Continuo a non capire....
le talee le faccio con i ricacci dal portainnesto (a meno che non riesca a toglierli con un pezzo della radice) per ottenere dei portainnesti

Ho fatto così con gli agrumi (talee di arancio amaro, poncirus...), meli (andando in un frutteto di meli e chiedendo al proprietario di prendere dei ricacci)...

Non è difficile:
1- ogni pianta, o quasi, si può ottenere per talea radicata. Questo si fa (come con gli innesti) per ottenere piante della identica varietà della pianta madre, quando si vogliono ottenere piante di quelle precise caratteristiche. Questa tecnica ovviamente vale anche per l'olivo e ha il vantaggio di evitare l'innesto;
2- Le piante ottenute da seme ( e l'olivo in particolare), viceversa, sono sempre più o meno diverse dalla pianta madre perché, ovviamente dotate di un corredo genetico diverso e tendono a tornare al selvatico. Perciò, quasi sempre, la qualità del frutto è inferiore, ma la pianta normalmente è più forte, resistente e longeva di quelle ottenute da talea radicata, perché oltre ad essere un esemplare geneticamente a se stante, cresce sulle proprie radici naturali, notevolmente più forti di quelle ottenute "artificialmente". Non c'è altro da spiegare, tutto qua.
Saluti
Pedru

Non ci siamo:



Io, riproducendo il portainnesto devo innestare per forza.

Se ho un limone innestato su arancio amaro e riproduco per talea l' arancio amaro devo innestarlo per forza per avere dei limoni

Premettendo che non so se sia vero o falso, un vecchietto mi raccontava che facevano i portainnesti dell'olivo prendendo grossi succhioni da 25/35 mm di diametro e li interravano per 30-40 cm in autunno, delle talee in pratica, che innestavano successivamente.

Allora se ho capito bene il migliore porta innesto è quello Ke nasce spontaneamente x merito degli uccelli? Proprio oggi x fare un esperimento ho staccato dalle piante di olivo dei germogli Ke sono nati sul tronco vicino il terreno è lo piantati kissa cosa ne uscirà. ..

vero, io ho fatto delle talee di 20mm per prova radicano, ma se devi farli in questo modo meglio farne molte perche non tutte riescono a radicare.

il mio piccolo uliveto è stato creato da mio padre innestando le varie piante che crescevano spontanee da semi caduti. li potete fare da seme portainnesti franchi, in questo modo si ottengono moltissime piante.

Ho fatto una piccola ricerca su fonti attendibili (universitarie) e faccio un riassunto:
- il mercato degli olivi è costituito dal 60% da piante ottenute con l' innesto ed il 40% da piante ottenute per talea (dunque non innestate)
- i portainnesti per ora sono 3 principalmente: franco, oleastro ed olivastro. Il franco risulta più resistente al freddo

-da delle ricerche le piante ottenute da talea non sono differenti da quelle innestate.
-alcune cultivar non accettano innesto diretto sul franco ma bisogna utilizzare un secondo innesto che faccia da tramite.
-il franco tende ad essere troppo vigoroso ed allora utilizzano sempre la tecnica del doppio innesto per creare piante meno svettanti.

Le mie deduzioni sono:
-non esistono portainnesti differenziati per piante al nord e sud
-anche se faccio riproduco per talea il portainnesto magari questo ha subito un innesto intermedio ed dunque io otterrei una pianta cmq con portamento diverso

vi torna?

http://dspace.unitus.it/bitstream/2067/ ... azione.pdf

Allora mi nasce spontanea una domanda come fanno le aziende agricole Ke auto producono le piantine delle cultivar di olivo ?

Ossia?