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FabioRi
Iscritto il: 03/06/2018, 20:53 Messaggi: 37
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Buongiorno, io abito in Emilia, in piena pianura padana. Non è zona di olivo, che viene limitato ai versanti esposti delle prime colline e ovviamente a giardini privati. Ho piantato quattro piante a casa mia: tre varietà tipiche delle colline di Faenza (Brisighella), note per la loro resistenza al freddo e una varietà "ignota" comprata al supermercato, sprovvista di cartellini con nome, vivaio di provenienza, tracciabilità, etc. Ricordo che feci fare qualche telefonata ai commerciali del supermercato e mi dissero trattarsi di varietà Frantoio.
Proprio di questo Frantoio ho raccolto qualche kg di olive belle nere, mature e polpose ormai 20-30 gg fa. Le ho messe sotto sale e il risultato è ottimo. Quello che non capisco è perché quasi la metà della produzione è ancora completamente verde, senza accenni di invaiatura. Come si vede in foto, le olive che per il momento non accennano a maturare sono quelle dei rami penduli in basso, soprattutto nella parte della pianta esposta a Nord. Sto in realtà vedendo la stessa cosa nelle varietà di Brisighella: sono queste olive che difficilmente arrivano ad essere scure ma si nota comunque che è come se ci fosse stato uno "stop" alla maturazione.
I motivi vanno ricercati nel fatto che ormai, a queste latitudini (in realtà per l'olivo parlare solo di latitudine è un po' inesatto, visto che tutta la Val d'Adige fino a Trento è puntellata di piccoli oliveti...) l'autunno è troppo freddo oppure è fisiologico nell'olivo che buona parte della produzione non arrivi al 100% della maturazione?
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25/11/2018, 13:12 |
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FabioRi
Iscritto il: 03/06/2018, 20:53 Messaggi: 37
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foto dell'olivo.
Allegati:
DSCN3401 (Large).JPG [ 188.59 KiB | Osservato 533 volte ]
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25/11/2018, 13:15 |
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roberto84
Iscritto il: 07/01/2014, 23:30 Messaggi: 70 Località: Casina, RE 560 msl
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Buonasera, complimenti per gli olivi padani, che paiono avere passato egregiamente la gelata dell'ultimo febbraio. Io ho olivi piccoli piccoli in appennino reggiano e grandi grandi in campagna laziale, ma posso assicurare che molte varietà faticano ad invaiare prima di dicembre anche nel Lazio. Ad ogni modo quando scendiamo per raccoglierle cerchiamo di farlo in un periodo che sia il più prossimo all'invaiatura per un po' tutte le varietà. Alcune invaiano in primavera, come ricorda Verga, ma da noi è meglio raccoglierle prma, in quel caso, per fare passare meglio i freddi invernali. Anche io ho messo le Brisighella per la nota resistenza al gelo, e in effetti i meno quattordici non le hanno fatto alcun male! Vivi anche il leccino, il ghiacciolo, qualche frantoio e quelli fatti per talea da piante appenniniche. Da me il problema peggiore non è mai stato il freddo ma l'armillaria mellea che attacca comunque le piante più deboli... Saluti!
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25/11/2018, 20:18 |
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Alberto666
Iscritto il: 25/03/2013, 18:50 Messaggi: 1490 Località: molise
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Io non sono molto esperto, però ti posso dire che alcune varietà non le avrai mai tutte nere, mentre alcune tipo il leccino diventano tutte nere subito
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26/11/2018, 18:37 |
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hyspanico
Iscritto il: 17/01/2014, 20:06 Messaggi: 1014 Località: Oristano
Formazione: Perito Elettrotecnico
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Normale caratteristica delle diverse cultivar. Poi c'è da considerare il tipo di annate che stiamo vivendo e le pratiche agronomiche adottate. Ciao hyspa.
_________________ virtute siderum tenus
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26/11/2018, 19:37 |
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