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Adottiamo l'Olivo abbandonato 
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Ciao a tutti
Sto progettando, per una cooperativa agricola sociale, una campagna che si chiamerà "Adottiamo l'Olivo abbandonato".
Il mio scopo, o meglio lo scopo del progetto, sarebbe quello di recuperare oliveti abbandonati da anni o adottare quelli in via di abbandono.
Purtroppo nelle nostre zone (Orvietano, Umbria del sud, alto Lazio) ci sono molti oliveti abbandonati, ed io, umbro d'adozione, ma toscano di nascita, in mezzo agli olivi ci sono nato........mi piange il cuore passare accanto ad un'oliveto abbandonato. Sono anche proprietario di alcune piante, ne ricavo l'olio per uso familiare, nulla di più e la mia esperienza da potino è quella relegata alla tradizione dei nonni e degli zii.
Qui è la richiesta di aiuto: che tipo di intervento fare su un olivo abbandonato da 5\10 anni? Dopo quanti anni potremo avere una produzione adeguata? Che proposta potrebbe essere accettabile dal proprietario dell'oliveto (es. 50% della produzione di olio il terzo anno con un contratto minimo di 8 anni) considerando che si ritroverà un oliveto con un valore maggiorato rispetto a quello originario in stato di abbandono, senza averci investito nulla.
Comprendo l'ardito argomento con conseguenti domande da vecchio rischiatutto, ma la passione per la terra ed in particolare per l'olivo unita alla volontà di aiutare persone "differentemente fortunate", mi ha spinto a proporre tutto ciò alla vostra attenzione.
Ovviamente la cosa (il progetto) deve avere una valenza economica, cioè si deve reggere da solo, non deve essere un "fatebenefratelli" fine a se stesso. E' un lavoro che dovrà dare dei frutti, anzi il frutto......l'olio.
Un grazie a tutti
Riccardo


02/09/2013, 12:23
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Che tipo di esperienza hai?
Se cerchi qualche professionista della tua zona puoi cercare anche qui:
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02/09/2013, 13:08
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ciao riccardo,
premetto che non sono un esperto, però ho diversi uliveti (di piccole dimensioni) nel frusinate..
e dalle mie parti ci sono cooperative come quella che hai in mente tu, però da noi funziona che loro si occupano solo della
raccolta ( e quindi operano solo su uliveti produttivi e curati ) e tengono per loro il 50 o anche il 60 % dell'olio...
il tuo progetto è molto più ambizioso.... è un'iniziativa molto bella che potrebbe riscuotere anche un discreto successo
...ma ti consiglio di farti bene i conti...( in fondo se anche da quelle parti, dove l'olio è apprezzato e rinomato, ci sono tanti uliveti abbandonati, un motivo ci deve essere)....
in bocca al lupo
maurizio


03/09/2013, 11:53
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Sono proprietario di due piccoli appezzamenti con circa 100 piante.
La mia esperienza è prettamente familiare, ho fatto, negli ultimi anni, un'opera di recupero delle piante abbassandole e facendo una potatura leggera tutti gli anni (precedentemente veniva fatta una potatura pesante ogni due anni e gli olivi erano alti più di 5 metri,............ ho dovuto fare molta legna :roll:).
Il mio "progetto" è realmente teso a recuperare un'inutile spreco del nostro patrimonio olivicolo. Ovviamente ho piena coscienza delle difficoltà annesse ma, d'altro canto, sono nel settore agroalimentare e conosco diverse fasce di mercato, non solo nazionale, dove poter piazzare il prodotto finito con il valore aggiunto della cooperazione sociale.
I dubbi che mi pongo sono meramente legati all'offerta di collaborazione al proprietario degli olivi abbandonati, cercando di renderla appetibile mantenendo i presupposti di busines per la cooperativa.
Purtroppo professionisti, legati al sito che mi hai proposto, in Umbria non ci sono e nel Lazio c'è uno a Roma.
Mi bastano qualche opinione e pochi consigli, con la speranza di poterli sfruttare.
Tra l'altro ho un figlio che farà il quarto anno dell'istituto Agrario F.lli Agostoli di Bagnoregio, e sarà coinvolto anche lui.
Un caro saluto.

Riccardo


03/09/2013, 14:47
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Grazie Maurizio
Il nocciolo della questione, giust'appunto, è proprio lì, fare un'offerta che sia congrua per il proprietario ed economicamente accettabile. Poi, come scritto nella risposta per Marco, ho una discreta esperienza di mercato agroalimentare con amici che lavorano con l'olio anche a livello di export (nicchie di mercato, ovviamente).
L'abbandono degli oliveti fa pensare alla loro scarsa resa economica, ma è anche vero che molti proprietari non si sono adeguati ne alle nuove frontiere di mercato, ne alle nuove metodologie per il mantenimento dell'oliveto. Da noi molti ancora passano con l'erpice a dischi se non con quello rotante, pompano le piante con il semplice ramato o altro, fino ad arrivare ad impianti d'irrigazione a goccia.
Ognuno di noi comprende che i costi per il mantenimento sono altissimi.
I miei olivi mi vedono un paio di volte all'anno, o poco più, non dico che applico alla lettera il metodo Fukuoka ma cerco di tenderci!
Un saluto

Riccardo


03/09/2013, 15:02
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ciao Riccardo,
ti ho scritto delle cooperative della mia zona per darti un'idea di come potresti muoverti...
due anni fa ne contattai un paio per farmi cogliere le olive ma avevano lavoro fino a gennaio...
quindi ho dovuto fare da me... però se con la loro offerta riescono ad avere così tante richieste...
potresti azzardare qualcosa in più ( personalmente se avessi un uliveto abbandonato mi accontenterei anche di 1/3
del raccolto )...
di nuovo tanti auguri per il tuo progetto.


03/09/2013, 19:17
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Ciao Riccardo ...qui in sicilia ...abbiamo lavorato nel passato oliveti privati ...con cooperativa ...60% a chi raccoglieva 40 % al proprietario e la macina a lui ....oppure 70 % alla coop e 30% al proprietario e la macina a metà....con oliveti ben o male coltivati ....il comodato sarebbe ottimo per un oliveto abbandonato ...poi potreste dare di vostra volontà essendo il comodato gratuito ...l'olio per casa al proprietario dell'oliveto abbandonato ...che per legge sarebbe obbligato a darlo in affitto ...tutti gli appezzamenti non coltivati da almeno tre anni possono essere richiesti in affitto con domanda alla prefettura della tua città che deve darveli se il proprietario non coltiva ...come detto svariate volte cerca col tasto cerca ...troverai tanto altro ...ciao elmo


03/09/2013, 23:43
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Grazie a tutti per le risposte.
Penso che proveremo a metter su quest'avventura.
Dopo aver sentito opinioni diverse, sto pensando di proporre ai proprietari degli oliveti abbandonati la seguente offerta:
Contratto di minimo 10 anni
30% di olio raccolto a partire dal 4° anno (3° se le condizioni degli olivi non è drammatica) con spese della spremitura a nostro carico
Costi di registrazione del contratto a nostro carico.

Avuto questo, possiamo chiedere un contributo provinciale dell'associazione di categoria (APROL probabilmente) di circa 1200 euro ad ettaro (contributo al lordo delle spese di istruttoria, c.a. 300 euro, per la potatura di oliveti abbandonati).

A questo punto, chiedo consiglio ai gent.mi moderatori, per un testo che affronti i modo approfondito la potatura di piante abbandonate (se c'è), non escludendo l'apporto fondamentale, in loco, di "potini" con esperienza "pluri-decennale" (età minima richiesta 70 anni ;) )

Dovendo fare tutto in economia, l'unica cosa che non ci manca sarà il nostro tempo, cercheremo di utilizzare tutte le possibili tecniche che non prevedano massicci usi di tecnologie avanzate sia meccaniche che chimico-farmaceutiche.

Grazie ancora a tutti.

Riccardo


05/09/2013, 16:09
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Chiedo consiglio ai gent.mi moderatori, per un testo che affronti i modo approfondito la potatura di piante abbandonate (se c'è)


06/09/2013, 17:22
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ciao riccardo ...cerca POTATURA DI RINVIGORIMENTO ..... molti chiamano la potatura di piante abbandonate di RINGIOVANIMENTO ... ma non si ringiovanisce nulla ... semmai come detto rinvigorisci ...nel nel tasto cerca troverai tutte e due le dizioni .... poi un qualsiasi testo di olivicoltura tratta della potatura degli alberi abbandonati ....devi considerare il terreno ....il clima ....ricorda l'la produttività dell'oliveto è funzione dell'energia fornita dalle radiazioni luminose intercettate dalla pianta ---- poi la cultivar ....da noi in sicilia si pota per formare una pianta a globo basso ...ed è stata abbandonata la potatura che andava negli anni 80 ...cioè il monocono ...poichè risultata negativa ...nelle piante adulte ricorda di arieggare diradando formando nuovi germogli ...e consentire l'ingresso della luce ....ciao elmo .... PS ...poi mi inviti ....viaggio vitto ed alloggio e continuiamo a parlare :lol: :lol: :lol:


06/09/2013, 19:26
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