Orione ha scritto:Pur troppo mi sono perso un amico L’Aglio Rosso di Sulmona,
In effetti debbo dire che con tutto il parlare che si fa riusciamo ancora a perderci qualità superiori, è tutto veramente incredibile, a suo tempo avevo parlato con Orione per potermi rifornire di questo fantastico aglio, cosa che mi è riuscita solo per un anno
L'agricoltore Sig. Domenico sul suo sito, scriveva:
IL FUTURO DEI SEMI: nota del produttoreL’Aglio “Rosso di Sulmona” è un ecotipo registrato, autoctono che non ha niente a che fare con l’aglio rosso in generale che è prodotto ovunque nel mondo. In questi ultimi anni il “Rosso di Sulmona” ha subito un brusco calo di produzione dovuto a diversi fattori, rendendolo quasi una specie in via d’estinzione; (in valle Peligna molti coltivano l’aglio rosso ma non è quello di Sulmona bensì quello ibrido di provenienza straniera, che in campo ha una resa maggiore e ha delle dimensioni più grandi. Basti pensare che il “Rosso di Sulmona” si può riseminare (cioè è sia il mezzo di riproduzione che il prodotto stesso) mentre degli altri bisogna ricomprare ogni anno il seme perché ibridi). Questo per rispondere alle logiche di un mercato che richiede prodotti sempre più redditizi economicamente e più omogenei nei sapori; tutto ciò sta impoverendo il mondo di specie autoctone privilegiando le sementi uscite dai laboratori di chissà quale multinazionale cosi come si diceva in premessa.
E anche per questo motivo, che abbiamo deciso di portare avanti l’attività dell’azienda agricola familiare, proponendoci al mercato in chiave moderna ma restando sempre fedeli alla qualità e alla tipicità del prodotto.
Avere un consumo “consapevole” rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali che lo producono è un dovere etico. Noi pensiamo che bisogna riallacciare quel legame che lega gli uomini alla terra e l’interesse per il mondo agricolo dovrebbe essere tra le priorità di chiunque si nutre.
Siamo fieri di aver partecipato e portato l’aglio “Rosso di Sulmona” a “Terra Madre”, evento mondiale organizzato da SLOW FOOD che si è tenuto a Torino dal 26 al 30 Ottobre 2006. E’ stato un incontro dove rappresentanti delle comunità agricole del pianeta si sono incontrati per confrontarsi e discutere le problematiche delle piccole produzioni, consapevoli che i metodi intensivi e l’agricoltura su scala industriale hanno ormai causato troppi danni alla biodiversità e alle economie locali. “Terra Madre” e SLOW FOOD si battono anche per salvaguardare prodotti in via di estinzione che senza interventi, nel giro di pochi anni, non mangeremo più.
Ci fa molto piacere informarLa perché crediamo che solo consumatori informati e attenti alle “cose vere” possano condurre con noi questa battaglia contro l’omologazione generale che dilaga in questi anni. Grazie
Ma purtroppo quest’anno quando ho fatto l’ordine di Aglio Rosso di Sulmona, il sig Domenico mi ha risposto così:
Buona sera Sig. ---------, mi dispiace ma l'aglio l'abbiamo finito tutto e anche le zolle, perchè quest'anno ne abbiamo prodotto di meno, visto che eravamo in procinto di chiudere l'attività. Infatti ad oggi non abbiamo in magazzeno nemmeno il seme e fiscalmente l'attività è chiusa definitivamente. I motivi che ci hanno indotti a prendere questa decisione sono tanti e riguardano sia la sfera commerciale che quella produttiva.
Mi dispiace veramente non poterla accontentare come gli anni precedenti ma purtroppo il corso della vita è questo.
Grazie per averci accordato la vs fiducia e per averci sostenuto in questi anni .
Cordiali saluti
Domenico Ciavattone
Ps. Ad oggi non siamo in grado di fornirvi il nome di un'altro produttore perchè non c'è ne sono e possiamo anche dichiarare che il vero aglio rosso di Sulmona non si trova più perchè si è perso il seme. Si trovano solo delle imitazioni a solo scopo commerciale.