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Re: Insaccare, ma in che cosa.

02/02/2010, 18:05

La tua osservazione è corretta! Ma è nel proseguo che la frase diventa delirante, e canni tremendamente. Non riesco a trovare l’aggettivo che ti definisca, pensavo “onnisciente” ma lo trovo limitativo nei tuoi confronti, direi anche“colui che vede al di là degli oggetti”.
Ho dovuto aspettare un 15 minuti prima di vedere il mio animale, il furgone conteneva 12 mezzene che tornavano dal macello!!!
Quelle carni sono di un’Azienda Agricola con Vendita Diretta di Carne Fresca e Salumi.
ti saluto, mariofrancesco

Re: Insaccare, ma in che cosa.

02/02/2010, 21:33

stando così le cose ti chiedo scusa, ma tu avendo postato quella foto ed io osservandola, ho unito il fatto che stando a quello che hai detto tu che acquisti i maiali fossero quelli che ti avevano portato macellati e quelli che si vedono in primo piano mi hanno fatto fare le considerazioni che ho scritto, mi fa piacere sapere che non erano mezzene destinate a te.

ciao

Re: Insaccare, ma in che cosa.

03/02/2010, 12:20

Non parto da Sondrio per andare nel Casentino (col carrello ore 9+9 e € 300,00 spese) per prendere dei suini che potrei trovare nei cascinali della Valtellina.
Il Casentino è una verde valle toscana in questa terra, all’interno del Parco Nazionale delle foreste Casentinesi, si allevano allo stato semibrado maiali “Grigio Casentino” derivati dall’incrocio di femmina “Large White” o “Duroc” con maschio “Moro Romagnolo” o “Cinto Senese”. gli animali si nutrono nei prati, tra querce e castagni e ricevono giornalmente un'integrazione adeguata al periodo.
ciao mariofrancesco
Allegati
Norcineria Valtellinese Carrello.jpg
Norcineria Valtellinese Vallolmo_2009.jpg
Norcineria Valtellinese Verro.jpg

Re: Insaccare, ma in che cosa.

03/02/2010, 12:34

Ciao Laiman, sono incuriosito da quei fantastici groossi salami, mi puoi dire in cosa li insacchi, l'impasto che utilizzi ed il periodo di stagionatura, ciao e complimenti, mariofrancesco

Re: Insaccare, ma in che cosa.

03/02/2010, 12:54

ti ringrazio!! li insacco nelle zucchette tradizionali di mucca, l'impasto, oltre ad una accuratissima scelta della carne (no muscoli carne magra e priva di grasso) con grasselli scelti tra il grasso piu bianco sale, pepe chicchi, aglio spiaccicato.
stagionatura 8/9 mesi
e via ad affettare :D

Re: Insaccare, ma in che cosa.

03/02/2010, 13:13

Scusa la mia ignoranza, ma non so che parte sono le "zucchette tradizionali di mucca", sai un'altra definizione?
ciao e grazie mariofrancesco

Re: Insaccare, ma in che cosa.

03/02/2010, 16:23

ciao!! sono le budella, non sò però che parte di preciso mi dispiace, le prendo in macelleria comunque, quà da noi si chiamano zucchette
quando ci ripasso mi informo! in quanto il macellaio dove mi fornisco ha diverse misure.

Re: Insaccare, ma in che cosa.

03/02/2010, 16:25

p.s. per orione se i maiali nelle foto son tuoi... complimenti veramente belli!!

Re: Insaccare, ma in che cosa.

03/02/2010, 17:30

Ciao laiman, no!!! purtroppo non sono miei, sono dell'allevatore da cui mi rifornisco e secondome è la libertà del semibrado che è bella, io sono due anni che mi stò dannando, nella Valtellina di Sondrio, per tentare di mettere insieme 4/5 ha di bosco ceduo da utilizzare come pascolo, e non riesco ne con contratti di affitto, ne comprando, ne ad usucapione, su quei 4/5ha vi sono 175 proprietari/conproprietari, perciò quando vado da Claudio a Vallolmo, mi fermo due giorni, mi rilasso e mi diverte girare per il bosco facendo foto agli animali.
Ciao mariofrancesco
Allegati
Norcineria Valtellinese Integrazione.jpg
Norcineria Valtellinese Scrofetta.jpg
Norcineria Valtellinese Cinta.jpg
Norcineria Valtellinese riposo.jpg

Re: Insaccare, ma in che cosa.

06/02/2010, 9:48

Accidenti Mantovano, che occhio! ;)
Difficile sfuggirgli...davvero!
Mi sembra comunque che il progetto Norcineria Valtellinese cerchi di fondarsi su solide basi di tradizione, provando a fare un connubio tra vecchio e nuovo.
E così mi chiedo: è così sbagliato?
E' così sbagliato cercare di fare un prodotto "a norma ASL" impiegando la tecnologia?
E per tecnologia intendo le celle, per esempio.
Chiedo questo perchè è quello che sto cercando di fare in azienda: niente sostanze chimiche, budelli naturali, maiali Cinta Senese di 18 mesi, tecniche di trasformazione artigianali e tradizionali, ma impiegando celle di stufatura, asciugatura, maturazione e stagionatura.
Non penso di avere problemi di etica, nè tantomeno di snaturare un prodotto. Anzi, per me, sto "rendo pubblici" sapori dimenticati, se mai!
Lo so che in cantina verrebbero meglio le cose (in una BUONA, però, non in una qualsiasi!), ma chi non ce l'ha? O chi vuole vendere ciò che produce?
L'autoconsumo è una cosa, la vendita è un'altra.
Jacopo
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