Salve Carpentieri,
i salami che ho fatto nel gentile di pecora con ricetta del felino sono venuti benissimo, addirittura meglio del previsto con resa del 75% a prodotto finito. A livello organlettico sono assolutamente in linea con il felino artigianale emiliano.
Ancora una volta pero' si e' verificato un incidente di percorso con i cacciatori... Premetto che li isacchiamo in budello di suino, il piu' grosso che ha un diametro di circa 4 cm. Sto giro li abbiamo fatti un po piu' pesanti circa 150gr l uno. Vista la taglia del budello , i cacciatori sono venuti un po piu' lunghi del normale ( x normale intendo la misura classica del cacciatore insaccato in budello di vacca )
Abbiamo fatto 2 varieta' una piu' tradizionale con base all aglio e una con i semi di finocchio . Entrambi i prodotti sono fatti come sempre con spezie certificate BIO, l'unica differenza con l'ultimo lotto che era venuto sta nel vino rosso che abbiamo utilizzato, infatti stavolta abbiamo usato un vino biologico novello mentre normalmente usiamo o del barbera dell' oltrepo' o del Montepulciano d'Abruzzo classico.
Sembra quasi che gli enzimi ( sacco vbm-52 ) non abbiano lavorato bene, si sono fatti dei be buchi all interno e pre il colore di quelli venuti ( mangiabili ) non e' eccezionale.
Al momento uso una macinatura media piatto da 5mm, pero' mi chiedevo se non fosse il caso di utilizzare un piatto piu' piccolo per agevolare la fermentazione e consentire una riempitura piu' omogenea.
Ora che mi ricordo abbiamo fatto un passo differente sta volta...
Dopo la riempitura dei cacciatori li abbiamo messi in cella a 3 gradi tutta la notte prima di legarli e bucarli il giorno dopo in modo di abbassare la temperatura interna considerevomente.
Dici che questo intervento ha contribuito a fare "bucare" i cacciatori?
grazie