consiglio per tenere pulito un oliveto specializzato

Concordo. In Salento ho l'impressione che si attui il diserbo per semplice abitudine e per agevolare la raccolta da terra (quella storicamente piu' praticata). Invece credo sia giusto domandarsi se non ci siano metodi migliori anche per evitare l'inquinamento e i costi degli erbicidi.

Leggete anche questo articolo che fa riferimento sempre a ricerche di Palese:

http://www.teatronaturale.it/strettamen ... iaridi.htm" target="_blank

Allego una scheda riassuntiva dei vantaggi.


Una domanda Iengo (vedo che sei moderatore sezione ovini): per tenere poche pecore (meno di 10) in Salento e' necessario attrezzare una stalla a norma o puo' esserci qualche soluzione piu' semplice ?

grazie

Iengo ha scritto:Io sono totalmente contrario all'utilizzo degli erbicidi,
....

Allegati

Dipende dalla tipologia di allevamento.
Nel caso che stiamo trattando,

- visto che gli animali vengono tenuti sempre al pascolo e non viene praticata la mungitura,
- visto il clima mite dell'area geografica da te indicata,

è sufficiente una semplice tettoia, magari chiusa su due o tre lati,
che sarà utilizzata dagli animali esclusivamente per il riparo dalle intemperie.
Premetto, che dal punto di vista "URBANISTICO" deve essere tutto in regola.

Iengo ha scritto:Dipende dalla tipologia di allevamento.
Nel caso che stiamo trattando,

- visto che gli animali vengono tenuti sempre al pascolo e non viene praticata la mungitura,
- visto il clima mite dell'area geografica da te indicata,

è sufficiente una semplice tettoia, magari chiusa su due o tre lati,
che sarà utilizzata dagli animali esclusivamente per il riparo dalle intemperie.
Premetto, che dal punto di vista "URBANISTICO" deve essere tutto in regola.

grazie, allora l'uso degli ovini in olivicoltura in Salento e' molto interessante! ... almeno per me.

E' una soluzione ottimale,
scegli una razza da carne, se autoctona è meglio,
in quanto già adattata al vostro microclima.
Quanti ulivi coltivi ?

Iengo ha scritto:E' una soluzione ottimale,
scegli una razza da carne, se autoctona è meglio,
in quanto già adattata al vostro microclima.
Quanti ulivi coltivi ?

Ciao,
sono circa 100 piante di circa 60 anni di ogliarola su un ettaro. L'oliveto si trova in un'area naturale protetta. L'ho abbiamo appena preso, l'idea e' di fare una piccola produzione molto curata dal punto di vista qualitativo in massimo rispetto dell'ambiente. Se riusciamo aggiungiamo ancora qualche appezzamento confinante, ma vorremmo rimanere ad una dimensione a portata di gestione familiare o poco piu'.
Oltre all'olivicoltura vorremo anche fare piccola ospitalita', e viticoltura con produzione di vino (primitivo/negroamaro) e magari uno spumantino. Vendita diretta dei prodotti agli ospiti/turisti. E' una zona dal forte richiamo turistico.
Tutto con pochissimi ettari.
E' un progetto appena agli inizi... piano piano...
Il primo articolo che ho linkato suggerisce la razza Sufflok, ma avro' tempo di documentarmi sulle razza autoctone come suggerisci.

...qui da noi non si usano erbicidi ...da almeno 25 anni ma non per un fatto ecologico ....ma perchè costano e meno male cosi' abbiamo tutto in biologico perchè non usiamo nemmeno medicinali dato il clima secco che ci favorisce e si è creato un equilibrio naturale (tranne in annate particolari tipo questa molto umide)....l'erba viene utilizzata per il sovescio ....la legna non si trincia ....ma se ne fa cenere che va riutilizzata insieme al sovescio ....per le pecore in un ettaro ne puoi mettere circa 4 ....ma ci devi badare ,gli animali non fanno festa la domenica e non fanno vacanze in estate ...per il resto ..meno tempo ti impiegano due asinelli....che puoi attaccare all'aratro e non inquini ciao elmo

La discussione ha preso un'altra piega, ma si è fatta comunque interessante. L'idea di far pascolare qualche animale per tener pulito il terreno è effettivamente un'ottima idea. Io ho recintato l'oliveto (1,8 ha) con una rete elettrificata a tre fili, per evitare che i caprioli e i daini mi mangino i germogli delle giovani piante. Questa rete può essere sufficiente a evitare che le pecore (o le capre, o gli asini) se ne vadano a pascolare altrove?

...ciao .......dipende ....a che altezza ai messo i fili ?? .......per gli animali ...le pecore si fanno pascolare negli oliveti dai tempi della transumanza cioè da sempre ...oggi che le pecore sono stanziali ...ne vedi meno ...ma prima al cambio dell'erba si concimava l'oliveto ed i proprietari ...avevano anche ...un pò di formaggio ,ricotta ed un agnello a Pasqua ....dalle tue parti ci sono ...l'Altamurana , le Leccesi ...le Gentili di Puglia tutte prevalentemente di Lana ...potresti fare i materassi di lana per l'agriturismo ...ma io sarei per due somarelli di Martina Franca ... un ettaro ed otto ...bastano ... li usi per il trasporto someggiato ...o per fare qualche giro ai ragazzini ...molta meno manutenzione ....ed un ricovero a porte aperte fatto con le travi ...per l'inverno ....concimano lo stesso .... puoi vendere i muli se prendi due femmine ... o gli asinelli stessi ... ps ...che piega volevi???? ciao elmo

Ho scritto che ha preso un'altra piega nel senso che la mia domanda iniziale era: meglio il trincia o l'erpice?
Comunque, ripeto, l'idea di usare una coppia di asinelli è davvero intelligente. Anche perché io ho un agriturismo, dunque potrei unire l'utile al dilettevole. Ma siamo sicuri che gli asini non scappano? La rete, o meglio, l'ultimo dei tre fili elettrici è a un metro di altezza. Non vorrei passare le giornate a tenere sotto controllo gli animali. Inoltre, immagino che gli asini mangino anche i carciofi, vero? No perché lungo le file ho messo una settantina di piante di carciofo. Be'. non sarebbe la fine del mondo. E delle oche che mi dici?

interessante anche l'asino. Ma poi mangia tutta l'erba ? servono animali piuttosto voraci che mangiano un po' di tutto e non sono le erba che gradiscono di piu'. L'asino va bene sotto questo aspetto?