Mariofrancesco,
intanto cerco di fare un po' di chiarezza sugli involucri.
L’industria salumiera utilizza, per i propri prodotti, diverse tipologie di involucri che, pertanto, vengono così classificati:
1) involucri naturali.
2) involucri artificiali organici.
3) involucri sintetici.
Al primo gruppo appartiene il budello naturale il quale si ricava, perlopiù, dall’intestino di diverse specie animali e di seguito denominato:
a. Crespone o diritto (intestino piccolo colon suino per salami di filetta e filzettone);
b. Bindone (intestino grosso colon equino per salami a media stagionatura);
c. Baggetta o torto (intestino tenue di diversi animali per salamini, salsiccie, salame strolghino, cacciatorini, ecc.);
d. Bondeana o cieco (intestino cieco di suino per coppe, mariola e coperture per insaccati o per pezzi interi);
e. Gentile o culare (intestino retto di suino per salami a lunga stagionatura come il salame felino);
f. Solcato (grosso intestino suino per salami crespone e cresponetto, cotechini).
Accanto a quelli sopra descritti, ricordiamo altri distretti anatomici quali la vescica di suino (culatello), la vescica di bovino
(mortadella), la cotenna di maiale (zampone, cappello da prete), il peritoneo, ecc.
Al secondo gruppo appartengono:
I. I budelli collati: sono ottenuti da ritagli e/o scarti di intestino sovrapposti ed incollati ed impiegati per salumi, insaccati,
wurstel, salsiccie, cotechini precotti e mortadelle;
II. I budelli di collagene: sono sempre prodotti di origine animale la cui materia prima è ricavata dalle ossa, dallo strato interno della pelle bovina, ecc. Trovano impiego nella preparazione di salumi, wurstel, salsiccie fresche, mortadelle, ecc.;
III. Gli involucri di origine vegetale: si ricavano dalle fibre di cellulosa, lino, integrate con plastificanti e reticolami. Sono utilizzati nella produzione di wurstel (esempio arginato di sodio) ed insaccati diversi.
Al terzo gruppo appartiene il budello sintetico o plastico (è costituito da sostanze plastiche a base di poliammide e polimeri
largamente usati in altri settori dell’industria alimentare come le pellicole trasparenti destinate a conservare gli alimenti in frigorifero di casa o per confezionare le vaschette di carni, salumi, pesce e formaggi venduti nei supermercati. A livello industriale si usano nella produzione della mortadella, del prosciutto cotto ed altri insaccati cotti (soprattutto
esteri).
Interessante è poi questo file:
http://amaltea.vete.unimi.it/docenti/pc ... salame.pdf" target="_blank" target="_blank
Ciao,
Jacopo