Sono parzialmente daccordo.
In alcuni casi sono stato testimone di incendi scoppiati da errate pratiche agricole, del tutto ingenue, probabilmente criminali.
La forestale autorizza a bruciare anche fuori periodo, quindi fare richiesta e avere un autorizzazione è utile ai fini del monitoraggio.
Se si usa il fuoco per abitudine è probabile lo si userà anche a sproposito.
Se un vicino, per faticare di meno con le stoppie, brucia i miei 120 alberelli piantati con piccone e pala, io cercherò di fargli del male.
Da due anni circa non uso del tutto il fuoco, camino a parte. Non brucio nulla. Foglie e stoppie le interro, separo i ceppi dai rami, lascio decomporre e ottengo concime.
Anche se non fosse possibile come pratica regolare, sarebbe comunque una buona pratica.
Quanto potate? Quanto concimate? Perché avete questa necessità di eliminare residui vegetali?
Se proprio è necessario bruciare qualche metro cubo di legno per ettaro procuratevi l'attrezzatura idonea: si spendono milioni per irroratrici, compressori, trattori, raccoglitori: fatevi un camino portatile! Sempre più conveniente che scavare una buca per ogni rogo da appiccare.
Il fatto che il legislatore abbia introdotto una norma, poi l'abbia modificata e poi l'abbia modificata ancora, mi pare un chiaro segnale della stima che nutre nei confronti di coltivatori, manutentori del verde, imprenditori.