Aker
Iscritto il: 01/10/2015, 20:41 Messaggi: 79 Località: Viterbo
Formazione: Laurea
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Buongiorno. Vi chiedo dei consigli per la concimazione di un oliveto giovane con piante un po' stentate in quanto messe su una collina tufacea con poca terra a disposizione. Diciamo che in media le radici hanno a disposizione 60/70 cm di terreno. Sono in massima parte leccino e maurino. Hanno una decina d'anni e finora ho consentito l'inerbimento del suolo sottostante e concimato quasi solo con letame di conigli. Il sesto d'impianto è 5X5. Grazie.
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gianni58
Iscritto il: 04/03/2015, 13:56 Messaggi: 1081 Località: Palmi (RC)
Formazione: Geometra
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L’ulivo è una pianta molto rustica ed è in grado di sopravvivere per molti anni senza somministrazione di fertilizzanti, però per esprimere il massimo delle sue potenzialità produttive e qualitative, ha bisogno di essere concimato periodicamente, mediante razionale apporto di fertilizzanti minerali e/o organici. Però, prima di procedere alla concimazione di un oliveto, è necessario che tu faccia eseguire l'analisi chimico-fisica del terreno, in base ad essa, anche rivolgendoti al consorzio agrario, è possibile calcolare le dosi da distribuire dei diversi concimi ed i relativi cicli (stagionali, annuali, ecc.). La concimazione dell'olivo si basa principalmente su tre elementi fondamentali che, a volte, possono scarseggiare nel terreno: Azoto che stimola la crescita e la produzione della pianta; Fosforo che interviene nella crescita delle radici e nello sviluppo dei tessuti; Potassio che regola il metabolismo degli zuccheri. Oltre ai suddetti elementi fondamentali sono importanti, in minime quantità, il magnesio e il boro. I periodi di maggiore fabbisogno sono la ripresa vegetativa (inizio primavera); la formazione ed ingrossamento dei frutti (primavera – estate); inoltre, per permettere alla pianta la formazione di riserve nutritive, è utile distribuire fertilizzanti anche durante il riposo vegetativo (autunno). Non bisogna nemmeno trascurare che necessita, periodicamente, di una corretta potatura. Saluti, Gianni
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