In effetti camminando tra i massi di Santu Antine, Su Nuraxi, ecc ho pensato a belle "capocce", poi ho pensato a un detto greco: "Qui è nata la civiltà, è cresciuta, sviluppata, se ne è andata, e non è mai più tornata.
Mi date il destro e io subito ne approfitto.
Scherzo, è sempre un piacere dialogare con chi ha le mani in pasta, pardon zappa, ci si capisce meglio.
Le mie due Bosana, crescono vigorosamente, avevano una bella fioritura, la pioggia sui fiori ha compromesso l'allegagione, sono rimaste poche olive che tra le prime le mosche hanno gradito e atterrato.
....una domanda ...sei sotto o sopra la zona Istriana???...dovremmo raggruppare i tuoi dati per un bell'articolo ....Olivicoltura " sempre pèiù in alto"[/quote]
Io sto moolto più vicino all'equatore,
sto sul 45esimo, l'Istria sta prossima al 46esimo.
Conosco poi olivicoltori ben oltre il 46esimo in Valtellina, per non parlare del Trentino, io ho come caratteristica abbastanza rara l'altitudine per una zona alpina 650 alla base 700 mt. slm in alto.
Purtroppo i sempre maggiori ostacoli che l'olivicoltura mediterranea incontra fanno si che l'olivo debba guardare sempre più in alto per salvarsi, anche a costo di una gelata ogni tanto.
Basti l'esempio mosca, a parte il fatto che ho ripopolato io la zona lo scorso anno, frangendo le olive di amici di basso, che portandomi le olive di Troja,
hanno anche portato le mosche, che l'inverno clemente, meglio non venuto, ha risparmiato.
Comunque, nonostante i miei sforzi, la povera mosca non è riuscita a distruggere tutto il raccolto, benchè non abbia fatto trattamenti con l'innominabile.
Un mio vicino sulle sue 5 piante, con 1 (uno) trattamento ha salvato tutte le olive.
Come già detto io non ho l'atomizzatore, non faccio alcun trattamento, non ho un caso di rogna, fumaggine, ecc, ecc.
Egoisticamente è un vantaggio ma globalmente un dramma.