareva la primavera, la camelia davanti a casa era fiorita. Su circa 140 piante solo 6 sono quasi integre, nei prossimi giorni andrò a fare ulteriori verifiche su altre piante. Quelle integre intanto: due Pendolino, una Ascolana, due Dolce d'Agogia, una Santa Caterina, e una ? senza eticchetta. Diverse tra cui alcuni Leccini, e altre non meglio definite, mi sono state vendute con eticchette bislacche, hanno avuto le foglie quasi tutte secche, però il fusto e i rami, sono apparentemente in buono stato, qualche ramo ha emesso un liquido marrone. Altri in prevalenza Frantoio sono palesemente più sofferenti anche nei rami, che già mostrano secchezza. Le giovani piante messe a dimora uno e due anni fa, Sant'Agostino e uovo di Piccione, hanno avuto la chioma secca, nonchè il tronco rovinato nella parte alta. Dato che erano impalcati troppo alti, una settimana fa, ho colto l'occasione per sezionare il tronco a 30/40 cm dal suolo dove il cambio era palesemente verde. Oggi con una verifica o potuto constatare che i monconi sono di un bel colore verde e di magnifico turgore. Direi meglio di altri che non ho sezionato perchè parevano più vivi, e che oggi apparivano invece molto più rinsecchiti, domani se avanzo qualche tempo capitozzo pure quelli, ciò al fine di non disperdere le energie della pianta su tutta la superfice che ormai è una macchina a disidratare. Mi consolo che anche le piante secolari che sin da bambino vedevo abbarbicate alla montagna, hanno preso lo stesso triste colore delle mie. Insomma ho ancora speranza. Saluti montani Sergio PS I rami che non ho scrollato ma lasciati annegati nella neve, sono integri, nonchè un paio di piantine che erano annegate nella neve, sono ora perfette, salvo il rametto che sporgeva. Oggi ho lavorato a preparare il terreno per altre 150, se il disastro ritornerà almeno sarà totale.
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26/02/2012, 23:11 |
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stefano1967
Iscritto il: 10/02/2012, 1:20 Messaggi: 13 Località: Biella 550 mtslm
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Ciao Sergioe, anche da me stessa storia, io abito in provincia di Biella a 550 mtslm, il 90% delle piante ha la chioma bruciata, molte con i rametti fruttiferi spaccati altre con le branche secondarie con fessurazioni nella corteccia. Solo una decina hanno il tronco spaccato alla base, ma sono piante di due anni ,non c'è che dire...una bella catagnata! Oggi mi son fatto un giro nelle frazioni circostanti per vedere gli olivi piantati nei giardini, è palese che gli olivi piantati a sud hanno subito i danni maggiori, segno che, grazie alle temperature miti che ci sono state fino a prima della grande gelata gli alberi ormai stavano uscendo dall'invernamento e hanno subito perciò grossi danni Un consiglio, non fare l'errore che hanno fatto in toscana nell'85, quando hanno tagliato subito le piante alla base dopo la gelata, l'olivo ha sette vite, quelli che hanno aspettato la primavera inoltrata hanno salvato l'impalcatura della pianta recuperando molti anni. qualche consiglio, http://www.agricoltura24.com/olivi-dann ... _2410.htmlPs. i vecchi qui, dicono che quest'anno ha fatto più freddo che nell'85......
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27/02/2012, 0:57 |
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SergioE
Iscritto il: 10/01/2010, 19:28 Messaggi: 829 Località: Roceja TO
Formazione: Atipica e in corso
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Ci sono varietà che vi pare abbiano resistito meglio e altre che palesemente hanno sofferto di più. Concordo che non bisogna aver fretta, però mentre la maggioranza delle piante ha un bel turgore nel tronco e nei rami, altre danno segni di rinsecchimento, che il venticello incrementa a vista d'occhio. Prima di sera queste ultime avranno un drastico ridimensionamento. A risentirci per gli sviluppi. Sergio
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27/02/2012, 10:06 |
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stefano1967
Iscritto il: 10/02/2012, 1:20 Messaggi: 13 Località: Biella 550 mtslm
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Cita: Ci sono varietà che vi pare abbiano resistito meglio e altre che palesemente hanno sofferto di più. Concordo che non bisogna aver fretta, però mentre la maggioranza delle piante ha un bel turgore nel tronco e nei rami, altre danno segni di rinsecchimento, che il venticello incrementa a vista d'occhio. Prima di sera queste ultime avranno un drastico ridimensionamento. A risentirci per gli sviluppi. Sergio Sembra un paradosso ma la cultivar che dicono meno resistente al freddo qui si dimostra la più resistente....il Pendolino! Quella più malmessa è il moraiolo , ma si era già capito in passato che qui non è il massimo, anche la Bianchera ha preso una bella botta
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27/02/2012, 20:57 |
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siff
Iscritto il: 28/08/2011, 12:27 Messaggi: 2620 Località: potenza
Formazione: tecnico sistemi energetici
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il pendolino ha una resistenza media al freddo...il frantoio non resiste neanche un po al freddo
_________________ DALLA VITA EREDITIAMO MOLTE ANSIE,DALLA VITE LA FORZA DI SUPERARLE
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27/02/2012, 21:01 |
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SergioE
Iscritto il: 10/01/2010, 19:28 Messaggi: 829 Località: Roceja TO
Formazione: Atipica e in corso
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stefano1967 ha scritto: Cita: Ci sono varietà che vi pare abbiano resistito meglio e altre che palesemente hanno sofferto di più. Concordo che non bisogna aver fretta, però mentre la maggioranza delle piante ha un bel turgore nel tronco e nei rami, altre danno segni di rinsecchimento, che il venticello incrementa a vista d'occhio. Prima di sera queste ultime avranno un drastico ridimensionamento. A risentirci per gli sviluppi. Sergio Sembra un paradosso ma la cultivar che dicono meno resistente al freddo qui si dimostra la più resistente....il Pendolino! Quella più malmessa è il moraiolo , ma si era già capito in passato che qui non è il massimo, anche la Bianchera ha preso una bella botta Ciao Stefano, circa i casi strani delle varietà resistenti ecc. ti ho mandato un messaggio privato aspetto con curiosità le tue impressioni. Intanto a conferma delle validità del TNT, il mio vicino, lo ha usato sulle piante di 1/2 anni, e ne ha salvate i 2/3. Sempre il mio vicino, ha messo in opera il TNT appena venuto a conoscenza delle previsioni che davano gran freddo. Io che le ho solo scrollate dalla neve, tutte con la chioma stecchita, meno due annegate nella neve perchè molto piccole. Ma questo TNT si può comprare in grandi quantità? e dove?. Per il prossimo inverno ne voglio avere a disposizione una valanga. Saluti Sergio
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28/02/2012, 3:47 |
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elmo
Iscritto il: 06/04/2011, 11:35 Messaggi: 3348 Località: prov Palermo
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ciao sergio ...... il tuo vicino forse aveva letto i post ne avevamo parlato tanto e spesso ... il Tessuto non Tessuto lo compri al consorzio ... lo vendono a metro ... puoi comprarne quanto basta per tutto il fusto sino all'impalcatura ... più giri ... più sei apposto ... puoi usare il pluriball ...quello che si usa per i pacchi postali (quelle palline che si schiacciano e piacciono tanto ai bimbi ) ... ottimo .... le tue sotto la neve hanno avuto l'effetto igloo ... ciao elmo
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28/02/2012, 17:16 |
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SergioE
Iscritto il: 10/01/2010, 19:28 Messaggi: 829 Località: Roceja TO
Formazione: Atipica e in corso
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Come non darti ragione. Se quando ho visto le previsioni a una settimana, non avessi pensato ad una burla, sono convinto che con un rotolo di tnt, oggi invece di capitozzare, starei con le chiome integre, magari da reimpostare, ma pronte a fruttificare. Il tnt comunque, invece credo non sia sempre positivo, nel caso attuale visto il clima primaverile se fosse stato già in posizione, la risalita della linfa sarebbe stata ancora maggiore, quindi il freddo più deleterio. Per il prossimo inverno, quindi il tnt a priori, solo sui germogli che spero ricacceranno i miei sinistrati. per il resto sopratutto i nuovi piantati, occhio alle previsioni e nel malaugurato caso, veloce come Ringo a coprire, esattamente come ha fatto il mio vicino previdente. Se proprio non coprirò, almeno non scrollerò la neve, come ho fatto questa volta, preoccupandomi del rischio rotture rami. Con questa maldestra operazione, ho levato il cappotto che la natura aveva provvidenzialmente provvisto. Insomma sempre la solita piagnucola a posteriori. Alla prossima Sergio
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28/02/2012, 23:05 |
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