Gentili amici, le mie piante di olivo di 4 anni , ma ben sviluppate presentano le foglioline terminali dei rami di color giallastro, mentre tutto il resto della pianta è verde. Ho portato un campione ad un agronomo e mi ha spiegato che trattasi di iniziale malattia fungina -cicloconio o occhio di pavone- Mi ha consigliato ossiclor 40 da dare subito o la poltiglia Bordolese. In questi giorni dovrei provvedere all'irrorazione, ma leggo in giro che i due prodotti non sono curativi, ma soltanto preventivi. Chiedo agli amici esperti agricoltori esperti o tecnici , ma allora cosa devo fare? C'è un prodotto per la cura? Essendo ad uno stato iniziale c'è la possibilità di salvarli? Grazie. Cordialmente. Salvo
Be', se si tratta di "occhio di pavone", il danno già fatto gli ulivi se lo tengono, ma l'ossicloruro (di rame), solfato di rame o poltiglia bordolese impediscono che la malattia continui il suo corso, compromettendo seriamente la salute delle tue piante. In questo senso sono "curativi", eccome! Quelli citati sono tutti prodotti a base di rame e compatibili con l'agricoltura biologica. Che cosa aspetti? irrora, irrora! non aver paura Tienici informati
Grazie Pedru , al più presto devo irrorare! I prodotti menzionati sono tutti validi o c'è qualche preferenza tra i due? L'irrorazione la dovrò ripetere a maggio. Nelle descrizioni dell'ossiclor c'è scritto che va ripetuta all'invaitura, ma ciò non potrebbe compromettere i fiori ,l'invaiatura stessa? Ciao
I prodotti menzionati sono, come già detto, tutti a base di rame e tutti molto efficaci. Qualche differenza c'è: la poltiglia bordolese ha azione più blanda ma più persistente nel tempo; il solfato di rame è ad azione più forte nell'immediato ma meno persistente. Potendo scegliere tratterei, come primo attacco, con solfato di rame (oppure ossicloruro di rame) e successivamente con poltiglia bordolese. Ma se usi sin dall'inizio la poltiglia bordolese va bene lo stesso. Il trattamento all’invaiatura non può compromettere in alcun modo i fiori, in quanto l’invaiatura è la fase dell’inizio della maturazione dei frutti, cioè quando i frutti cominciano a cambiare colore passando dal verde al nero. Secondo me, se tratti subito e ripetti il trattamento a distanza di una settimana, per 3 o 4 volte, la pianta arriva allo stadio di maturazione dei frutti (novembre - dicembre) già bella sana e quindi non avrebbe bisogno di ulteriori trattamenti Ciao
Da quando riferisce Salvo non si capisce se le foglie riportano quella macchia rotonda che lo fa chiamare la malattia occhio di pavone. Non vorrei contraddire il tecnico, ma se la macchia manca e la foglia è gialle ed apicale non si dovrebbe trattare di cicloconio, ma di cercospirosi che poi si cura comunque, come il cicloconio essendo un fungo. A proposito di dare prodotti rameici con il frutto pendente pare che ora si stia dando anche come repellente per la mosca, a maggio e ottobre, ma si devono osservare almeno 30 gg di carenza . Vi risulta? Ha dato efficacia? l'olio non ne risente? Saluti
Pedru ha scritto:I prodotti menzionati sono, come già detto, tutti a base di rame e tutti molto efficaci. Qualche differenza c'è: la poltiglia bordolese ha azione più blanda ma più persistente nel tempo; il solfato di rame è ad azione più forte nell'immediato ma meno persistente. Potendo scegliere tratterei, come primo attacco, con solfato di rame (oppure ossicloruro di rame) e successivamente con poltiglia bordolese. Ma se usi sin dall'inizio la poltiglia bordolese va bene lo stesso. Il trattamento all’invaiatura non può compromettere in alcun modo i fiori, in quanto l’invaiatura è la fase dell’inizio della maturazione dei frutti, cioè quando i frutti cominciano a cambiare colore passando dal verde al nero. Secondo me, se tratti subito e ripetti il trattamento a distanza di una settimana, per 3 o 4 volte, la pianta arriva allo stadio di maturazione dei frutti (novembre - dicembre) già bella sana e quindi non avrebbe bisogno di ulteriori trattamenti Ciao
Come da te consigliato ho dato una irrorata con la poltiglia Caffaro, la Bordolese non l'ho trovata in paese. Contiene il 20 % di solfato di rame. Ora vorrei dare la seconda passata tra 10 gg. ma ho visto che già gli alberelli di Biancolilla e Moresca (no la Carolea) cominciano ad avere le infiorescenze. Una seconda passata ora potrebbe avere conseguenze sui fiori e soll'allegaggine. Almeno così mi ha detto il tecnico del consorzio agrario. Tu cosa ne dici? Ciao. Grazie di tutto. Salvo
ciao io controlla periodicamente l'uliveto e appena vedo aprire il primo fiore irroro con rame ed un insetticida apposito che aiuta a mantenere i fiori ed elimina i parassiti che si cibano dei fiori.
Pasquale77 ha scritto:ciao io controlla periodicamente l'uliveto e appena vedo aprire il primo fiore irroro con rame ed un insetticida apposito che aiuta a mantenere i fiori ed elimina i parassiti che si cibano dei fiori.
Da quando mi dici i composti rameici non sono tossici per i fiori. Avevo qualche preoccupazione perchè da più parti sconsigliano i prodotti rameici in fase di ripresa vegetativa. Tuttavia mi sembra un pò azzardato mischiare un insetticida con il rame! O no? Ciao. Grazie.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: come curare l'olivo - Cicloconio-
21/03/2011, 15:58
il rame è fitotossico in fioritura inoltre non vedo la necessità di trattare per la tignola in fioritura. Si sta incominciando ad abusare nel nominare i nomi commerciali dei fitofarmaci, prestiamo attenzione per favore!!!!