consigli per uliveto da piantare sulle colline di parma

chiedo consiglio a chi se ne intende per impiantare o meno un uliveto sulle colline di parma a 700 mt di altitudine, esposizione sud-sud est.
nella zona c'è molto vento tutto l'anno e una o due volte l'anno c'è il fenomeno del vetro-ghiaccio.
l'intenzione sarebbe quella di porre a dimora una trentina di piante.
premesso se la cosa fosse fattibile, 30 piante sarebbero sufficienti una volta entrate in produzione per il fabbisogno di olio per due persone?
in zona non vi sono ulivi, ma in provincia di parma c'è un esperimento in corso per il recupero della coltivazione dell'ulivo e "per sentito dire", la qualità dell'olio estratto sembra sia eccellente, solo che le quote in cui hanno piantato sono piu basse della mia.

come Achille l'olivo è immortale ....ma ha un suo "tallone"....muore per il freddo ....quindi tu hai detto che due volte l'anno il ghiaccio è padrone del tuo terreno .....ed allora hai la risposta ...ti conviene comprarlo al frantoio ...ciao elmo

stefano63 ha scritto:chiedo consiglio a chi se ne intende per impiantare o meno un uliveto sulle colline di parma a 700 mt di altitudine, esposizione sud-sud est.
nella zona c'è molto vento tutto l'anno e una o due volte l'anno c'è il fenomeno del vetro-ghiaccio.
l'intenzione sarebbe quella di porre a dimora una trentina di piante.
premesso se la cosa fosse fattibile, 30 piante sarebbero sufficienti una volta entrate in produzione per il fabbisogno di olio per due persone?
in zona non vi sono ulivi, ma in provincia di parma c'è un esperimento in corso per il recupero della coltivazione dell'ulivo e "per sentito dire", la qualità dell'olio estratto sembra sia eccellente, solo che le quote in cui hanno piantato sono piu basse della mia.

in provincia di Bologna sulle colline lo stanno ripiantando ma a livelli più bassi al massimo 400 metri slm e ho visto un giovane uliveto bruciato dal freddo 3 annio fa la metà delle piante si sono riprese ma le altre sono secche

io non lo farei
ciao Nino

stanotte.....-9

I mesi freddi devono ancora arrivare, se alla fine di dicemdre e con le temperature relativamente alte che abbiamo avuto fino ad adesso, hai avuto -9, per me dovresti metterti il cuore in pace e rinunciare all' impresa, ciao gianni

30 piante sono sufficienti ma con quelle temperature hai sicuramente un grosso limite!
io eviterei

ok grazie per i consigli e vi ringrazio per il tempo che mi avete dedicato.

stefano63 ha scritto:chiedo consiglio a chi se ne intende per impiantare o meno un uliveto sulle colline di parma a 700 mt di altitudine, esposizione sud-sud est.
nella zona c'è molto vento tutto l'anno e una o due volte l'anno c'è il fenomeno del vetro-ghiaccio.
l'intenzione sarebbe quella di porre a dimora una trentina di piante.
premesso se la cosa fosse fattibile, 30 piante sarebbero sufficienti una volta entrate in produzione per il fabbisogno di olio per due persone?
in zona non vi sono ulivi, ma in provincia di parma c'è un esperimento in corso per il recupero della coltivazione dell'ulivo e "per sentito dire", la qualità dell'olio estratto sembra sia eccellente, solo che le quote in cui hanno piantato sono piu basse della mia.

Anch'io sto pensando alla stessa cosa.
Ma a quota più bassa, circa 350 m.

Quali sono le varietà più resistenti al freddo?

ho un amico che coltiva olivi in provincia di Parma..ma a quota 350 m....a 700 la vedo dura.....dovresti essere ben esposto a sud e riparato dai venti di tramontana...30 olivi possono essere pochi...in alto la produzione è minore.....se propio vuoi tentare fallo...magari con 16 piante per iniziare....proverei con 4 varietà resistenti al freddo...ghiacciolo, nostrano, leccio del corno e olivastra seggianese.....trattali con poltiglia bordolese prima dell'inverno, non concimare in autunno ma solo in primavera e i primi anni copri la terra all'altezza del radici con della paglia e la chioma con dei teli traspiranti appositi nei periodi più rigidi.....io coltivo gli ulivi in Toscana a 600 m

Io a quelle altitudini - considerando la latitudine- lascerei proprio perdere l'olivo.