infatti il detto era per il grano... l anno prossimo devo recuperare anche io un po di letame...comunque quest anno con il trattamento con il boro e l irrigazione nel mese di luglio le olive si vedono su certe piante da un lato sono strapiene di olive e da un altro non se ne vede una...comunque rispetto all altro anno ce ne sono molte di piu....speriamo bene...fra un po si incomoncia con la raccolta le leccino sono gia mature...
certo anche fuori male non gli fà,fà sempre..Però certo,per quanto riguarda lo stabbio credo che interrato sia meglio sia per il fatto che si evita il problema dell'evaporazione del complesso azotato,sia anche che interrato le radici assorbano meglio le sostanze nutritive e soprattutto per il fatto che la fauna che si trova sottoterra vada a sua volta a formare altro compost prodotto dai loro escrementi(vedi i vermi che sguazzano nel letame)utile per la pianta..o sbaglio?
Il letame va dato in quantità proporzionata alla grandezza della pianta nella porzione sotto chioma e distanziato dal tronco sempre in proporzione della grandezza dell'albero in quanto le radici che assorbono i nutrienti sono le capillari che si trovano più o meno ad una certa distanza dalle principali che partono dalla base del fusto. Il letame maturo (burro di colore scuro) per sfruttarne appieno le sue qualità va' interrato con una fresatura al più presto dopo la somministrazione e quindi in un periodo in cui il terreno è in tempra (ne troppo secco, ne troppo bagnato) per i terreni argillosi mentre per quelli sciolti (sabbiosi, tufacei, sassosi) si aspetta che le pioggie siano trascorse da una settimana circa. Non usare aratri per l'interramento in quanto l'apparato radicale dell'olivo è superficiale e si rischierebbe di nutrire la pianta e allo stesso tempo impossibilitarla a farlo.